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Non c'è numero legale in Consiglio provinciale, proteste di minoranza e maggioranza

Sotto accusa il PD, che avrebbe fatto mancare il numero legale per non discutere del ridimensionamento scolastico e di Gaza. Il consigliere di PRC lascia la maggioranza

La seduta del Consiglio provinciale in programma ieri pomeriggio è saltata per mancanza del numero legale. Sulla vicenda sono intervenuti in maniera polemica i gruppi della minoranza che hanno polemizzato con la maggioranza di Palazzo Bazzani. "Quel che è accaduto - hanno detto in una nota gli esponenti di An-PdL e Fi-PdL Mario Montegiove, Pietro Valentini Marano, Giovanni Montani e Gabriella Caronna  - è un fatto grave dal punto di vista istituzionale e dà sponda alla montante opinione sulla necessitò di chiudere le province. Dobbiamo registrare con rammarico che sul problema del dimensionamento scolastico (uno dei punti all'ordine del giorno, ndr) la maggioranza, e in particolar modo il Pd, è in fuga in maniera invereconda, sorda alle critiche del mondo della scuola anche oggi presente in massa nell'aula consiliare. L'assenza dell'assessore alle Politiche scolastiche ha impedito alla minoranza di replicare alle accuse pubbliche, infondate, formulate nei giorni scorsi dallo stessoaAssessore, il quale, assieme al presidente, dovrebbe trarre le necessarie conseguenze da quanto accaduto questa sera che non è una coincidenza ma una precisa scelta politica di chi vuole gestire la Provincia a colpi di maggioranza non accettando il confronto con la minoranza e con la città e con il mondo della scuola. Per conto nostro ci sentiamo di chiedere scusa ai ternani per quanto accaduto solo per volontà del centrosinistra".  

"Non condividiamo la decisione di chi non ha partecipato al Consiglio di oggi pomeriggio perché era l'occasione non solo per discutere l'ordine del giorno, ma anche per commemorare degnamente la Giornata della Memoria, quando si sfugge al dibattito la democrazia segna una sconfitta". Lo ha detto Giuseppe Ricci in rappresentanza del suo Gruppo e di quello di Sinistra Unitaria, i quali hanno preso posizione sulla mancata seduta del Consiglio provinciale. "Non abbiamo nulla in contrario _ hanno detto Sd e Sin. Unit. - sulla discussione in merito al dimensionamento scolastico, che, tra l'altr, era già iniziata nelle sedi istituzionali, compresa la Commissione consiliare. Le assenze dai lavori del Consiglio sono sempre un fatto negativo sia quando riguardano la minoranza, che si è assentata per tre volte sulla vicenda del Prg di Porano, sia, come oggi, quando riguardano invece la maggioranza".

"Il Pd - ha detto il consigliere Prc - ha deliberatamente mandato deserta la riunione per non discutere il dimensionamento scolastico e la guerra a Gaza"

"Il Partito democratico ha fatto deliberatamente saltare la seduta del Consiglio provinciale per evitare di discutere il dimensionamento scolastico e gli atti sulla guerra a Gaza". Così si è espresso Roberto Battistoni dopo lo scioglimento della seduta del Consiglio provinciale per mancanza del numero legale. In polemica con quanto accaduto Battistoni ha anche annunciato la sua uscita dalla maggioranza e le dimissioni da vicepresidente del Consiglio "che - ha reso noto - ufficializzerò nei prossimi giorni".

Pubblicato il: 27/01/2009

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