Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Idraulico morto sul lavoro, gravi violazioni alle norme antinfortunistiche

È quanto hanno riscontrato in questi mesi le indagini della procura della Repubblica che si appresta a chiedere il processo adesso per i due titolari delle ditte che avevano avuto in appalto e subappalto i lavori

PARRANO - Idraulico morto sul lavoro, gravi violazioni alle norme antinfortunistiche. È quanto hanno riscontrato in questi mesi le indagini della procura della Repubblica che si appresta a chiedere il processo adesso per i due titolari delle ditte che avevano avuto in appalto e subappalto i lavori per la ristrutturazione del castello dei Bulgarelli di Parrano. Il cantiere, il primo luglio scorso, è stato il tragico scenario dell'ennesima morte bianca in Umbria. A perdere la vita un operaio di 28 anni. Massimo Neri, detto "Pacino", originario di Fabro, sposato, con un bimbo di poco più di un anno di età. Neri stava lavorando alla ristrutturazione dell'immobile, quando, poco dopo la pausa pranzo, insieme ad un collega, era salito sul tetto del torrino. Qui, per motivi ancora inspiegabili, mentre l'altro operaio si era allontanato per prendere un attrezzo, ha perso l'equilibrio, ed è caduto nel vuoto. Un volo di 23 metri, non interrotto da alcuna protezione, gli è stato fatale. Le indagini, scattate d'ufficio, si sono immediatamente concentrate sul cantiere e sul rispetto delle norme di sicurezza osservate nel corso dei lavori. Molteplici sarebbero state le violazioni accertate dagli inquirenti e per le quali adesso l'accusa intende chiedere il processo per i due titolari delle ditte, entrambe locali, che avevano avuto in appalto e subappalto i lavori. Si procede per omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche. In particolare, proprio quest'ultimo aspetto dovrebbe riservare ulteriori risvolti a margine dell'indagine stessa. Dall'ultima conferenza stampa, in tribunale, sul bilancio annuale dell'attività della procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto, è uscito il dato allarmante dei fascicoli aperti per reati che riguardano la sicurezza sul lavoro. "Sono molte nell'Orvietano le violazioni alle norme antinfortunistiche", aveva fatto osservare il pm applicato, Stefano Opilio. Le indagini a riguardo arrivano ad una cinquantina.

Pubblicato il: 27/01/2009

Torna alle notizie...