I dipendenti della Comunità montana vogliono chiarezza

ORVIETO - I dipendenti della Comunità montana vogliono chiarezza: "da troppo tempo viviamo in questo limbo". Se l'incontro di giovedì scorso con il presidente pro tempore della nuova comunità montana Stefano Mocio e il direttore tecnico Giampiero Lattanzi, doveva servire a tranquillizzare i 156 dipendenti della comunità montana preoccupati per il loro futuro, lo scopo non è stato di certo raggiunto. I segretari di Flai Fai e Uil "sentono il dovere di sottolineare che il clima di incertezza causato dallo stallo politico che si è creato il 23 dicembre scorso, continua e persistere.

Nonostante le rassicurazioni fornite, relative agli adempimenti burocratici che stanno portando ad una progressiva armonizzazione della gestione della nuova comunità montana, quello che più preoccupa in questo momento sono le evidenti difficoltà politiche tuttora presenti". Se nella seduta del prossimo 30 gennaio non si troverà l'accordo politico sulla composizione della giunta, spiegano i sindacati, si rischia di arrivare ad uno stallo di tutte le attività, con conseguenze gravissime che potrebbero anche minacciare il mancato pagamento degli stipendi.