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Servizio idrico, personale in agitazione

Preoccupazione per la situazione assolutamente critica della società, che condiziona negativamente la qualità del servizio e l'operato dei lavoratori del settore

Si è svolta il 21 gennaio scorso l'assemblea di tutti i lavoratori del Servizio Idrico provinciale convocata dalle OOSS FILCEM FEMCA/FLAEI UILCEM di Terni.

L'assemblea, comunicano i sindacati, si è resa necessaria visto il perdurare della situazione assolutamente critica della società, situazione che condiziona negativamente la qualità del servizio e l'operato dei lavoratori del settore.

"Oltre dodici mesi fa-rileva la nota della CGIL-  in un incontro con il Prefetto di Terni, le stesse criticità che oggi ribadiamo in particolare sulla sicurezza, sulla mancanza di un'organizzazione del lavoro sinergica e con obbiettivi univoci e comuni tra tutte le aziende e per tutti gli operatori riconoscendone anche uguale dignità di applicazioni contrattuali.

Al suddetto incontro venivamo tacciati da taluni responsabili di aziende di dichiarare cose non vere, e per di più questioni sulle quali le aziende davano le più ampie disponibilità ad affrontare in termini positivi per il futuro.

Oggi a 14 mesi da tale incontro possiamo denunciare che quell'impegno ha prodotto solo 2 riunioni sugli aspetti legati alla sicurezza dove la discussione si è limitata ad un ascolto sordo del disaggio denunciato, per produrre un lista di tutti gli investimenti fatti negli anni, che poco hanno avuto a che fare con la sicurezza degli impianti.

Al di là delle dichiarazioni della presenza di una progettazione esecutiva dei lavori da eseguire per mettere in sicurezza gli impianti fuori norma, (quadri elettrici, parapetti, scalette di accesso ecc.) ad oggi mon è dato sapere nulla o quasi sulla tempistica e gli affidamenti fatti o da fare.

In questa situazione la garanzia della qualità del servizio è stata garantita solo attraverso la grande abnegazione del personale in forza, che anche in condizioni limite di sicurezza, hanno sempre garantito l'effettuazione degli interventi senza che fini a questo momento ciò abbia prodotto infortuni.

Tale condizione non può più perdurare e non può essere sfidato il fato più a lungo.

E' necessario quindi che i lavoratori ed il sindacato che li rappresenta mettano in campo azioni incisive tese a rimuovere una tale situazione pericolosa di stallo peggiore addirittura nelle aziende pubbliche che nel soggetto privato.

Per fare ciò, le organizzazioni sindacali e i tantissimi lavoratori delle quattro società presenti in una sala calda e gremita, hanno manifestato l'intenzione di indire lo stato di agitazione di tutto il settore.

Da oggi in maniera puntuale saranno monitorate tutte quelle situazioni di rischio che si presenteranno e le OOSS non permetteranno più una così rischiosa esposizione dei lavoratori, anche con la consapevolezza che ciò possa creare difficoltà nella corretta erogazione del servizio.

Crediamo che questo debba  essere da stimolo anche sul versante della discussione politica in atto rispetto alla semplificazione societaria, per fare presto e bene, salvaguardando questa volta la qualità, l'efficienza e l'economicità del servizio offerto.

Auspichiamo in una sensibilità diversa della classe politica rispetto al coinvolgimento  dei rappresentanti dei lavoratori nella discussione in atto, facendo tesoro più che in passato dell'esperienza dei lavoratori del settore, come elemento di contributo sulle scelte che dovranno essere fatte".

Pubblicato il: 23/01/2009

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