Il comunicato stampa dei Pendolari orvietani

da Comitato Pendolari di Orvieto

Circa 200 pendolari bloccati in stazione senza treno. Questa è l'ultima di una serie di inefficienze prodotte in questo afoso agosto da parte di F.S. L'intercity delle 18,05 è stato soppresso senza alcun preavviso, ne si sono disposte misure con treni sostitutivi, la cosa più grave è che nessuna comunicazione è stata data ai pendolari presentatisi all'Assistenza Clienti per ottenere spiegazioni sull'accaduto. Il personale dell'Ufficio preposto si sono rifiutati di dare le generalità del dirigente, momenti di vera tensione si sono avuti per l'atteggiamento assolutamente indisponente da parte degli impiegati del Servizio. Non solo, ma non è stata concessa nessuna fermata per treni della stessa tratta che erano in stazione (grazie a ritardi). Si trattava del regionale per Firenze, dell'Eurostar per Vicenza e dell'Eurostar delle 18,30 per milano. I pendolari hanno provato a contattare inutilmente il Dott. Vincenzo Saccà delle relazioni esterne delle F.S. l'uomo che quotidianamente ad isoradio dispensa consigli ed informa sulla puntualità dei servizi F.S. "Questo è solo l'ultimo di una serie di disservizi che si evidenziano sulla tratta Roma Firenze, hanno sostenuto i Pendolari, Basterebbe che qualche giornalista prendesse i treni interregionali o regionali per scoprire le condizioni di viaggio di migliaia di persone che quotidianamente si spostano da Firenze verso Roma. Aria condizionata o rotta o insufficiente, perenne ritardo in arrivo, una odissea degna delle ferrovie Keniote, senza offesa per il Kenia. . E' bene ricordare che ogni giorno da Orvieto verso Roma e ritorni si spostano circa 1000 pendolari fra lavoratori e dipendenti. Oltre a significare per le Fs un introito finanziario di non poco conto (più di un milione di euro all'anno), con il loro lavoro nella capitale sono tessuto portante dell'economia orvietana. Ed è per questo che meriterebbero maggiore rispetto. Anche dalle ferrovie.