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Consiglio comunale, consultivo 2008

Conferenza stampa del presidente Gialletti. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente del consiglio comunale, Evasio Gialletti, i vice presidenti, Fausto Vergari e Felice Zazzaretta, i capigruppo Gianpietro Piccini (PDCI) e Maurizio Conticelli (Altra Città). Gli interventi dei capigruppo, l'opposizione di Conticelli

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Si è svolta, ieri mattina presso la sede comunale, la conferenza stampa dell'ufficio di presidenza del consiglio comunale nel corso della quale è stato tracciato il bilancio dell'attività dell'assise civica e delle commissioni consiliari, nell'anno 2008. Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente del consiglio comunale, Evasio Gialletti, i Vice presidenti, Fausto Vergari e Felice Zazzaretta, i capigruppo Gianpietro Piccini (PDCI) e Maurizio Conticelli (Altra Città).

Complessivamente, l'attività effettuata dal consiglio comunale nell'anno appena trascorso è stata di 21 consigli comunali di cui uno straordinario urgente, sono state esaminate 192 pratiche  e 3 i verbali relativi a discussioni richieste dalla minoranza consiliare, ai sensi dell'art. 37 del vigente regolamento consiliare; 63 gli argomenti trattati tra mozioni, ordini del giorno, interrogazioni e interpellanze.

Le commissioni consiliari permanenti si sono riunite 63 volte per l'esame preliminare delle pratiche, ovvero: 17 volte la 1^ commissione (conferenza dei capigruppo che stabilisce la programmazione e quant'altro risulti utile al proficuo andamento e divulgazione dell'attività consiliare - quest'anno sono stati esaminati anche pregnanti argomenti concernenti modifiche o integrazioni alle linee di indirizzo del sindaco e tutto ciò che esulava dalle materie di competenza delle altre commissioni); 12 volte la 2^ commissione (affari generali e istituzionali, personale, statuti, regolamenti, partecipazione, decentramento, informazione, cooperazione, pari opportunità); 8 volte la 3^ commissione (bilancio - tributi - servizi alle persone ed alle imprese e rapporti con enti, aziende, istituzioni e società a partecipazione comunale); 24 volte la 4^ commissione (urbanistica, ambiente, assetto del territorio, edilizia pubblica e privata); 2 volte la 5^  commissione (di Controllo e di garanzia).

Nel corso dell'anno, conseguentemente alla confluenza del gruppo consiliare di Alleanza nazionale attraverso la costituzione del Gruppo consiliare "Popolo delle Libertà" e alla costituzione del "Gruppo Misto" formato dai Consiglieri Fabrizio Cortoni - capogruppo, prima appartenente al gruppo consiliare "Altra Città" e Giancarlo Imbastoni, prima appartenente al gruppo consiliare di Rifondazione comunista, la composizione numerica delle commissioni consiliari è aumentata da 5 membri a 6.

La conferenza stampa dell'Ufficio di presidenza del consiglio comunale è stata anche occasione per alcune anticipazioni sul lavoro che l'assemblea civica svolgerà nei primi mesi del 2009.

In tal senso il presidente, Evasio Gialletti ha dichiarato: "con piacere portiamo a conoscenza dei cittadini il resoconto del lavoro del consiglio comunale nell'anno appena trascorso. Questa volta,  tracciare il bilancio dell'attività del consiglio comunale nel 2008 ed anticipare quelli che saranno gli impegni politico-amministrativo sino alla scadenza del mandato, non può che essere anche una sorta di bilancio dei cinque anni di questa consiliatura. I

 nostri consigli sono molto corposi, e ringrazio i consiglieri comunali per l'impegno che assolvono attraverso l'applicazione del nuovo regolamento consiliare che riconosce ad essi ruoli e strumenti ben specifici. Come già evidenziai negli anni precedenti, ribadisco che la funzione del consiglio e delle commissioni consiliari si è esplicitata in modo organico e ad ampio raggio sui vari temi. A corredo dell'annuale incontro con la stampa, viene prodotta - come è consuetudine - una scheda riepilogativa dell'attività svolta nel 2008 - utile non solo per la quantificazione del lavoro svolto in termini di sedute, di interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno e pratiche oggettivamente trattate dal consiglio comunale o nelle sedute delle commissioni consiliari, ma come prova tangibile della complessità del lavoro svolto riguardo a temi importanti per l'attualità e il futuro della nostra città, o in termini di pianificazione dello sviluppo del territorio.

In questo quadro gli organismi di supporto al consiglio comunale, quali le commissioni consiliari e la conferenza dei capigruppo, hanno lavorato con impegno e senso del dovere sempre con l'intento univoco del bene collettivo. Ribadisco che il nuovo regolamento consiliare, rispetto alla scorsa consiliatura, ha garantito la maggiore valorizzazione delle minoranze. Ai gruppi di minoranza ho cercato sempre di dimostrare comprensione e disponibilità nell'arco sia della scorsa consiliatura ma, in modo particolare, in questa.

Ed è, a tale proposito, che riaffiora il ricordo spiacevole riguardo gli attacchi denigratori personali e istituzionali che mi sono stati fatti, dai gruppi di minoranza, con segnalazioni ampiamente pubblicizzate attraverso gli organi di informazione. Non voglio naturalmente trasformare anche questa occasione in motivo di polemica ma ritenevo doveroso almeno un passaggio. Proseguendo devo sottolineare che per effetto dei mutamenti tra gli schieramenti politici che nell'ultimo anno hanno preso forma a seguito delle elezioni politiche, anche nel nostro consiglio comunale si è potuto registrare un adeguamento degli assetti politici in alcuni gruppi.

Adeguamenti legittimi - ha detto Gialletti - che nulla tolgono agli equilibri decisi dai cittadini nel voto del 2004, ma soprattutto al ruolo e al contributo che ogni consigliere comunale deve dare alla vita amministrativa per il governo della città. Direi anzi, che questa rinnovata vivacità dialettica e la franchezza del confronto, al di là delle posizioni dei singoli, servono per stimolare gli approfondimenti necessari ad assicurare l'assunzione consapevole di decisioni determinanti per la collettività. Di questo senso di responsabilità verso i cittadini, esprimo la mia personale gratitudine verso il consiglio comunale tutto. Infrastrutture, urbanistica, cultura e turismo, bilancio comunale: quattro i punti fondamentali su cui abbiamo puntato e su cui necessita ancora lavorare per rilanciare lo sviluppo orvietano e su questi temi noi ci impegneremo sino alla scadenza del mandato. Per lo sviluppo della città servono infrastrutture quali la complanare, sulla quale si sta lavorando da tempo. Si guarda alla Piave con interesse per la città. Soprattutto si è arrivati, con fatica, a dare una stabilità al bilancio comunale senza ricorrere ad annuali manovre risolutive".
"Non siamo stati e non siamo in un 'ventre di vacca' - ha aggiunto - questo non lo penso e non lo voglio far credere a nessuno. Siamo dentro una crisi generale molto complessa, una di quelle crisi di sistema che incidono sulla vita delle persone e generano perciò paure diffuse e inevitabilmente fanno più parlare dei pericoli incombenti che ragionare delle strategie per uscirne. Eppure, in qualità di amministratori, ci siamo preoccupati con forza, con scontri e confronti, delle cose da fare ed avere, perlomeno cercare di avere, idee buone, efficaci, adeguate. Ci siamo riusciti? Non tocca a noi esprimerci in tal senso ma certo è che abbiamo lavorato duro e con impegno. Ritengo che anche la cultura, sia stato uno dei veicoli più forti per la definizione del futuro orvietano. Oltre ad 'Umbria Jazz' che, quest'anno, ha dato qualche certezza in più si è dato maggior respiro alle manifestazioni di punta che poi sono quelle che incentivano il turismo. Desidero ripercorrere brevemente le più importanti fasi che sono state attuate, dal consiglio comunale, in merito al piano regolatore generale.

Quello strutturale, approvato nel 2004, del quale è stata adottata la variante nel luglio 2007 e controdedotto nel febbraio 2008, ha permesso a questa amministrazione di:
- stralciare la macroarea estrattiva in località Benano;
- riportare tutte le previsioni infrastuttturali;
- istituire il "Parco Culturale" collegato al progetto del P.A.A.O.;
- stralciare 65.000 mq (circa di zona B);
- adeguare gli indici della zona agricola alla legge regionale;
- individuare tre nuove zone per edilizia sanitaria;
- prevedere l'ampliamento di 12 cimiteri.
sempre variando il Prg.S, si è previsto l'ampliamento del 30% della volumetria per gli edifici della ex caserma Piave. Ampliamento che, nel caso degli edifici ex infermeria ed ex mensa, consentirà di adeguarli ai moderni standard richiesti nella erogazione dei servizi ai cittadini e di garantire una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, si è dato il via all'attuazione dell'area industriale di Bardano, al PEEP di Sferracavallo e al PUC2 del centro storico. Riguardo, invece il piano regolatore generale parte operativa, è stata adottata la variante per l'area 'ex I.N.A.P.L.I.'.

Questo, attraverso l'inserimento nel PUC2, che ha permesso di ottenere il finanziamento pubblico per il suo acquisto e recupero. Tutte queste previsioni - alcune inserite nel PRG strutturale e alcune inserite nel piano triennale delle OO.PP. - sono in fase di progettazione definitiva. Da oggi, e fino alla scadenza del mandato, avremo solo sedute consiliari su materie ordinarie".

"Come si può constatare - ha concluso Gialletti - l'assise cittadina ha lavorato in maniera pregnante, forse non tutto è andato bene, ma certo è che sono state gettate le basi per un futuro migliore e qui - dato che è la mia ultima conferenza stampa di fine anno ed anche di fine consiliatura - dico: 'Ai posteri l'ardua sentenza'. Questa mia esperienza finisce con questa consiliatura, anche se non smetterò di fare politica che è una cosa a cui mi appassiono".

"Intervengo a questo appuntamento annuale per rispetto verso la presidenza del Consiglio, verso i gruppi consiliari e la stampa anche in considerazione del fatto che anche io termino questa esperienza - ha detto il vice presidente del consiglio comunale, Fausto Vergari.

L'attività del consiglio comunale nel 2008 e nei quattro anni che lo hanno preceduto è stata positiva, ben condotta e ben diretta dando a tutte le componenti la possibilità di esprimersi e di svolgere il ruolo di controllo e garanzia. Una maggioranza ed una minoranza che hanno sempre svolto i rispettivi ruoli in un clima sempre di rispetto, riuscendo anche a trovare momenti di convergenza come in occasione dell'approvazione del nuovo regolamento o come quando erano in gioco valori fondati per la città. Per il futuro auspico che si possa andare avanti in questo modo. In questo preciso momento storico rispetto all'elezione diretta dei sindaci, c'è forse la necessità di rivedere i poteri del consiglio comunale che in questa fase appaiono ancora troppo sbilanciati verso gli esecutivi.

 Alcuni guasti che si verificano nella pubblica amministrazione sono attribuibili spesso al bisogno di sviluppare la capacità di coloro che svolgono funzioni di controllo. Andiamo verso un periodo in cui i territori dovranno sapersi organizzare con i propri mezzi, il federalismo fiscale cambierà molte cose. Le risorse di cui ogni territorio dovrà disporre, dovranno essere utilizzate nel miglior modo possibile. Serviranno, quindi, compagini amministrative sagge e disinteressate capaci di attivare politiche virtuose soprattutto nella spesa. Mi auguro e auguro a tutti che le future classi dirigenti possano essere scelte con serenità e nel segno di una grande coesione nell'interesse della città".

Il vice presidente del consiglio comunale, Felice Zazzaretta ha detto "da neofita di questo incarico il mio approccio è diverso: sono così giovane - di carica - che potrei pensare a dare un seguito a questa esperienza che ritengo positiva; lo dico, nel senso che stando nell'Ufficio di Presidenza, ho avuto la possibilità di vivere dal di dentro certi problemi. Ritengo che in questo caso il ruolo della minoranza è stato all'altezza delle esigenze. In presenza di tematiche importanti abbiamo constatato che i documenti venivano presentati al limite del regolamento così che, spesso, i consiglieri hanno dovuto ritagliarsi dei tempi contingentati per leggere e comprendere bene i documenti da esaminare. E' questa la critica principale che muovo all'esecutivo. A volte alcune esigenze erano condivisibili, altre volte abbiamo assistito a vere e proprie prevaricazioni. Obiettivamente riconosco che nel ruolo di consigliere comunale c'è molto volontariato. In ogni caso per il futuro mi auguro che i soggetti che si proporranno al governo della città valutino attentamente tutti questi aspetti. Quanto alla questione dell'oculatezza nella spesa pubblica, non posso che condividerla ed esserne profondamente convinto e sostenitore. In aggiunto dico che amministrare una amministrazione locale è più importante ed impegnativo che amministrare una propria azienda proprio perché i cittadini ci giudicano. Mi auguro che la pubblica amministrazione diventi sempre più 'res pubblica' e non opportunità per la propria vita".

Il capogruppo dei Comunisti Italiani, Gianpietro Piccini ha detto "separerei i due ruoli del consiglio comunale e cioè il suo funzionamento rispetto alle regole che ci siamo dati e l'aspetto dell'attività amministrativa vera e propria che ha ripercussioni decisionali sulla città. Certamente qualche sbavatura c'è stata anche per l'oggettiva presentazione di atti urgenti che spesso è difficile assimilare, ma dobbiamo anche riconoscere che il regolamento attuale da maggiori assicurazioni rispetto al passato. Il vero problema, penso invece che sia legato al fatto che amministrare è diventato qualcosa di molto complesso soprattutto nelle democrazie avanzate, laddove chi è amministrato pretende - giustamente - il confronto con chi amministra.

Oggi, le forze politiche nel loro complesso e i singoli consiglieri sono praticamente al corrente di tutto ciò che avviene sul territorio, mi riferisco ad esempio ai verbali delle riunioni dei consigli di zona che praticamente dibattono su tutto. Questo dimostra quanta strada è stata fatta in questa consiliatura rispetto alla partecipazione nella nostra città. Il mio è un giudizio positivo sui nuovi regolamenti di consiglio e dei consigli di zona, ed è anche un giudizio favorevole rispetto a come stavamo messi ai blocchi di partenza. Oggi il bilancio è una realtà ben diversa, è risanato.

Molti punti che ritenevamo dirimenti rispetto alle aspettative di vita dei cittadini, sono anch'essi una realtà o stanno per esserlo: la variante di Sferracavallo, lo spazio sportivo-ricreativo di via Roma, l'avvio delle procedure di riconoscimento di Orvieto nel patrimonio dell'Unesco, il bando di affidamento in concessione della Piave che deve andare in porto e che è frutto di grande serietà del lavoro. Da parte mia plaudo all'iniziativa del concerto annuale di Natale promosso dalla presidenza del consiglio comunale che auspico possa avere uno sviluppo maggiore, ma vorrei anche ricordare altri eventi culturali che sono di altissimo livello a partire da Umbria Jazz Winter. Tutti si augurano una nuova classe dirigente ma vorrei che fosse chiaro che nessuno nasce imparato: cioè nuovo deve significare un corposo affiancamento di giovani a chi ha più esperienza".

Il capogruppo consiliare di "Altra Città", Maurizio Conticelli, ha affermato "cogliendo l'occasione della conferenza stampa della presidenza del consiglio comunale che ringrazio, sulla falsariga di una nostra analoga iniziativa dello scorso anno, noi ci muoviamo nell'ottica dell'altra conferenza per esprimere una nostra valutazione circa le attività svolte durante il 2008.

Non una contrapposizione a tutti i costi ma, evidentemente, il nostro giudizio non può essere positivo a causa di una serie di brutti episodi che hanno costellato il 2008 e che sono culminati con i fatti di agosto, allorché siamo stati costretti a svolgere sedute secondo un calendario assurdo - il 13 ed il 28 del mese - stilato volutamente per ammorbidire il dibattito su punti rilevanti come il riequilibrio di bilancio (pareggiato con l'ennesima vendita di immobili) e l'attuazione di Ciconia 2 (megalottizzazioni sotto l'ospedale).

Né abbiamo gradito i consigli a raffica del mese di dicembre, concentrati in un breve periodo quasi a voler impedire l'approfondimento dei singoli punti in discussione da parte dei consiglieri, come pure dobbiamo registrare ritardi e mancate risposte a nostre interrogazioni. Emblematica in tal senso appare la richiesta di documenti risalenti al 2007 su vicende del SII e dell'ATO rifiuti,  sollecitata per ultimo con la nostra interrogazione discussa il 7 ottobre 2008 e rimasta di fatto inevasa, senza peraltro che sia intervenuta alcuna sollecitazione o richiamo da parte del presidente nei confronti degli amministratori per tutelare il consigliere. Richiami invece che sono giunti puntuali, ma inopportuni, nei confronti della commissione di garanzia e Controllo sugli argomenti da trattare, o meglio, da non trattare (vicenda 'oblazioni' sull'isola ecologica dell'Arcone).

Parimenti giacciono inevase alcune richieste oramai datate sulla gestione dei varchi elettronici in palese violazione delle norme regolamentari del consiglio comunale, mentre sullo stesso argomento dobbiamo stigmatizzare il mancato svolgimento della conferenza dei capi gruppo convocata il 9 gennaio 2008 che avrebbe dovuto affrontare i problemi relativi all'avvio del nuovo sistema di controllo del traffico in alcune ZTL. Caso a parte, ma anch'esso testimone di una gestione iniqua, la vicenda relativa alla costituzione del Gruppo Misto in cui sono stati costretti a confluire i colleghi Cortoni ed Imbastoni, per la quale non sono stati applicati i criteri che hanno invece consentito la formazione del PD e di Altra Città. Né è stata convocata l'assemblea generale dei consigli di zona (art. 62 dello statuto), che sarà evidentemente convocata tra qualche mese con finalità di tipo elettorale più che di tipo istituzionale. Da rimarcare, infine, la mancata attuazione da parte dell'amministrazione comunale di risoluzioni votate dal consiglio comunale (ad esempio le decisioni unanimi che impegnavano la giunta a predisporre un piano della viabilità ciclopedonale nell'ambito del PRG/S e la costituzione di una commissione sulla bioclimatica con associazioni esperte in materia, entrambe clamorosamente disattese), che hanno suggellato la inutilità dei consigli comunali, nonostante le primarie responsabilità dei consiglieri su materie centrali come il bilancio e la pianificazione urbanistica. In conclusione, riconosciamo al presidente Gialletti il tentativo intrapreso più volte nella ricerca di conferire autonomia e dignità alla assemblea elettiva, tentativo che a nostro parere però non ha portato ai risultati attesi. Questo decennio e non solo il 2008, si conclude perciò con gli apprezzabili propositi e tentativi. Questo non può trovare una giustificazione nella sola carenza della normativa.

Concordo sulle necessità che vengano modificate le leggi per restituire alle assemblee elettive i poteri, ma rimarco che non sempre anche con l'attuale normativa si possano fare delle forzature. Tutto questo svilisce il ruolo del consigliere. Auspico che per il futuro i regolamenti vengano migliorati e soprattutto rispettati. Ho sempre auspicato un maggiore ruolo delle commissioni, cosa che è avvenuta in modo discontinuo, colpa forse del tatticismo politico che non ha fatto bene all'istituzione nel complesso. Un elogio al personale della segreteria dell'ufficio di presidenza per la dedizione e la mole del lavoro svolto, nonché per la pazienza che ha sempre dimostrato verso  i consiglieri ed un ulteriore apprezzamento all'ufficio stampa comunale per l'oggettivo miglioramento del servizio di comunicazione sulle attività istituzionali e, in particolare, del consiglio comunale".

A chiusura il Presidente Gialletti ha riconosciuto "la serenità di giudizio e la competenza del vice presidente Zazzaretta" ed ha aggiunto che "probabilmente il legislatore dovrà rimettere mano alle norme sul ruolo dei Consigli e dei Consiglieri rispetto alle prerogative dell'Esecutivo. Essere arbitro delle varie situazioni non è facile: la consegna degli atti correlati da una dovizia di documenti nei tempi e nelle forme utili, è uno dei nodi essenziali. Posso tuttavia assicurare che in altre realtà comunali simili alla nostra la situazione è ben diversa. A vanto del nostro consiglio comunale posso dire che al Comune di Orvieto non abbiamo pratiche o interrogazioni arretrate segno evidentemente che il consiglio ha lavorato. Il presidente del consiglio comunale deve essere giustamente super partes e nelle critiche di Conticelli trovo delle verità, complessivamente ritengo  però che sono molto marginali rispetto a quello che può essere percepito dagli atti che l'amministrazione comunale ha portato avanti in questa legislatura. Lo ringrazio comunque per l'apprezzamento onesto che ha formulato. Ad agosto non potevo incidere rispetto ad esigenze amministrative dettate dall'esecutivo su pratiche specifiche. Le commissioni hanno svolto il loro ruolo, tutto ovviamente è perfettibile e rinnovo l'esigenza di adeguamenti normativi.

Ringrazio, infine, il capogruppo Piccini per l'apprezzamento sull'istituzione della cerimonia degli auguri di fine anno che, seppure ancora giovane, sta crescendo nel senso che con l'edizione 2008 è diventato un concorso per giovani musicisti di livello nazionale. Mi auguro che questa iniziativa possa proseguire nel luogo naturale dove è nata - la sala consiliare - proprio per sottolineare il ruolo dell'Istituzione cittadina in questa direzione".

Alle seguenti domande dei giornalisti: in quali atti si poteva esplicitare meglio il ruolo del consiglio comunale e quali sono stati i maggiori atti che ha approvato l'assemblea il presidente, Evasio Gialletti ha risposto "sulla finanza derivata dove era il consiglio comunale a decidere, non la giunta" e "il PRG, il piano del commercio, il bilancio, atti su cui il consiglio comunale non viene ancora espropriato".

 

Pubblicato il: 21/01/2009

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