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Mocio 'abbastanza soddisfatto e soprattutto sereno'

Dalla conferenza di fina anno e di fine consiliatura emergono le tante difficoltà superate dall'Amministrazione in questi cinque anni di "emergenza"

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ORVIETO - Un bilancio risanato, scelte strategiche su ambiente e rifiuti, consolidamento del rapporto con la Regione (palazzo della Salute, villa san Giorgio, ex Pediatria), sviluppo delle infrastrutture (complanare a variante di Sferracavallo), variante al piano regolatore, un piano di riqualificazione del centro storico e di Orvieto scalo, il raggiunto accordo sulla sistemazione museale e l'ampliamento della zona industriale. Sono tra i principali motivi per cui il sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, al termine (o quasi) di cinque anni di mandato si dice "abbastanza soddisfatto e soprattutto sereno" per il lavoro svolto. "Ho fatto tutto quello che potevo fare", ha detto ieri mattina il sindaco, nella conferenza stampa "di fine anno" e per certi versi di fine mandato. Un errore che non rifarebbe? "Avrei dovuto chiedere subito i debiti fuori bilancio - risponde Mocio - se li avessi avuti, avrei affrontato subito, a settembre 2004, la questione dei conti e non due anni più tardi". A chi gli ricorda di essere stato per anni il vice di Cimicchi, Mocio risponde che nessun assessore ha conoscenze approfondite di quanto avviene in settori che non lo riguardino direttamente. La giunta (presente al completo, eccetto Desideri) annuisce. "Abbiamo affrontato situazioni da fare tremare i polsi - ha anche detto Mocio - Le abbiamo superate grazie ad una grande compattezza e tendendo sempre fuori dalla porta le critiche strumentali". Il tutto nell'arco di una consiliatura che, ha voluto fa osservare Mocio, "ha avuto molto poco di ordinario, a partire dalla scelta del sindaco ricaduta su di me nell'ultimo giorno utile, passando poi per le problematiche del bilancio e dei rifiuti, per di più in un quadro politico di grande trasformazione". Il vicesindaco Marino Capoccia gli ha dato man forte, indicando tra le cose buone fatte oltre al risanamento dei conti, l'aver liberato la città da "zavorre" che bloccavano risorse e promozione. Chiaro il riferimento ad Rpo smantellata a partire dall'estate del 2006. Mocio non ha rinunciato a dire che un mandato è poco e che oltre due è giusto lasciare, individuando chiaramente nella sua conferma la strada più auspicabile. Un'ultima annotazione è stata riservata alla nomina del presidente e della giunta della nuova comunità montana prevista per il prossimo 30 gennaio. "Auspico che intervenga una soluzione politica" ha detto Mocio che si sfilerebbe volentieri dalla presidenza, ruolo che gli è stato attribuito nell'ambito della soluzione istituzionale percorsa in assenza di un accordo tra le forze politiche. Durante la conferenza, il sindaco ha anche dato notizia della nomina a direttore generale del segretario comunale, Claudio Pollini.

Pubblicato il: 18/01/2009

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