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Sussulti dal tessile

Primi segnali di allarme per le due imprese orvietane protagoniste, da un paio di anni a questa parte, della rinascita del settore

ORVIETO - Sussulti dal tessile. Non è ancora crisi, anche se, a quanto pare, la frenata dei consumi, e più in generale le difficoltà del mercato, avrebbero iniziato a generare i primi segnali di allarme per le due imprese orvietane protagoniste, da un paio di anni a questa parte, della rinascita del tessile. Sia Sphera che Grinta, in tutto un centinaio di operaie, sarebbero impegnate a gestire un temporaneo stallo nelle commesse.

 

Grinta oggi incontrerà i sindacati, presumibilmente per iniziare una trattativa che non si sa ancora quante dipendenti possa interessare. Le due aziende, la prima dell'imprenditore perugino Edmondo Fanini, la seconda del fiorentino Alessandro Calugi, producono capispalla di alta e altissima gamma.

 

Sia Calugi che Fanini, con ambiziosi obiettivi, si sono insediati ad Orvieto dopo la crisi Mco: Grinta subentrando alla società in crisi (a sua volta ex Mabro) e Sphera insediandosi poco distante in un'ala del consorzio Crescendo. Il loro arrivo ha riacceso le speranze ad Orvieto in un settore che sembrava destinato ad un irrimediabile declino, dopo la devastante crisi degli anni '90 che ha portato alla perdita di centinaia di posti di lavoro (soprattutto manodopera femminile).

Pubblicato il: 13/01/2009

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