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A Porano? Pensiamo prima al programma, poi all'unità, poi alle primarie. Il sindaco arriverà alla fine

di Giorgio Santelli Santelli risponde ai diversi articoli apparsi sulla stampa che lo danno candidato sindaco a Porano. E propone quasi un programma, almeno nel metodo

foto di copertina
In questi giorni e nelle settimane precedenti al Natale, ho letto sulla stampa il mio nome. A detta di quanto contenuto in alcuni articoli, sarei uno dei "possibili" candidati a sindaco di Porano. Da parte mia non ci può
essere una risposta poiché ritengo, per come ho sempre pensato la politica e l'impegno amministrativo, che una candidatura possa e debba venire dopo la condivisione di un programma. Ed allora, per evitare che qualcuno possa pensare che le candidature si fanno a mezzo stampa, vorrei avanzare un semplice ragionamento e immaginare, per Porano, un percorso che mi pare lineare e trasparente.
In tempi rapidi i partiti politici che si riconoscono nella maggioranza uscente di Porano penso che si dovrebbero riunire con continuità, dovrebbero tentare di aprire un confronto con quella società civile che per due mandati ha permesso a questa maggioranza di essere tale. Insieme a loro e a tutti i cittadini di buona volontà si dovrebbe ragionare su quel che si è fatto (e in dieci anni di cose questa maggioranza ne ha fatte davvero molte) e su quel che c'è da fare o da completare per il prossimo mandato.
Dico "insieme", perché l'unità a me non pare scontata e sarebbe un dramma se tutti insieme non dovessimo riuscire a ripristinarla. C'è un pezzo di PD che è stato messo in un angolo. C'è un mondo che è quello della sinistra che non ha alcuna rappresentanza e che, dopo le ultime elezioni politiche, sembra
non esistere. Mentre invece esiste e rappresenta, anche a Porano, un pezzo importante di qualsiasi coalizione civica e progressista. Ci sono donne e uomini che si riconoscono in forze politiche di centro destra ma che sono per certi versi più progressisti di noi. E poi ci sono blocchi generazionali
che non sono rappresentati. Per esempio proprio le generazioni che stanno ai limiti, i più giovani e i più anziani. Con queste persone, con queste forze è necessario confrontarsi, ragionare, stendere un programma e poi, solo poi, scegliere insieme la squadra che lo dovrà portare avanti. Personalmente
penso che quest'ultima parte del percorso la si debba fare attraverso primarie aperte di coalizione. E poi, dopo le elezioni ed in caso di vittoria, penso che si debba agire - come ho sempre sostenuto - in piena
collegialità, fra pares inter pares, mantenendo un rapporto stretto con quei blocchi sociali e politici di cui un consiglio comunale, una giunta ed un sindaco sono rappresentanti. Sapendo, ovviamente, che vi sono ruoli e funzioni diverse: di consiglio, di giunta e di massima rappresentanza
istituzionale.
La risposta, dunque, se io potrei essere candidato a Sindaco di Porano non spetta a me darla. Al momento servono risposte di altro genere e quella sul candidato a sindaco arriverà alla fine di un percorso che deve portare alle primarie.

Pubblicato il: 12/01/2009

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