Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Superfestivi: la rivolta dei sindacati

Le categorie chiedono la convocazione della conferenza dei servizi. Dopo ordinanza emanata dal Comune sulla programmazione delle aperture dei negozi per il prossimo triennio, i sindacati passano dalle parole ai fatti.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Superfestivi: dalle parole ai fatti. All'indomani dell'ordinanza emanata dal Comune sulla programmazione delle aperture dei negozi per il prossimo triennio, le categorie - già furibonde a novembre di fronte all'accordo raggiunto in loro assenza - chiedono la convocazione della conferenza dei servizi.

"La richiesta scatterà nel fine settimana. Ci sono tutte le condizioni - spiega il delegato provinciale della Cgil, Paolo Del Caro - in quanto l'accordo, siglato al Comune di Orvieto, è stato stipulato, di fatto, senza le rappresentanze dei dipendenti. È evidente che, in questi termini, l'accordo non risponde ai crismi di legge". "Non ci stiamo", ribadisce battagliero anche il delegato della Cisl, Francesco D'Antonio, la cui confederazione presente al tavolo ha, invece, approvato l'accordo.

L'ordinanza che, in questi giorni, ne è scaturita consentirà l'apertura incondizionata su tutto il territorio comunale per domenicali, festivi ma anche per il primo gennaio, 6 gennaio, Pasqua, Lunedì di Pasqua, primo maggio, 2 giugno e 26 dicembre, (con l'obbligo di una domenica di chiusura compensativa, da comunicare per ogni apertura superfestiva).  

Per le  categorie, l'accordo sarebbe il frutto di un'interpretazione troppo estensiva dei superfestivi. "Se la richiesta di convocazione della conferenza dei servizi non dovesse sortire effetti, ci riserviamo tutte le iniziative politiche del caso", vuol aggiungere Del Caro.

Ma la Cgil si è legata al dito anche il comportamento tenuto dall'amministrazione che ha chiuso il tavolo con le categorie praticamente fuori dal portone dal Comune. "Sono furbizie che non dovrebbero trovare spazio nei rapporti onesti tra soggetti", dice il delegato della Cgil che ne ha anche per le associazioni dei commercianti: "La crisi - dice - non si combatte con le aperture incondizionate, ma con adeguate politiche commerciali".

 

Pubblicato il: 10/01/2009

Torna alle notizie...