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Strappata al padre, si tenta la strada del ministero

La madre, Natalya, moglie di Stefano dal 2004, l'ha portata con se in Bielorussia, suo paese natale, nel mese di settembre e non intende più far ritorno in Italia

ORVIETO - Bimba strappata al padre, si tenta la strada del ministero. Dopo oltre venti giorni dal suo appello pubblico e dopo quasi cinque mesi che non vede la figlioletta, portata in Bielorussia dalla madre, Stefano Caligiuri non ha ricevuto alcuna buona notizia. "Passi in avanti non ce ne sono" conferma il filmaker 33enne di Baschi che il 20 dicembre scorso ha rivolto un appello disperato alle autorità competenti per riabbracciare la piccola Matilde, 21 mesi.

La madre, Natalya, moglie di Stefano dal 2004, l'ha portata con se in Bielorussia, suo paese natale, nel mese di settembre e non intende più far ritorno in Italia. Stefano l'ha denunciata per sottrazione internazionale di minore e ha avviato le pratiche della separazione. Ma tutto questo ai fini di riavere tra le braccia la piccola Matilde sembra non bastare. Almeno non in tempi rapidi.

Le speranze del padre di Baschi sono riposte adesso in un intervento sollecito del ministero degli Esteri. Se ne sta occupando anche Carlo Emanuele Trappolino. L'onorevole orvietano, tramite il gruppo di riferimento in parlamento, avrebbe già avviato contatti informali con alcuni funzionari del ministero. L'intervento di Franco Frattini è determinante per stabilire un dialogo a livello istituzionale con le autorità consolari. Obiettivo: attivare l'Interpol "per rintracciare la piccola e ottenere l'istanza di rimpatrio" come ha avuto modo di spiegare l'avvocato di Caligiuri, Christian Sorrenti. (S.T.)

Pubblicato il: 10/01/2009

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