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Stefano Accorsi al Mancinelli nei panni di un prete accusato di pedofilia


Sergio Castellitto alla regia della pièce di Shanley

Dopo gli attesissimi appuntamenti di Umbria Jazz Winter # 16, il sipario del Teatro Mancinelli di Orvieto torna ad alzarsi sugli spettacoli della Stagione Teatrale 2008/2009. Il primo appuntamento del nuovo anno, atteso per sabato 10 gennaio alle ore 21 e domenica 11 alle ore 17, è con IL DUBBIO. Lo spettacolo, il cui testo di John Patrick Shanley ha vinto nel 2005 il Premio Pulitzer per la drammaturgia oltre al Drama Desk Award e al Tony Award come miglior testo,  è interpretato da Stefano Accorsi che, in occasione del suo ritorno al teatro, dismette i panni seducenti delle ultime rappresentazioni cinematografiche per indossare l'abito talare, ricoprendo un insolito ruolo con convincente misura e sobrietà. La pièce è diretta da Sergio Castellitto, che propone l'allestimento di uno spettacolo ricavato da un testo intenso su di un tema difficile e doloroso. Ambientata in una scuola cattolica del Bronx negli anni Sessanta, la vicenda ruota attorno alla supposta colpevolezza di un giovane prete di aver abusato sessualmente di un alunno dodicenne di colore. Ad accusarlo è l'ineffabile malizia della direttrice dell'istituto Suor Aloisia (Lucilla Morlacchi) che non ne condivide i moderni metodi d'insegnamento, mentre Suor James (Alice Bachi), pur apprezzando il suo spirito di abnegazione, è lacerata profondamente dal tarlo divoratore del dubbio. Il conflitto-scontro fra questi personaggi-titani porterà lo spettatore a credere ora alla colpevolezza, ora all'innocenza del prete, difeso addirittura dalla madre del ragazzo (Nadia Kibout). Pedofilia, fede, verità, dubbio, purezza, paura, resurrezione. Questi sono i temi che compongono la straordinaria suspense emotiva della pièce, che non era stata mai rappresentata in Italia per il tema scottante. Benchè Castellitto abbia affermato di non aver voluto allestire uno spettacolo anticlericale, il richiamo all'attualità degli atti di pedofilia perpetrati negli ambienti ecclesiastici è inevitabile. Ma in questo spettacolo gli spettatori non trovano il conforto di alcuna certezza, poiché l'autore ha deciso unicamente di spargere il seme del dubbio, lasciando svolazzare l'immaginazione del pubblico che esce dal teatro domandandosi se Padre Flynn sia colpevole oppure no.                                  

Dopo il debutto al Mancinelli (unica data in Umbria), lo spettacolo, che la scorsa stagione ha toccato 16 città registrando 61.000 spettatori, proseguirà la tournée fino a marzo.                                                                  
Per ulteriori informazioni: tel. 0763/340493  www.teatromancinelli.it

Pubblicato il: 09/01/2009

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