Fabro. Vendeva in rete abbigliamento griffato falso o ricettato

ORVIETO - Giubbotti Moncler, Peuterey, polo, cinture, slip. Tutto rigorosamente firmato e scontato del 30 - 40%. Vere occasioni. Peccato che la merce, venduta in parte via internet in parte direttamente nella propria abitazione, fosse tanto griffata quanto falsa. O di provenienza illecita. A mettere su il traffico d'abbigliamento "firmato" a buon mercato un operaio trentenne di Fabro. L'uomo - P.O. le iniziali - è stato denunciato per ricettazione e commercio di merce contraffatta.

Al momento della perquisizione, i carabinieri hanno trovato nell'abitazione di Fabro dell'operaio un magazzino di capi d'abbigliamento dal valore di mercato complessivo di circa cinquemila euro: otto giacconi Peuterey, quattro Moncler, diverse polo della stessa marca, slip Calvin Klein e cinture in pelle. Il traffico sembra che andasse avanti da qualche tempo. Con una rete di clienti che comprava direttamente a casa ed una, più ampia, che acquistava prevalentemente su e-Bay. Sul noto sito di aste on line sembra che il trentenne avesse anche cambiato identità più volte in modo da non essere riconosciuto tanto facilmente.

Un modo, quello di cambiare nick, per far perdere più facilmente le proprie tracce in rete sia nei confronti dei clienti "gabbati" che nel caso di un'eventuale indagine. La rete, però, come noto, non cancella proprio nulla. Ed è così che i carabinieri, tramite indagini anche telematiche, sarebbero riusciti ad identificarlo. Le indagini sono tuttora in corso.

Ad incastrare l'operaio, forse, proprio l'incremento delle vendite nel periodo natalizio. Se non si può parlare ancora di vero e proprio boom, infatti, quest'anno le stime degli acquisti on line sono cresciute in Italia di un +20% rispetto al 2007. I vantaggi di acquistare su internet sono molteplici. Risparmio di tempo e denaro, in primis. Occhio, però, come sempre a non restare vittime di truffe, furti di dati personali o malware.