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Un operatore della Asl è accusato di aver procurato la morte di un cucciolo abbandonato

Il dirigente del servizio veterinario, il dottor Marcello Federici esclude qualsiasi comportamento anomalo dell'operatore. "Escludo categoricamente qualsiasi maltrattamento"

ORVIETO - Un operatore della Asl è accusato di aver procurato la morte di un cucciolo abbandonato. A denunciarlo sono state alcune operatrici del canile di Orvieto a cui il cagnolino è stato consegnato privo di vita. Tutto è iniziato, ieri mattina, quando alcune guardie zoofile dell'Enpa hanno trovato tre cuccioli meticci abbandonati in aperta campagna, nella zona di Titignano.

I volontari hanno immediatamente chiamato l'operatore della Asl, in pratica il vecchio accalappiacani, per provvedere al trasferimento dei cuccioli al canile di Orvieto. Solo che, nel viaggio, a bordo del furgone, uno dei tre cuccioli è morto. Le operatrici del canile ipotizzano adesso ai danni dell'animale dei maltrattamenti che ne avrebbero causato la morte. Per questo hanno sporto denuncia in commissariato. Il cucciolo si trova attulamente sotto sequestro, in attesa che la procura ne disponga l'esame autoptico.

Il dirigente del servizio veterinario, il dottor Marcello Federici esclude qualsiasi comportamento anomalo dell'operatore. "Escludo categoricamente qualsiasi maltrattamento. È una cosa che non si è mai verificata. La vicenda piuttosto rischia di creare allarmismi e lanciare messaggi pericolosi - si rammarica Federici - quando invece bisognerebbe puntare il dito contro la vero problema che è l'abbandono degli animali e non certo il lavoro che compie la Asl".

Pubblicato il: 06/01/2009

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