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Partiti gli espropri per la complanare

Trentasette i proprietari interessati dagli espropri che aprono la strada, in questi giorni, al concreto inizio dei lavori dell'attesa infrastruttura. L'attuale previsione del Comune per l'apertura del cantiere è il mese di luglio

ORVIETO - Partiti gli espropri per la complanare. Sono circa una quarantina, trentasette per l'esattezza, i proprietari interessati dagli espropri che aprono la strada, in questi giorni, al concreto inizio dei lavori dell'attesa infrastruttura destinata a creare il secondo accesso al polo ospedaliero e a liberare dal traffico i quartieri ai piedi della Rupe.

A partire dal 2 gennaio, per un mese, il bando di esproprio resterà pubblicato in Comune e a giorni l'Amministrazione annuncia anche l'apertura del bando di gara europeo per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell'opera. Tra le trenatsette notifiche di esproprio partite dal Comune ci sono quelle destinate a moltissimi privati cittadini, ma anche la Veralli Cortese per l'area vicina al De Martino e la Provincia, per il tratto di strada che costeggerà i laghetti del quartiere di Ciconia. L'attuale previsione del Comune per l'apertura del cantiere è il mese di luglio.

Il primo lotto dell'infrastruttura, come noto, parte dall'Amerina e arriva fino a ridosso, all'incirca, del centro cionofilo "I Pioppi". Qui dovrà raccordarsi con la variante di Sferracavallo e quindi con il casello Orvieto nord. Su queste ultime due infrastrutture è stato recentemente siglato il protocollo d'intesa a tre: Comune, Provincia e Regione. Mentre sembra ormai definitivamente tramontata la possibilità di vedere finanziato il secondo stralcio di complanare. L'importo complessivo del progetto è di 14, 817 milioni di euro, di cui 12 circa per lavori e progettazioni.

Rimangono le polemiche sul il fatto che il finanziamento non sia sufficiente a realizzare l'intera infrastruttura. Dal progetto complessivo è stato così "stralciato" il sottopasso dell'A1, che potrà essere realizzato solo con gli eventuali ribassi d'asta. Dovrebbe servire circa un milione di euro.

Pubblicato il: 31/12/2008

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