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Italia nostra. A Porano un eco mostro che rovinerà per sempre il paesaggio

Conferenza stampa del presidente di Italia Nostra, Lucio Riccetti. Il "pasticciaccio", come viene definito, sarebbe la variante che dovrebbe collegare il paese antico e le nuove lottizzazioni
Questo il materiale offerto da Italia nostra per documentare il "no" alla variante

foto di copertina

PORANO - Un eco mostro che rovinerà per sempre il paesaggio di un borgo ancora intatto. Di fronte a questa prospettiva imminente, col prg di Porano che passerà all'approvazione della Provincia in gennaio, si sta mobilitando la sezione locale di Italia Nostra. Il "pasticciaccio", come viene definito, sarebbe la variante che dovrebbe collegare il paese antico e le nuove lottizzazioni: "una stretta lingua d'asfalto (probabilmente a senso unico), su terreni franosi, interessati da problemi idrici e caratterizzati da forti dislivelli".

 

"Una variante che variante non è - ha detto, ieri in conferenza stampa, il presidente di Italia Nostra, Lucio Riccetti  - visto che non bypassa alcunché, ma al contrario contribuisce ad incrementare ancor più il traffico dell'abitato, costringendo gli abitanti della parte nuova del Comune e i pendolari del Viterbese a transitare per il centro storico per raggiungere la strada dell'Abbadia".

 

Il tutto perché si è deciso di fare carta straccia del vecchio tracciato della variante detto "Vecciutara", studiato dalla Provincia, approvato all'unanimità nel 2002 dal Consiglio comunale di Porano e benedetto anche da Italia Nostra, nonché dal comitato ambientalista "Porano, così com'è".

 

Sulla scelta di dire no alla strada definita, all'epoca anche dallo stesso sindaco, "la soluzione ottimale" per liberare dal traffico gli abitati di Porano, Italia Nostra invoca maggiore trasparenza da parte dell'amministrazione. Nel comitato si additano a questo proposito interessi meramente politici.

 

Sull'intera vicenda si è innescato anche un esposto alla procura e un ricorso al tar da parte del sindaco contro il vincolo di tutela che il ministero, accogliendo alcune osservazioni, ha apposto nel raggio di 300 metri attorno al borgo. Ora però sembra che l'amministrazione sia comunque intenzionata a portare avanti il progetto realizzando la variante come "manutenzione straordinaria di un moncherino di strada di fondovalle inesistente".

Pubblicato il: 30/12/2008

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