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Mocio presidente della nuova Comunità Montana

Soluzione istituzionale con Mocio presidente e i sindaci Bigaroni, Sensini e Ruggiano in giunta. Bagarre fino a tarda sera 

foto di copertina

ORVIETO - Bagarre fino a tarda sera ieri al palazzo dei Congressi di Orvieto per l'insediamento della nuova comunità montana. L'elezione del presidente della nuova giunta della comunità montana Orvietano, Narnese, Amerino, Tuderte, è stato terreno di vivaci scontri. Sullo sfondo le amministrative 2009 e le posizioni da difendere, dopo quella data.

La soluzione istituzionale con Mocio presidente e i sindaci Bigaroni, Sensini e Ruggiano in giunta ha fatto gridare al pastrocchio politico Sd, che ha lasciato l'assemblea insieme a Rifondazione comunista e alcuni socialisti. "Siamo indignati per una soluzione che poteva anche andare bene se adottata in assenza di un accordo politico, ma che è inaccettabile se adottata - come è stato - come soluzione offerta dal Pd e appoggiata dal Pdl, un pastrocchio politico inaccettabile", tuona Giuseppe Ricci (Sd).

È stato così che alla fine è mancato il numero legale e la giunta istituzionale, guidata dal sindaco Stefano Mocio, è passata d'ufficio con i socialisti indignati che non hanno potuto mettere ai voti un ordine del giorno per ottenere l'elezione di una nuova giunta entro trenta giorni.

Una delle alternative era rappresentata dalla conferma dell'attuale presidente della comunità montana Monte Peglia e Selva di Meana, Giorgio Posti. Il consigliere provinciale era stato nominato proprio ieri assessore ad hoc a San Venanzo, in vista della possibile elezione.

Pubblicato il: 24/12/2008

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