Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Adottato il piano attuativo della 'Porta di Orvieto'

Resoconto del Consiglio comunale del 19 dicembre 2008  a cura di Maurizio Conticelli

foto di copertina


Resoconto del Consiglio comunale del 19 dicembre 2008
a cura di Maurizio Conticelli

Il presente resoconto è dedicato esclusivamente all'adozione del piano attuativo relativo alla Porta di Orvieto (DESPINA = Ipercoop), che tanto ha fatto discutere in passato allorché Cimicchi e la sua maggioranza si impantanarono nelle procedure urbanistiche e, soprattutto, furono bocciati dal TAR, su ricorso presentato dai commercianti di Orvieto Scalo e della Confcommercio, per l'evidente forzatura interpretativa (si tentò di far passare come media distribuzione, di competenza comunale, una vera e propria grande distribuzione, di competenza invece della Regione).
La stessa Regione Umbria, con legge del dicembre 2005, "sanò" tale incongruenza; il Comune la recepì poi nel novembre 2006, allorché ubicò la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) presso l'area DESPINA sulla S.S. Amerina.
Il Consiglio del 19 dicembre ha invece discusso sull'adozione del relativo piano attuativo, che nel 2003 fu congelato dallo stesso Consiglio comunale allorché votò all'unanimità un documento predisposto e consegnato da Barbabella sulla problematicità dell'intervento; tale documento fu fatto proprio dalle minoranze (Conticelli e Fella) che lo trasformarono in una risoluzione tendente a subordinare il rilascio dei permessi della DESPINA all'avvio dei lavori della complanare.
A distanza di alcuni anni, ha evidenziato Conticelli nel suo intervento richiamando alcune vicende passate, la complanare non solo non è stata avviata, ma sulla base del bando di gara di prossima pubblicazione, interesserà solo parzialmente il I stralcio. La lievitazione dei prezzi infatti ha costretto il Comune a tagliare alcune opere, rinviando la realizzazione del sottopasso autostradale all'acquisizione di ulteriori finanziamenti, che potranno derivare dal ribasso d'asta.
Siamo pertanto in una situazione ben più grave di quella passata, come dimostrato dagli interventi imbarazzati di Barbabella e, soprattutto, di Piccini, che a suo tempo si schierò violentemente a fianco della On. Bellillo contro "il Comitato d'affari" che avrebbe partorito la DESPINA.
Rimane il fatto che non è possibile dare seguito alla DESPINA senza aver risolto il piano delle infrastrutture, come pure appare risibile l'inserimento di una struttura alberghiera tra la Direttissima e l'Autostrada, come sottolineato anche da Imbastoni e dalle altre minoranze, oltre a qualche rappresentante della maggioranza, che però poi ha votato a favore.
A titolo di cronaca, Zazzaretta ha inoltre criticato la dimensione ridotta dello spazio da adibire a Porta d'Orvieto, mentre Olimpieri ha evidenziato l'impoverimento determinato dalla presenza delle grandi catene di distribuzione, che poi reinvestirebbero gli utili in altri luoghi; Frizza per contro ha sottolineato positivamente la possibilità di inserimento di 40 piccole attività commerciali, mentre Gambetta ha parlato di assunzione di responsabilità da parte della classe dirigente che governa la Città.
Nel dibattito è intervenuto lo stesso Sindaco, che ha voluto rimarcare la maggiore organicità del piano attuativo rispetto al passato, grazie agli interventi in atto sulla viabilità della zona di Santa Letizia e di prossima attuazione sul complesso ex Maggi, nonché per le scelte compiute ed approvate dal Consiglio precedente sul piano del commercio e delle medie strutture di vendita.
Quest'ultimo aspetto evidenzia a nostro parere un ulteriore elemento di critica verso l'operato dell'Amministrazione comunale che, proprio in relazione alla presenza della GDO, non avrebbe dovuto approvare un piano delle medie strutture di vendita (strutture caratterizzate da superfici comprese tra 250 e 900 mq per le M1 e tra 900 e 2500 mq per le M2) che ne consente una vera e propria proliferazione (il piano approvato nella seduta del 15 dicembre prevede 3 nuove M1, 3 nuove M2, 2 trasformazioni da "Vicinato" a M1 e 14 trasformazioni da M1 a M2!), con il rischio di precarizzare il settore, di favorire la scarsa tutela dei lavoratori e di accentuare il caos urbanistico in aree delicate dal punto di vista trasportistico ed urbanistico.
Le vicende sul commercio sopra descritte evidenziano oramai un primato dell'economia sulla politica, che rischia di trasformare gli amministratori pubblici in meri esecutori dei desiderata di lobbies e di potentati.

Da segnalare, per la cronaca, le pregiudiziali poste da Imbastoni e Conticelli, sulla mancata consegna di alcune tavole del piano attuativo, sebbene richieste durante i lavori della relativa commissione consiliare svolta nei giorni precedenti alla seduta consiliare in argomento; né è stata loro concessa la possibilità di disporre almeno dello schermo digitale presente in sala per proiettarvi le immagini in formato elettronico, al fine di facilitare l'illustrazione delle scelte urbanistiche e favorirne la comprensione anche da parte dei cittadini.

Da segnalare inoltre come il PRG Rossi Doria, a cui spesso si richiama la maggioranza, questa volta non è stato citato; la previsione iniziale dell'attuale DESPINA infatti, contenuta nel PRG del 2000, non contemplava una grande distribuzione, né una media distribuzione, ma strutture ricettive nella parte anteriore (area compresa tra Direttissima ed Amerina), strutture commerciali in quella posteriore (area compresa tra Direttissima e A1) ed una grande rotatoria ove oggi sorgerà l'ipermercato. Poi furono acquistati i terreni della ex Veralli Cortesi e pesantemente modificati i principali parametri urbanistici (aumento della superficie fondiaria ed altezza degli edifici, nonché riduzione dei parametri di qualificazione ambientale relativi al verde) come a suo tempo osservato da "I Democratici", da cui è poi nata ALTRA CITTA'.

Pubblicato il: 22/12/2008

Torna alle notizie...