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Maltrattamenti in famiglia, orvietano condannato a tre anni e quattro mesi

Provvisionale di diecimila euro alla ex consorte. Ai due figli che, insieme alla madre, si erano costituiti parte civile nel processo sono stati riconosciuti ottomila euro ciascuno

ORVIETO - Maltrattamenti in famiglia, orvietano condannato a tre anni e quattro mesi. Impiegato di banca di mezza età, l'uomo, originario di un paese dell'Orvietano, oltre al danno morale che verrà quantificato successivamente in sede civile, dovrà anche versare una provvisionale di diecimila euro alla ex consorte. Ai due figli che, insieme alla madre, si erano costituiti parte civile nel processo sono stati riconosciuti ottomila euro ciascuno. Tanto ha deciso il giudice monocratico del tribunale di Orvieto che, in questi giorni, ha messo la parola fine su una brutta vicenda familiare, divenuta poi giudiziaria, che andava avanti ormai dal 2003. L'uomo - G.F. le iniziali - era accusato di una lunga serie di umiliazioni e prepotenze che risalgono orami a diversi anni fa e sarebbero andate avanti per parecchio tempo. Anche dopo che la famiglia si sarebbe divisa. A carico dell'impiegato, infatti, sono stati ricongiunti due processi. Quello per maltrattamenti, relativo alla prima fase della vicenda, e quello per molestie e ingiurie subentrato per i fatti vissuti dalla famiglia dopo che i suoi componenti non vivevano più sotto lo stesso tetto. La moglie alla fine aveva sporto querela, dando il via ad una serie di indagini che poi hanno portato l'uomo sul banco degli imputati. Il processo di primo grado, iniziato nel 2006, è terminato in questi giorni riconoscendo l'uomo colpevole dei reati contestati. La famiglia, costituitasi parte civile nel procedimento tramite il legale orvietano Emilio Festa, verrà risarcita. Al bancario, come detto, una condanna a tre anni e quattro mesi, cui si somma un' interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

Pubblicato il: 18/12/2008

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