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Emanata un'ordinanza urgente per la manutenzione di fossi, rivi e scolatori nel Comune di Orvieto

Gran parte dei danni di questi giorni sarebbe dovuta ad una mancata regimazione dell'acqua proveniente dai campi

ORVIETO - Emanata un'ordinanza urgente per la manutenzione di fossi, rivi e scolatori nel Comune di Orvieto: l'80% delle frane e smottamenti che si sono verificati in questi giorni di maltempo sarebbero da ascrivere alla mancata regimazione dell'acqua proveniente dai campi. Lo afferma l'amministrazione comunale. Di qui l'obbligo imposto ai proprietari di terreni di "provvedere al più presto alla pulizia dei fossi e all'eventuale rimozione dei manufatti stradali esistenti sopra i canali e fossi che ostruiscono il normale deflusso delle acque, onde evitare il ripetersi di situazioni di pericolo o di rischio igienico". Il termine per adempiere alle disposizioni dell'ordinanza emanata ieri mattina è di 30 giorni. Pena: l'applicazione di una sanzione amministrativa che va da 148 a 594 euro. I controlli potranno essere effettuati da tutte le forze di polizia, dall'ufficio tecnico comunale e dalla Asl. Intanto, i tecnici dell'Anas sono al lavoro per la messa in sicurezza della frana sulla strada statale 205, detta "Amerina", verificatasi nella serata di lunedì scorso e che ha costretto alla deviazione della circolazione per la strada di Castiglione - Tordimonte. Se le condizioni meteo dovessero restare favorevoli come nella giornata di ieri, l'Anas ipotizza una riapertura dell'arteria a senso unico alternato già dalla giornata di sabato. Stamani, sempre che non piova, l'inizio del primo intervento di messa in sicurezza con la rimozione del materiale franoso dal piano viabile. Il blocco dell'Amerina, già verificatosi nel 2005, sta creando notevoli disagi per la normale circolazione ma soprattutto per i mezzi pesanti del tutto inadeguati per la circolazione sulla viabilità alternativa. Il sindaco di Baschi ha colto la palla al balzo per ricordare all'Anas che giace ormai da anni nei cassetti il progetto, promosso da Confindustria e Fondazione Cro, per l'adeguamento dei pericolosi "Fori di Baschi".

Pubblicato il: 18/12/2008

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