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Orvieto. Cronotachigrafi 'taroccati', due denunce e 9 mezzi sotto sequestro

Non è escluso che l'indagine venga estesa anche ad altre ditte, vista la portata del fenomeno che ha peraltro avuto anche ricadute mediatiche significative su tutto il Paese grazie ad alcuni servizi andati in onda su "Striscia la notizia"

foto di copertina


di Stefania Tomba

ORVIETO - Cronotachigrafi "taroccati", due denunce e 9 mezzi sotto sequestro in una ditta di trasporti orvietana.

È così che arriverebbe sulla Rupe la colossale truffa che, attraverso la manomissione del sistema di rilevamento di tempo e velocità sui veicoli industriali, consente alle aziende di bypassare i controlli delle forze dell'ordine sugli abusi dei camionisti alla guida.

Un giro d'affari per milioni di euro che gonfia i fatturati delle aziende di trasporti e che è spesso all'origine di incidenti, dovuti allo stato psicofisico alterato dei camionisti che macinano chilometri ad oltranza.

L'indagine orvietana è partita un paio di mesi fa da una segnalazione ricevuta dal commissariato di piazza Cahen, approfondita poi in sede d'indagine dalla polstrada guidata dal sostituto Stefano Spagnoli, sotto il coordinamento della procura.

Presso la ditta orvietana - massimo riserbo sul nome da parte degli inquirenti - la stradale, in quella che viene chiamata "Operazione Scatola Nera", ha verificato l'installazione di 9 strumenti elettronici su altrettanti mezzi (circa la metà del parco veicoli dell'azienda) che, azionati da pulsanti nascosti, possono azzerare, durante la marcia, il tracciato della velocità e le ore di guida.

Iscritti al registro degli indagati sono attualmente il titolare nonché legale rappresentante della ditta, oltre ad una seconda persona che sembra tuttavia destinata a sparire presto dall'inchiesta. Rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, l'ipotesi di reato.

Quello che adesso cercano gli investigatori sono i dati, da analizzare minuziosamente confrontandoli con la documentazione sequestrata, per ricostruire gli eventuali abusi dei camionisti. Ovviamente si sta cercando anche di risalire all'elettrauto che avrebbe "taroccato" i cronotachigrafi, oltre ovviamente ai dipendenti compiacenti.

Non è escluso che l'indagine venga estesa anche ad altre ditte, vista la portata del fenomeno che ha peraltro avuto anche ricadute mediatiche significative su tutto il Paese grazie ad alcuni servizi andati in onda su "Striscia la notizia".

(nella foto di repertorio in alto al centro da sinistra: il sostituto Stefano Spagnoli, comandante della Stradale e il dirigente del commissariato, vicequestore aggiunto Federico Sciaudone)

Pubblicato il: 17/12/2008

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