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Maltempo: il Paglia rompe gli argini, l'Amerina riaprirà in un paio di giorni

Morti sotto la piena gatti, conigli e galline. Sono gli ultimi risvolti dell'eccezionale ondata di maltempo che non sta dando tregua all'Orvietano

ORVIETO - Il Paglia rompe gli argini, morti sotto la piena gatti, conigli e galline. Sono gli ultimi risvolti dell'eccezionale ondata di maltempo che non sta dando tregua all'Orvietano. L'argine rotto dal fiume, in funzione delle importanti spinte d'acqua di questi ultimi giorni, si trova in un'area non a rischio, secondo i tecnici, bensì in un'area di espansione naturale del fiume, realizzata appositamente per essere invasa dalle acque in caso di piena.

L'esondazione tuttavia ha travolto alcune baracche, animali da cortile e fieno. Da ieri mattina, sono sul posto i tecnici del consorzio di Bonifica val di Chiana montana, val di Paglia e quelli della protezione civile. Prosegue intanto il monitoraggio di tutto il territorio e dei fiumi Chiani e Paglia. Il Paglia sta a 4,30 metri sopra lo zero idrometrico (la zona di rischio assoluto che fa scattare le misure di emergenza è di 6,80 metri). Intanto ieri, sempre complice il maltempo, vigili del fuoco e soccorso alpino per l'intera giornata di ieri sono stati impegnati nel recupero di un cane caduto in una zona impervia a Parrano presso le Tane del Diavolo.

Resta viva la preoccupazione per la chiusura dell'Amerina interessata da una consistente frana al chilometro 48,100 poco prima dei fori di Baschi, già chiusi per mesi nel 2005 per un importante dissesto. Nella caotica giornata di ieri, col traffico completamente in tilt per il blocco dei mezzi pesanti sul percorso alternativo alla 205, la prospettiva di due mesi di chiusura della strada ha spinto il sindaco di Baschi, Isauro Grasselli a scrivere a ministro, prefetto e protezione civile nazionale. In serata, la schiarita. L'Amerina, unico collegamento tra Orvieto e il Perugino e tra Baschi e l'A1, secondo quanto riferisce la protezione civile, dovrebbe riaprire a senso unico alternato in un paio di giorni. Della questione in giornata, il sindaco di Orvieto quello di Baschi e la vicepresidente della Provincia avevano interessato la Regione. Inoltrata, infine, ufficialmente ieri la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza. 

Pubblicato il: 17/12/2008

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