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'Orvieto capace di Primarie?'. Loriana Stella apre la campagna

Sono state circa 250, secondo gli organizzatori, le persone che con vario titolo e per ancor più varie motivazioni hanno preso parte, domenica mattina, al forum civico "Orvieto capace di Futuro", voluto da Loriana Stella e dai suoi sostenitori

ORVIETO - "Orvieto capace di Primarie?". Sono state circa 250, secondo gli organizzatori, le persone che con vario titolo e per ancor più varie motivazioni hanno preso parte, domenica mattina, al forum civico "Orvieto capace di Futuro", voluto da Loriana Stella e dai suoi sostenitori. Molti i cosiddetti professionisti della politica, ma anche cittadini comuni, rappresentanti delle associazioni, c'erano davvero tutti. Tutti tranne il Partito. Già, perché né l'onorevole Trappolino né altri hanno ritenuto opportuna la presenza, almeno simbolica, del coordinamento comunale del Pd all'incontro. "La mia candidatura sarà come le altre" ha dichiarato Mocio subito dopo aver di fatto preteso il documento d'investitura del coordinamento. Tanto uguale però non è e a denunciare le differenze di trattamento è stata la stessa vicepresidente della Provincia dal "palco" del palazzo dei Sette. "Anche non volendo polemizzare con il documento che oggi Mocio vuole come manifesto, mi sarei aspettata un atteggiamento di maggior neutralità dal segretario Trappolino". Ad onor del vero un candidato arriverà all'appuntamento delle primarie come "uomo del partito", con un annuncio dato in una conferenza stampa svoltasi nella sede del Pd, presieduta dal segretario del partito. L'altro no. "Non sono un candidato di serie B", lamenta Loriana Stella, che ieri sera si è riunita con quello che diverrà da qui a pochi giorni il suo comitato elettorale. Tra i tanti interventi succedutisi nel corso del forum particolare sorpresa ha suscitato quello del manager Gianni Stella. L'amministratore delegato de "La 7", consulente del progetto di rifunzionalizzazione della caserma Piave ha, infatti, aspramente  criticato la stessa gestione dell' "affaire Piave". "Uno degli errori più grandi - spiega Stella - è sicuramente stato non vendere il complesso quando se ne presentò l'occasione. Oggi invece ci si trova a dover risolvere obbligatoriamente la questione in un periodo di crisi non certo favorevole ad una transizione del genere". Ma le critiche di Gianni Stella si sono spinte anche oltre fino ad arrivare alla disapprovazione di ciò che lui stesso ha "confezionato", ovvero il bando di concessione: "Ho seguito le direttive politiche che mi sono state date, anche se personalmente non vedo i motivi per cui l'amministrazione non abbia voluto vendere. Come consulente ho dovuto assecondare una scelta folle". Intanto, dall'altra parte della staccionata, una destra ancora lontana dalla bagarre elettorale in cui il Pd sembra essersi invischiato se ne sta a guardare: "Sono come i ladri di Pisa - ha affermato il capogruppo del Pdl, Stefano Olimpieri-  di giorno litigano e di notte vanno a rubare insieme. Due facce della stessa medaglia che si battono per la conquista del potere ma non guardano ai bisogni reali di questa città".

Pubblicato il: 16/12/2008

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