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L'associazione Lea Pacini lancia un s.o.s. per risollevare il corteo storico, ma la città diserta

C'è bosogno di investimenti per valorizzare il grande lavoro che c'è dietro il corteo

ORVIETO - L'associazione Lea Pacini lancia un s.o.s. per risollevare il corteo storico, ma la città diserta. "La fama di uno dei cortei più belli d'Italia non travalica nemmeno la vallata del Paglia. Occorrono investimenti pubblicitari che come associazione Lea Pacini non siamo in grado di sostenere". Per questo motivo l'associazione che gestisce l'organizzazione del celebre "Corteo storico" e del "Corteo delle dame" aveva invitato, ieri mattina, le associazioni dei commercianti ed albergatori della città a farsi avanti per collaborare in veste di sponsor, o promotori diretti, ad un operazione di marketing dell'immagine dell'Orvieto medievale. All'appello però non ha risposto nessuno. "Le iniziative già  intraprese -  raccontano i vertici dell'associazione Pacini - sono molte, come la pubblicazione di un calendario 2009 con immagini dei vestiti e dei corredi. Abbiamo già intrapreso contatti con il Palazzo del Gusto per rilanciare una nuova edizione di 'Medioevo in Tavola' e la pubblicazione di un opuscolo da consegnare ai turisti nel periodo pasquale". "Da soli però - ammettono dall'associazione - è dura farcela. Non abbiamo fondi, nemmeno per restaurare i vestiti esistenti molti dei quali non possono più essere usati nelle sfilate pena la loro perdita. Il corteo porta turisti in città e dovrebbe essere interesse degli operatori dei settori che del turismo vivono ad aiutarci a proseguire degnamente la tradizione".         

Pubblicato il: 14/12/2008

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