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Alla Cisl piace la Cro della Banca popolare di Bari

"Siamo convinti che tale scelta favorirà il servizio alla clientela in quanto tale istituto ha una cultura di radicamento sul territorio che porterà anche a garantire ed incrementare i livelli occupazionali"

ORVIETO - "Siamo convinti che tale scelta favorirà il servizio alla clientela in quanto tale istituto ha una cultura di radicamento sul territorio che porterà anche a garantire ed incrementare i livelli occupazionali". A prendere posizione decisamente favorevole all'operazione di acquisizione di Cassa di Risparmio di Orvieto da parte di Banca Popolare di Bari è il segretario regionale di Fiba Cisl, Sauro Piccioni. Al sindacato piace, dunque, il passaggio di mano da Cari Firenze (Gruppo Intesa) in favore del gruppo barese cui si è giunti nel mese di novembre per decisione dell'Antitrust. "Siamo convinti - ha ribadito Piccioni- che tale scelta favorirà il servizio alla clientela in quanto tale istituto ha una cultura di radicamento sul territorio che porterà anche a garantire ed incrementare i livelli occupazionali". Quanto allo sciopero unitario proclamato dalle organizzazioni sindacali aziendali per domani, la segreteria Fiba Cisl Umbria ha sottolineato che "le motivazioni che inducono alla manifestazione si riferiscono esclusivamente all'attuale disattenta gestione della Cassa di Risparmio di Firenze che, con il suo modo di agire, ha portato all'esasperazione del personale dipendente, penalizzando il servizio alla clientela. Su tale criticità - ha fatto sapere la Fiba Cisl Umbria- la Banca popolare di Bari, anche se di fatto non ha ancora assunto direttamente la gestione della banca acquisita (che avverrà entro marzo 2009), si è tempestivamente preoccupata di garantire l'apertura di un tavolo negoziale per la soluzione dei problemi del personale disattesi, da troppo tempo, dall'attuale direzione". La Popolare di Bari, dopo aver ottenuto l'esclusiva a trattare, ha concluso l'operazione di acquisizione del 73,57% del capitale di CariOrvieto sborsando 115 milioni di euro. Il piano industriale barese, come noto, prevede per la Cro un ruolo di riferimento del Gruppo Popolare di Bari per il Centro Italia, mediante il conferimento di 18 sportelli, posseduti dalla Popolare di Bari nel Centro Italia, alla Cro, che consentirà di passare dagli attuali 43 sportelli a 61.

Pubblicato il: 04/12/2008

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