Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Interrogazione sulla necessità di nuove sedi per gli enti pubblici situati all'interno del centro storico

E' stata discussa lunedì scorso in Consiglio comunale, presentata dal consigliere Giancarlo Imbastoni

Il Consiglio comunale ha affrontato nella seduta di lunedì scorso, la questione riguardante la necessità di nuove sedi per gli enti pubblici situati nel centro storico posta dall'interrogazione del consigliere Giancarlo Imbastoni (Gruppo Misto) il quale in apertura del suo intervento ha segnalato che "all'odierno convegno al Palazzo dei Sette sul riuso del patrimonio militare, quindi le caserme, che vede come relatori docenti di primo piano, il Comune non ha assicurato una presenza tecnica qualificata durante lo svolgimento dei lavori limitandosi a delegare un assessore per il saluto formale. Sinceramente me ne un poco sono vergognato".

Il consigliere Imbastoni ha poi illustrato l'interrogazione facendo presente che "nel Consiglio comunale del 6 ottobre scorso, è emerso che all'interno del Centro storico ci sono molti enti pubblici, come INPS, Comunità Montana, Provincia, uffici e archivio comunali presso l'ex Ospedale e corpofForestale, che necessitano urgentemente di nuove sedi per un totale di 3/4.000 mq di uffici. Lo spazio destinato al 'direzionale pubblico' all'interno della ex caserma Piave - edifici infermeria e mensa - è largamente insufficiente ad accogliere le richieste degli enti citati. Chiedo, pertanto, all'assessore al Patrimonio: 1) se l'Amministrazione intende rispondere tempestivamente a tale richiesta mettendo a disposizione propri beni come porzioni della ex Piave o dell'ex Ospedale, oppure intende lasciare al mercato privato la soddisfazione di tale richiesta; 2) e, in quest'ultimo caso se non ritiene si venga a creare una diseconomia per gli enti coinvolti, vista la paradossale partita di giro in cui il Pubblico si troverebbe a prendere in affitto da privati un bene pubblico fino a ieri nelle proprie disponibilità (ex Piave); 3) se l'assessore non ritiene che in questo probabilissimo scenario, di diseconomia non costituisca soprattutto un danno all'erario aggravato da inerzia Amministrativa e in quanto tale sanzionabile dalla giustizia contabile".

 

Il sindaco, Stefano Mocio,  ha risposto che "sono molto strumentali le considerazioni sullo svolgimento di un convegno fatto da una associazione presente da molti anni in città e che ha collaborato con l'Amministrazione comunale con studi importanti sulla Piave. Questo per dire che non solo l'Amministrazione comunale è protagonista e sempre vicina a quello che viene proposto, ma che la presenza di una Amministrazione si valuta non sul tempo di presenza in una sala dei suoi rappresentati, quanto sul lavoro che si sta facendo sulla rifunzionalizzazione del centro storico. Certe considerazioni estemporanee non sono utili a nessuno, sono un palese tentativo di voler male informare la città. Il progetto di riorganizzazione del centro storico varato dall'Amministrazione comunale è molto importante e vasto. Da un uomo di sinistra come il consigliere Imbastoni mi sarei atteso un plauso all'Amministrazione comunale che attraverso il progetto di riqualificazione del centro storico e per lo specifico che riguarda l'ex Inapli ed altri edifici significativi, ha dimostrato di saper  intervenire contro il degrado modificando le destinazioni d'uso a fini abitativi. Non c'è nessuno sfratto per gli uffici di altri enti pubblici, c'è al momento una attenta valutazione sulle destinazioni d'uso secondo le varie esigenze e possibilità delle diverse strutture pubbliche. Nessun allarmismo, dunque, ma l'esigenza di lavorare insieme e in sintonia fra enti".

 

Il consigliere Giancarlo Imbastoni ha replicato dichiarandosi "non soddisfatto perché la domanda era precisa. Nel recente passato l'Amministrazione comunale ha deciso di trattenere al Comune gli edifici dell'ex mensa e dell'ex infermeria finalizzati ad edifici pubblici, essendo ancora inevase richieste come l'Inps, la Comunità Montana, ecc. il quesito era: perché non si è pensato di trattenere ancora una porzione di caserma per destinarlo ad uffici pubblici, visto che ciò significherebbe denaro fresco derivante da affitti?".

Pubblicato il: 02/12/2008

Torna alle notizie...