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SACROSONO. Spettacolo e cultura

Il 6 dicembre a Civitella del Lago con la Schola Canturum don Bruno Medori di Attigliano. Presso la  Chiesa Parrocchiale

Dopo i successi ottenuti ad Attigliano ed Alviano "Sacrosono" continua il 6 dicembre a Civitella del Lago(Frazione del Comune di Baschi) con la Schola Canturum don Bruno Medori di Attigliano presso la  Chiesa Parrocchiale.  Scopo principale del Coro è quello di far conoscere ai cantori ed agli ascoltatori l'immediatezza della musica polifonica è la sua attività musicale  prevalente è legata alle
esigenze liturgiche stile  Gospel.
Oltre ha grandi artisti come Moni Ovaia, a Guardea il 21 dicembre e  Angelo Branduardi, ad  Amelia il 5 gennaio, cerca di far conoscere artisti locali in modo da avvicinare sempre più cittadini alla musica. Concerti seguiranno nel mese di dicembre nei comuni di Penna in Teverina,Giove, Lugnano in Teverina, Montecchio,
Baschi .
"Sacrosono -ricorda l'assessore Alberto Sganappa-unisce insieme spettacolo e cultura, favorisce la valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e sociale delle comunità e la mobilità intercomunale. E' un veicolo importante per lo
sviluppo del territorio attraverso una musica colta che nello stesso tempo in cui costruisce momenti ludici sollecita la riflessione. Lo sforzo dell'Amministrazione provinciale sta soprattutto nel consentire alla manifestazione di diventare un vero e proprio evento, consolidandolo nel tempo e facendone un volano di integrazione e crescita.
Il progresso di una comunità non è solo un fatto economico e materiale, ma si misura per larghissima parte sull'intensità della vita culturale. La cultura è un settore strategico su cui le istituzioni sono chiamate ad investire con lo scopo di incrementare la crescita intellettuale e sociale di un intero territorio. Una efficace politica culturale deve guardare allo spettacolo come strumento fondamentale di espressione, conoscenza e circolazione delle idee. Ma anche come veicolo di promozione e valorizzazione del patrimonio della nostra storia, identità, capacità creativa.
Sacro Sono è una manifestazione pensata per essere itinerante in modo da favorire la mobilità intercomunale, provinciale eregionale  e nel tempo essere volano di sviluppo di un territorio. Dopo il successo dell'edizione dello scorso anno,  torna con un programma ancora più ricco e di sicuro richiamo
ispirato anche stavolta al dialogo transculturale con l'intento di dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, l'insussistenza e inammissibilità di qualsiasi sorta di barriere. La cultura deve essere il motore dello sviluppo e lo strumento migliore per avvicinare popoli e tradizioni favorendone la reciproca conoscenza e comprensione.
La rassegna promossa  è fortemente innovativa, dal punto di vista contenutistico, perché si propone di indagare un vasto repertorio di musica sacra sottraendolo ad un ristretta cerchia di conoscitori e
inserendo i vari spettacoli in un'ideale cornice ambientale. Non è senza difficoltà che si è riuscito ad organizzare questa iniziativa.
Sono, però, lieto di avere onorato un impegno assunto con un territorio la cui piena valorizzazione rientra tra le nostre priorità amministrative".  

Pubblicato il: 01/12/2008

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