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Centrale a biomasse. 'Qualcuno dica al sindaco di smetterla'

Così il comitato per la Tutela e valorizzazione delle valli del Chiani e Migliari si rivolge al Pd. Il Comune di Montegabbione si appresta a partecipare il progetto domani, con i sindaci dell'Alto Orvietano, le istituzioni e le associazioni agricole

MONTEGABBIONE - "Qualcuno gli dica di smetterla". Così il comitato per la Tutela e valorizzazione delle valli del Chiani e Migliari si rivolge al Pd, perché dissuada il sindaco di Montegabbione, Marco Spallaccini (Pd) dall'idea di realizzare una centrale a biomasse nel suo comune dalla potenza di 10 - 15 megawatt.

Il progetto che il Comune si appresta a partecipare domani con i sindaci dell'Alto Orvietano, le istituzioni e le associazioni agricole sta suscitando una levata di scudi.

Dopo l'assessore regionale che, intervenuto ad Orvieto, aveva sollevato perplessità sull'iniziativa, adesso il comitato ambientalista tuona contro il mega impianto che "esorbiterebbe dai valori previsti dal piano energetico regionale" e che dovrebbe sorgere "all'interno di una locale cava in via di dismissione e a ridosso della Valle del Chiani, uno dei luoghi più intatti dal punto di vista ambientale e paesaggistico dell'intero Orvietano".

"Un grande impianto - insistono dal comitato - per il tipo di tecnologia che si vorrebbe usare. E tutto questo di fronte al castello di Parrano, a due passi dalle future terme omonime in corso di completamento finanziate dalla Regione".

Già iniziata anche la pioggia di interrogazioni da parte dell'opposizione: An - Pdl ne ha presentate due distinte a livello provinciale e regionale rispettivamente per iniziativa di Mario Montegiove e Alfredo De Sio. "Sempre più spesso - osserva Montegiove - le varie municipalità, in una sorta di stress dalla ricerca di finanziamenti facili, si avventurano in progetti dal chiaro sapore speculativo che arrecano danni all'ambiente".

Pubblicato il: 25/11/2008

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