Cerimonia di intitolazione a Padre Chiti del viale antistante il Convento di San Crispino in località Cappuccini

Sabato 22 novembre alle ore 15,30 avrà luogo la cerimonia di intitolazione a Padre Chiti del viale antistante il Convento di San Crispino in località Cappuccini.

Il programma della commemorazione promossa dall'Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna / Umbria e patrocinata dal Comune di Orvieto inizierà alle ore 15,30 con l'inaugurazione di "Viale Padre Chiti" - il tratto di strada compreso tra il civico n. 7 in località Cappuccini (escluso) e il civico n. 8 sede del Convento di San Crispino che acquisirà la numerazione di "Viale Padre Chiti" n. 1 - con gli interventi del Vescovo di Orvieto-Todi, Mons. Giovani Scanavino, del Sindaco Stefano Mocio, di un rappresentante dell'Ordine dei Padri Cappuccini e di un rappresentante della Presidenza Nazionale dall'Associazione Granatieri di Sardegna.

Subito dopo nei locali del Convento di San Crispino verrà aperta una mostra fotografica curata dai Granatieri di Pesaro, quindi si terrà il concerto vocale e strumentale del Coro del Duomo di Orvieto e della Scuola Comunale di Musica.

Per il giorno successivo, domenica 23 è prevista ad Orvieto la cerimonia di incontro dei Granatieri aderenti all'Associazione Nazionale che si ritroveranno alle ore 10,30 in Piazza Cahen per un saluto di benvenuto del Comune di Orvieto e della Presidenza Nazionale a cui seguirà la deposizione di una corona al monumento ai Caduti del 3° Rgt. Granatieri. Alle ore 11,00 il corteo aperto dal Medagliere Nazionale, dalla Banda del Reggimento, da un Picchetto armato e dai Gonfaloni dei Comuni raggiungerà la Cattedrale dove alle ore 12,00 si svolgerà la messa solenne presieduta da S.E. Monsignor Scanavino. 

 Padre Chiti, al secolo Gianfranco Maria Chiti già generale dei Granatieri di Sardegna è morto il 20 novembre 2004. L'Amministrazione Comunale nell'intitolargli il viale antistante il Convento di San Crispino ed aderendo alla richiesta dell'Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna, ha riconosciuto il forte impegno civico del frate cappuccino e lo stretto rapporto con la città di Orvieto consolidatosi negli anni.