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Swap e debito del Comune di Orvieto

Un contributo offerto a Altracittà da esperti in "Derivati" che Maurizio Conticelli rigira ad amministratori e cittadini

di Maurizio Conticelli

Alcuni esperti di finanza derivata, dopo aver letto la nostra interrogazione, ci hanno fatto pervenire alcune considerazioni che pubblichiamo volentieri per contribuire a far piena luce su questa complessa vicenda.

Considerazioni sui contratti derivati del Comune di Orvieto

Sulla base della documentazione consultabile sul sito online di ALTRA CITTA' (riferita al 31 dicembre 2007), i contratti derivati del Comune di Orvieto sarebbero i seguenti:

-          7 contratti swap stipulati con la BNL per un nozionale complessivo di circa 45 milioni di euro, di cui circa 41 milioni di euro stipulati nella presente consiliatura. Tutti i 7 contratti non sono conformi alla normativa in materia. La durata media residua è di circa 22 anni.

-          4 contratti mirror swap stipulati con la RBS - Royal Bank of Scotland a fine 2007 per un nozionale complessivo di circa 35 milioni di euro. Per pari ammontare questi swap hanno la funzione di neutralizzare gli effetti degli swap stipulati con la BNL. La durata media residua è di circa 22 anni.

-          1 contratto collar stipulato con la RBS a fine 2007 per un nozionale complessivo di circa 33 milioni di euro; tale contratto è stato stipulato per ristrutturare 3 contratti swap con la BNL del valore nozionale di 24 milioni di euro, inferiore di 9 milioni di euro rispetto al collar con RBS. La durata residua è di circa 24 anni.

In sintesi la situazione complessiva della finanza derivata del Comune di Orvieto sarebbe la seguente:

7 swap BNL                                                                                                                                         45 mln euro

4 mirror swap RBS che neutralizzano 4 swap BNL                                                                   (35 mln euro)

1 collar RBS che ristruttura 3 swap BNL                                                                                       33 mln euro

Totale                                                                                                                                                   43 mln euro

Rispetto al debito finanziario del Comune stimato in circa 50 milioni di euro, la posizione in derivati risulta pari all'86%, una percentuale elevatissima se si considera che in un recente articolo Il Sole 24 Ore ha evidenziato che il rapporto tra contratti derivati e debito finanziario degli enti locali è a livello nazionale in media di circa il 29%.

La stipula dei contratti derivati avrebbe una motivazione finanziaria comprensibile per il bilancio di un ente locale se copre l'ente dal rischio di variazione dei tassi di interesse trasformando in tasso fisso il tasso variabile che l'ente deve pagare alla banca per i mutui stipulati o per i BOC emessi. In questo modo l'ente predetermina, ai fini della propria pianificazione finanziaria, l'ammontare esatto dei pagamenti che dovrà fare in futuro.

Nel caso in esame del Comune di Orvieto sembrerebbe che tali contratti non abbiano una funzione di copertura anche perché alcuni dei mutui per i quali erano stati stipulati sono stati estinti; pertanto, il Comune di Orvieto ha di fatto "speculato" sull'andamento futuro dei tassi di interesse esponendo il proprio bilancio per più di due decenni agli effetti negativi di una variazione avversa dei tassi stessi. Tali effetti sono anche significativi tenuto conto dell'importo degli swap e al tempo stesso sono difficili da stimare poiché nessuno è in grado di conoscere con esattezza quali saranno i tassi di interesse da qui ai prossimi 24 anni. Infatti RBS, per dimostrare la convenienza del Comune di Orvieto alla stipula del contratto collar, ha effettuato i calcoli sulla base di una previsione dei tassi di interesse (allegata al contratto) che riflette le stime interne della banca stessa, ma che differisce sia dalle stime di altre banche sia naturalmente da quella che sarà la realtà poiché nessun operatore economico e finanziario possiede la sfera di cristallo.

Inoltre, è da tenere presente che i contratti derivati espongono l'ente locale oltre al rischio di una variazione negativa dei tassi di interesse anche al rischio di fallimento della controparte.

A tal proposito si fa presente che nelle scorse settimane la RBS ha avuto grossissimi problemi finanziari; infatti il Governo inglese è stato costretto a intervenire entrando direttamente nel capitale della banca e a breve diventerà il primo azionista con circa il 60% del capitale.

Se ad esempio gli swap con la BNL fossero in perdita, mentre quelli con la RBS fossero in utile e la RBS fosse fallita (vedi caso Lehman Brothers), il Comune di Orvieto avrebbe dovuto pagare la perdita alla BNL, ma non avrebbe incassato alcunché dalla RBS.

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Le considerazioni suddette accrescono i motivi di preoccupazione sulla regolarità del consuntivo 2007 approvato nei mesi scorsi e sulla impostazione della manovra di assestamento del bilancio 2008 prevista per la fine di questo mese.

Sarebbe interessante a questo punto conoscere il parere dell'esperto in finanza derivata che il Comune aveva deciso di nominare al momento del varo del piano delle consulenze del 2008, approvato nei mesi scorsi dal Consiglio Comunale.

E' sempre più evidente, in ogni caso, che "il possibile paradiso finanziario creativo si trasformi in un possibile evento finanziario rovinoso", come sostenuto da autorevoli esponenti dei Collegi di revisione contabile.

Orvieto, 20 novembre 2008

Pubblicato il: 21/11/2008

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