Aperture festive, situazione scottante
Rabbia della Cgil, spaccatura all'interno della Cisl. Il Comune in tutto questo ancora non si pronuncia
ORVIETO - Sempre più ingarbugliata e scottante la firma dell'accordo su festivi e superfestivi. Non c'è, infatti, solo la rabbia della Cgil (ad ogni livello) a scagliarsi contro le tante deroghe alla legge regionale siglate ad Orvieto da Comune, Cisl Orvieto, Sportello consumatori, Adiconsum, Confesercenti e Confcommercio, ma sulla vicenda si sta consumando anche una spaccatura all'interno della Cisl con il responsabile locale Raffaele Trentini che ha firmato l'accordo e il delegato provinciale della categoria, Francesco D'Antonio che è seccato quanto
"Un'interpretazione così estensiva dei superfestivi non esiste in nessun'altra città umbra, non sono contrario alle aperture, ma a scelte così estreme si deve arrivare gradualmente", precisa il delegato della Cisl. In pratica, l'accordo, per quanto riguarda i domenicali e festivi, prevede la possibilità d'apertura sempre, senza limitazioni, su tutto il territorio comunale, mentre, per quanto riguarda i "superfestivi", consentirà l'apertura anche il primo e il 6 gennaio, Pasqua, Lunedì di Pasqua, primo maggio, 2 giugno e 26 dicembre, con l'obbligo di una domenica di chiusura compensativa per ogni apertura superfestiva.
Confcommercio e Confesercenti si dicono soddisfatte, vedendo nella possibilità di apertura una risposta alla vocazione turistica della Rupe e alla crisi. Oltre ai sindacati, adesso, a protestare c'è anche Cittadinanzattiva che nessuno ha convocato al tavolo. E il Comune? Il Comune in tutto questo ancora non si pronuncia.
Pubblicato il: 19/11/2008