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Approvata la bozza di convenzione per la gestione del Parco Archeologico e Ambientale dell'Orvietano

Approvata anche una risoluzione che auspica la collaborazione con il Comune di Bolsena. Altra città. 'Pieno sostegno alla convenzione per la realizzazione del Parco Culturale PAAO'

Il Consiglio Comunale ha approvato (14 favorevoli, 1 astenuto: Olimpieri) la bozza di convenzione per la gestione del PAAO / Parco Archeologico e Ambientale dell'Orvietano fra i Comuni di Orvieto, San Venanzo, Montegabbione, Parrano, Allerona, Castelgiorgio, Castel Viscardo, Porano, Provincia di Terni.

Il Consiglio Comunale ha anche approvato con lo stesso esito di voto i seguenti tre emendamenti proposti dalla 2^ Commissione Consiliare "Affari Generali e Istituzionali":

- art. 2 punto 1 della convenzione - dopo la parola "valorizzazione" aggiunta dell'espressione "in loco"

- art. 2 della convenzione - inserimento di un ulteriore punto 2: "L'arricchimento espositivo e museale dei territori oggetto della convenzione"

- art. 3 punti 3.1 della convenzione: alla fine dell'ultimo periodo aggiunta della frase: "normare, tramite regolamento, il funzionamento interno degli uffici addetti al parco ivi compresa la gestione economico-finanziaria nonché il funzionamento dell'Assemblea stessa"

e la seguente risoluzione concordata dalla conferenza dei capigruppo e fatta propria dall'Assessore alla Cultura:

"Il Consiglio Comunale di Orvieto auspica che, una prima ipotesi di attività del Parco Culturale PAAO, riguardi la collaborazione con il Comune di Bolsena per la storia millenaria che accomuna i due centri nonché con altre realtà comprensoriali ed extracomprensoriali, per dare significato alle politiche di cerniera che debbono riguardare territori regionali altrimenti destinati ad assumere connotati prevalentemente marginali".

Nel novembre 2003 alcuni Enti Pubblici sottoscrissero l'accordo di programma, in cui erano individuate finalità ed azioni di interesse comune per la realizzazione del Parco Archeologico Ambientale dell'Orvietano, allo scopo di valorizzare e mettere a sistema un territorio ampio e ricco di risorse culturali con l'individuazione di un ulteriore strumento di sviluppo economico del territorio stesso.

La convenzione conferma quell'accordo di programma finalizzato a:

- valorizzare in loco i beni mobili e immobili e delle aree aventi valore archeologico, storico, artistico, ambientale e demo-etno-antropologico;

- recuperare le presenze archeologiche e monumentali dei complessi storico-artistici e ambientali anche attraverso attività di supporto alle funzioni di monitoraggio e tutela;

- favorire l'integrazione tra Uomo ed Ambiente anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici ed architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali;

- promuovere attività di educazione, formazione e ricerca scientifica, anche interdisciplinare ed attività ricreative compatibili;

- promuovere i beni e le aree in questione a fini turistici;

- valorizzare le risorse umane e la promozione dell'occupazione tramite misure integrate che sviluppino la valenza economica ed educativa dell'area del PAAO;

- l'arricchimento espositivo e museale dei territori oggetto della convenzione.

Il precedente accordo di programma e ora la convenzione definiscono che la tutela e la valorizzazione culturale ed economica, sono meglio perseguibili su scala sovracomunale. I parchi, con le loro offerte e le azioni di tutela, costituiscono inoltre un servizio di natura culturale, ricreativa e formativa, con rilevanza anche economica, rivolto a persone di ogni età e formazione culturale; le attrezzature culturali, museali e di supporto logistico, anche se localizzate o previste in ambiti esterni alla perimetrazione del parco stesso fanno parte integrante del PAAO ed eventuali convenzioni possono essere stipulate con organismi presenti sul territorio e già in esso operanti per favorire una fruizione organica dell'insieme delle risorse. Infine, i singoli comuni definiscono anche mediante i propri PRG l'individuazione, i contenuti e la forma di gestione delle singole aree di interesse culturale, attivando tutte le forme di collaborazione  previste dalla legge con tutti gli organi periferici dello Stato, in una prospettiva coordinata e funzionale allo sviluppo del PAAO. Da ultimo, per assicurare il carattere unitario del progetto i Comuni si impegnano ad elaborare congiuntamente ogni atto che ha per oggetto il sistema culturale di riferimento del PAAO.

Ne deriva: una più coerente presentazione del complesso storico ed ambientale presente nei territori dei comuni interessati, una più capillare veicolazione degli utenti locali e dei flussi turistici anche verso le località con patrimonio culturale ed ambientale non altrimenti conosciuto o accessibile al grande pubblico, con una conseguente maggiore consapevolezza del significato culturale del patrimonio di questi territori, un risparmio gestionale nello studio, promozione e valorizzazione del patrimonio e nelle attività connesse (ad esempio, convenzioni con strutture esistenti ed operatori del settore culturale e turistico).

Le forme di coordinamento e gestione collocano il Comune di Orvieto quale ente capofila mentre gli organismi di coordinamento e gestione per una conduzione coordinata delle attività e della progettazione riferita al PAAO sono: l'Assemblea degli Enti sottoscrittori della convenzione, il Comitato d'indirizzo scientifico, la Direzione e il Coordinamento tecnico-amministrativo.

L'Assemblea degli enti sottoscrittori che esercitano le loro prerogative riguardo le linee guida del PAAO è presieduta dal sindaco del comune capofila (o suo delegato) e ne fanno parte i sindaci dei comuni facenti parte del PAAO (o loro delegati), un rappresentante della Regione Umbria e un rappresentante per la Provincia di Terni. L'Assemblea provvede a: nominare  il direttore, dettare le linee programmatiche necessarie al funzionamento del PAAO, le eventuali convenzioni di gestione di particolari beni e/o servizi, le loro modifiche e/o integrazioni, esercitare funzioni di controllo sulla gestione finanziaria e generale del PAAO, approvare il programma di gestione e di attività, il rendiconto e nominare il comitato d'indirizzo scientifico su proposta del Comune capofila, esercitare compiti di supporto al Comitato stesso e di controllo sulle attività del coordinamento  tecnico-amministrativo, normare, tramite regolamento, il funzionamento interno degli uffici addetti al parco ivi compresa la gestione economico-finanziaria nonché il funzionamento dell'Assemblea stessa.

Il comitato d'indirizzo scientifico è composto da un massimo di 7 membri: 1 rappresentante  della Soprintendenza Archeologica dell'Umbria, 1 Direttore del PAAO, 1 rappresentante del Comune Capofila, 4 studiosi di fama nazionale ed internazionale nelle materie di pertinenza del Parco. Sulla scorta delle linee guida espresse dall'Assemblea degli Enti sottoscrittori, il Comitato d'Indirizzo scientifico esprime pareri ed elabora programmi e azioni da porre in essere per una maggior valorizzazione delle risorse culturali, elementi utili anche a concorrere ad eventuali forme di finanziamento del parco stesso. I membri del comitato d'indirizzo scientifico rimangono in carica per cinque anni, successivamente i singoli o l'intero Comitato vengono confermati o sostituiti dall'Assemblea degli Enti sottoscrittori. La figura del Direttore assolve anche alle funzioni di raccordo fra Comitato d'Indirizzo Scientifico e Assemblea degli Enti sottoscrittori. Il coordinamento tecnico-amministrativo è composto da un tecnico designato da ogni Amministrazione comunale. Il comitato affianca il direttore nella predisposizione del piano operativo e rappresenta il punto di contatto tra il PAAO e ogni singolo Ente Territoriale; il Comune capofila garantisce, infine, il supporto tecnico/amministrativo per la gestione e il funzionamento delle attività del PAAO.

Il direttore del PAAO ha la responsabilità dell'Ufficio cui è preposto, sovrintende allo svolgimento delle funzioni dell'eventuale personale e ne coordina l'attività, programma le attività degli uffici al fine di conseguire gli obiettivi del PAAO, dà esecuzione alle deliberazioni assunte e alle direttive impartite dall'Assemblea degli Enti sottoscrittori e dal Comitato d'Indirizzo Scientifico, formula proposte al Presidente e all'Assemblea rispetto alla elaborazione di programmi, direttive ed altri atti di competenza degli organi medesimi, predispone il programma di gestione, di attività ed il rendiconto.

Quanto ai criteri di ripartizione dei corrispettivi per la gestione unitaria del patrimonio culturale ed ambientale del sistema del Parco Culturale PAAO, questi saranno ripartiti tra i comuni su base proporzionale al numero degli abitanti: 80 centesimi per abitante, mentre per i restanti Enti sarà preventivata, in fase di bilancio, una somma di: 10.000 euro della Regione dell'Umbria e   5.000 euro della Provincia di Terni; le somme verranno versate su un apposito capitolo presso il comune capofila ed eventuali finanziamenti derivanti da Enti, istituzioni pubblici e privati, saranno introitati in nome e per conto del PAAO dal Comune capofila che su indicazione dell'assemblea degli enti sottoscrittori si riserva la facoltà di demandare ai Comuni competenti per territorio la gestione dei finanziamenti specifici inerenti le tipicità territoriali che avranno l'obbligo di provvedere alle rendicontazioni previste per legge.

Le funzioni e i servizi da gestire in forma unitaria per l'attuazione del progetto PAAO sono: la promozione e coordinamento di programmi di ricerca scientifica da svolgersi con l'ausilio di consulenze scientifiche, di personale specializzato delle Università o di altre Istituzioni pubbliche o private, nel rispetto della normativa vigente; la conservazione del patrimonio; la gestione del territorio interessato dalle emergenze relative al PAAO per un corretto ed unitario uso delle risorse tutelate; la promozione del territorio anche in connessione con iniziative relative ai singoli Comuni, per valorizzare la tipicità storica, ambientale e di caratterizzazione turistica ed ogni altra funzione che i soggetti firmatari della convenzione ritengono utile affidare alla struttura per la migliore valorizzazione e tutela delle risorse. Circa i rapporti con altri Enti e soggetti operanti sul territorio del PAAO, esso può realizzare progetti, convenzioni, accordi con altri soggetti pubblici e privati, locali, provinciali, regionali, nazionali che perseguano analoghi obiettivi di tutela e valorizzazione delle risorse culturali nel senso più ampio. Infine, la convenzione ha una durata di 10 anni a partire dalla data di sottoscrizione da parte degli Enti interessati, altri Enti possono aderire alla convenzione presentando istanza scritta all'assemblea degli enti sottoscrittori e dopo l'accettazione con voto di almeno due/terzi dei componenti dell'assemblea stessa.

 

Pubblicato il: 19/11/2008

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