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Questo matrimonio s'ha da fare?

Cresce l'età per sposarsi e quando si decide le tasche piangono. Costi di cerimonia, pranzo, viaggio ...e poi la moda del matrimonio in grotta. Anche Giobbe Covatta ha scelto l'Orvieto sotterranea per il fatidico sì

Società

di Valeria Cioccolo

Sembra che in Italia non si voglia crescere. La transizione verso la vita "adulta" (vedi anche i dati rilevati dall'Istat nel corso dell'ultimo censimento e nel Rapporto annuale) si sta facendo sempre più lenta e ciò che una generazione fa era considerato indispensabile, sposarsi, creare una famiglia, insomma, "mettere la testa a posto" oggi per vari motivi non appare più così importante. La percentuale dei giovani (considerando tali i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 34 anni) che permangono nella famiglia di origine è notevolmente aumentato e sembra che questa scelta sia dovuta in parte alla difficoltà a trovare un lavoro stabile e ben remunerato, ma in parte anche al fatto che con "mamma e papà" si sta molto bene ...

Si innalza quindi l'età del matrimonio (del primo!), attestandosi sia per gli uomini che per le donne intorno ad una media di 29-30 anni. D'altra parte non appena presa la decisione di voler dire il "fatidico sì", ci si trova di fronte a incombenze e soprattutto a spese che, anche a non voler far follie, un attimo di sconcerto lo danno ...

D'altronde il matrimonio dovrebbe essere il giorno di festa per eccellenza, il giorno più bello della propria vita, in cui si sceglie di condividere con la persona amata gioie e dolori, buona e attiva sorte, finché morte (o il giudice) non separi, si deve perciò percorrere tutta una serie di passi irrinunciabili. Senza voler eccedere si può dire che in un matrimonio "normale" si devono considerare le spese per: le partecipazioni, le bomboniere, l'addobbo floreale della chiesa, il bouquet, naturalmente i vestiti degli sposi, le scarpe, l'acconciatura, il servizio fotografico, rinfresco e pranzo e (finalmente) il viaggio di nozze. I prezzi chiaramente variano, partono da un minimo fino a lievitare, se vogliamo, all'infinito. Volendo calcolare un matrimonio "tipo", diciamo che i fiori (tra addobbo in chiesa e bouquet) partono dai 400 euro in su, il fotografo scatta per non meno di 500, parrucchiere ed estetista fanno sui 450, l'abito da sposa parte da un minimo di 1500 a voler fare una cosa semplicissima, le partecipazioni si attestano sui 150, le bomboniere sui 1000, per il pranzo non meno di 60 euro ad invitato e viaggio di nozze (visto che di solito, anche a non voler andare a Capo Horn ti propongono qualcosa di un po' migliore dell'albergo a 3 stelle) si parte dai 3000 a testa Riunendo il tutto e calcolando 100 invitati (pochi, visto che tra amici e parenti dal 1° al 3° grado di solito sei obbligato ad invitare tutti)si raggiungono in men che non si dica 15.000 euro, e la cifra non è nemmeno veritiera, perché a sentire chi si appresta a dire "sì" e chi l'ha fatto di recente è un sogno rimanere su livelli così "bassi". Così i ragazzi del nuovo millennio aspettano di crescere per convolare a giuste nozze, anche per mettere mano il più tardi possibile al salvadanaio conservato con tanta cura e riempito con tanta premura degli spiccioli che i nonni ci davano da piccoli e che, così sembra, rimarrà vuoto.

Ad Orvieto, per chi celebra il matrimonio con rito civile, un modo un po' diverso e suggestivo è quello di farlo ad Orvieto Underground. Ormai da un anno a questa parte è infatti diventato luogo deputato al rito (insieme al ridotto del Teatro Mancinelli, a Palazzo dei Sette e naturalmente al Palazzo comunale) grazie ad una delibera della giunta. L'iniziativa è partita da una delle guide che accompagnano nella visita alle grotte che, volendosi sposare, ha espresso il desiderio di farlo proprio in questa affascinante cornice. Il luogo è particolare, intimo, romantico, incorniciato tra l'altro dallo splendido panorama della vallata orvietana su cui domina la Badia. Sembra quasi di essere fuori del tempo, abbracciati dalla luce soffusa e aranciata riflessa sulle pareti di tufo. E così, affascinate dai "respiri etruschi" delle grotte, vi si recano numerose coppie, più o meno giovani, italiane e straniere, che spesso decidono di venire qui da sole, senza parenti, per vivere uno dei giorni più importanti senza la confusione e lo stress di una celebrazione tradizionale. Tra coloro che hanno scelto di tenere qui le nozze vi è stato anche Giobbe Covatta e la sua compagna, con rito "officiato" da Maurizio Costanzo; l'evento tra l'altro è passato un po' in sordina perché tenuto "segreto" dal vip, ormai un habitué della città.

Pubblicato il: 28/07/2003

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