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Aperture festive 2009: si chiude l'accordo senza la Cgil ed è bufera

Ieri mattina, in tempi record rispetto all'anno passato, Comune, Cisl Orvieto, Sportello consumatori, Adiconsum, Confesercenti e Confcommercio hanno chiuso l'accordo per la programmazione delle aperture festive e superfestive dei prossimi tre anni

ORVIETO - Aperture festive 2009: si chiude l'accordo senza la Cgil ed è bufera. Se pochi mesi fa l'ordinanza per l'apertura del primo maggio ha fatto alzare le barricate tra Comune, commercianti e sindacati, la battaglia adesso si preannuncia anche più dura. Sì, perché, ieri mattina, in tempi record rispetto all'anno passato, Comune, Cisl Orvieto, Sportello consumatori, Adiconsum, Confesercenti e Confcommercio hanno chiuso l'accordo per la programmazione delle aperture festive e superfestive dei prossimi tre anni. In pratica, per quanto riguarda i domenicali e festivi su tutto il territorio comunale i negozi potranno tenere sempre aperto, senza limitazioni. Per quanto riguarda i "superfestivi", l'accordo consentirà l'apertura anche il primo gennaio, 6 gennaio, Pasqua, Lunedì di Pasqua, primo maggio, 2 giugno e 26 dicembre, con l'obbligo di una domenica di chiusura compensativa per ogni apertura superfestiva. Si tratta di un accordo che deroga molto rispetto alle restrizioni della legge regionale e per il quale Confcommercio e Confesercenti si sono affrettate, ieri, a dichiarare "grande soddisfazione". Non è la stessa cosa per la Cgil che ha tardato all'incontro di ieri è si è ritrovata l'accordo firmato. "Insoddisfatto e irritato", il sindacato, tramite il segretario di Orvieto e il rappresentante di categoria, rispettivamente Anna Rita Paggio e Paolo Del Caro, fa sapere che, se l'accordo rimarrà questo, non finirà qui. Del Caro parla di un accordo "scorretto e subdolo" perché siglato in assenza delle categorie (anche per la Cisl era presente il solo Trentini) oltre che non rispettoso della normativa regionale: "nulla è specificato sulle zone turistiche e sull'individuazione delle domeniche di chiusura per il recupero dei superfestivi", afferma Del Caro, "in più - aggiunge - c'è un totale spregio dei diritti dei lavoratori e dei valori di feste, come il primo maggio". "Ci riserviamo tutte le iniziative politiche atte a modificare l'accordo, oltre a mettere tutto in mano ai legali", afferma Del Caro. Prossima mossa, se l'accordo dovesse ritenersi concluso (il Comune non rilascia ancora dichiarazioni in materia), la richiesta di convocazione della conferenza dei servizi.

Pubblicato il: 18/11/2008

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