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L'anno scolastico comincia male

Tolti alla provincia di Terni 24 insegnanti di sostegno, che sono stati assegnarli a Perugia Istituzioni, genitori e sindacati si ribellano. Diverse situazioni di difficoltà nell'Orvietano

Cronaca

Amministrazioni pubbliche, genitori e sindacati non ci stanno a perdere 24 posti di insegnanti di sostegno, come deciso dalla Direzione scolastica regionale, assegnati alla provincia di Terni e ed eliminati d'ufficio, al di là dell'analisi specifica dei singoli casi da affrontare, come se la graduatoria degli svantaggiati potesse essere valutata burocraticamente.

Il decreto ministeriale che definisce la dotazione organica per il sostegno degli allievi svantaggiati ha assegnato all'Umbria 548 posti, più 217 aggiuntivi. Di quest'ultimi 193 posti sono stati assegnati alla Provincia di Perugia e 24 alla Provincia di Terni. Ma questa quota di 24 è stata stornata su Perugia, in quanto a Terni, secondo l'interpretazione delle disposizioni del decreto ministeriale, che ha limitato il numero degli insegnanti e quindi le tipologie di svantaggio, non ci sarebbe bisogno di ulteriori 24 insegnanti.

L'assessore alle politiche sociali del Comune di Orvieto, Maurizio Negri, ha formalizzato oggi al dirigente del CSA di Terni, dott. Raffaele Monetti e al dirigente scolastico regionale dell'Umbria, dott.ssa Annamaria Dominici, la richiesta ufficiale di sospensione delle operazioni relative alle assegnazioni, in attesa che vengano riesaminati i documenti dei profili dinamico-funzionali degli alunni esclusi dal sostegno. L'obiettivo è quello di procedere quanto meno alla restituzione delle 24 cattedre della quota aggiuntiva, già previste.
"La richiesta - spiega l'assessore alle Politiche sociali, Maurizio Negri - muove dalla consapevolezza dell'estremo disagio presente tra i tanti cittadini e studenti svantaggiati a seguito delle norme altamente restrittive attuate dal Governo circa le tipologie di handicap per le quali, da quest'anno, è possibile accedere a insegnanti di sostegno".
"Nello specifico - aggiunge Negri - esprimiamo sconcerto e indignazione per i contenuti della nota emessa dal dirigente del CSA di Terni con la quale, adducendo discutibili ragioni e cavilli di scarso pregio relativi a formali irregolarità di alcune certificazioni riguardanti casi conclamati di grave disabilità, ha comunicato che a Terni non vi è necessità di quote aggiuntive, determinando così un Atto di Decretazione da parte del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Umbria con il quale la quota aggiuntiva di 24 insegnanti di sostegno prevista per Terni viene assegnata a Perugia".

Anche l'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Terni, Paolo Quintiliani, è intervenuto nella decisione degli uffici scolastici.
"Apprendiamo con disappunto la notizia- dichiara Quintiliani- che deve essere interpretata come un preoccupante segnale di regresso rispetto al complesso delle politiche sociali regionali poste a garanzia delle condizioni minimali delle fasce più deboli e purtroppo ben si cala nella situazione di sbando in cui versa l'attuale fase politica governativa nazionale anche alla luce delle recenti proposte in materia inserite nel nuovo DPEF.
Per quanto ci riguarda, nel prendere nettamente le distanze da tali manovre, assicuriamo la nostra piena disponibilità per evitare scelte pericolose che possano mettere in discussione il livello locale di copertura sociale ai più bisognosi. Avendo appreso della convocazione per venerdì p.v. di un incontro a carattere regionale tra le parti ci dichiariamo pronti a sostenere, per quanto nei nostri compiti, ogni iniziativa di mobilitazione finalizzata a ripristinare la condizione preesistente".

Pubblicato il: 25/07/2003

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