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PD. La stella lancia il sasso

"Le resistenze che in questi giorni sono frapposte alle primarie appaiono molto gravi. E la scarsa chiarezza sui futuri alleati genera confusione e crea gravi problemi nella realizzazione di un'alleanza ampia. Tutto questo va superato"

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di Stefania Tomba

ORVIETO - "Le resistenze che in questi giorni sono frapposte alle primarie appaiono molto gravi. E la scarsa chiarezza sui futuri alleati genera confusione e crea gravi problemi nella realizzazione di un'alleanza ampia. Tutto questo va superato".

È solo l'inizio del crescendo del discorso pronunciato, ieri sera, da una Loriana Stella particolarmente emozionata alla conferenza programmatica del Pd, quando intorno alle 18 da pochi minuti aveva preso posto accanto agli esponenti locali del partito, il vice segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini.

Seduto in prima fila, il sindaco Stefano Mocio ha spiazzato tutti, rinunciando, invece, al suo intervento per l'ora tarda. Ci si aspettava il discorso della ricandidatura e soprattutto, tra le righe, una riposta alla Stella che, nel suo intervento, non ha risparmiato critiche aspre all'amministrazione uscente e alla gestione del partito, con un occhio già proiettato oltre, verso le primarie e verso ampie alleanze.

La Stella, confermando la sua candidatura senza bisogno di dichiararla esplicitamente, ha richiamato il partito alla pratica dei valori su cui è nato, polemizzando con quanti, ad ogni livello, spingono per "dribblare" le primarie. "Non serve a nessuno un Partito Democratico gestito alla sovietica", ha azzardato la vice presidente della Provincia. "Ci vuole una forte discontinuità", ha anche detto nel merito delle questioni amministrative. "Galleggiare sull'esistente o fare cassa con i soldi dei cittadini poco informati o pagare i debiti vendendo i gioielli di famiglia è sbagliato", ha concluso senza pietà.

Questo, sostanzialmente, il clima nel quale il Pd si prepara a giocare la partita delle primarie (al termine è stato nominato anche il comitato ad hoc composto da 15 membri). Grande assente all'incontro cruciale per dare una rotta al programma amministrativo delle prossime elezioni il presidente, Fausto Prosperini, mentre in sala c'erano praticamente tutti. Anche molti possibili alleati e simpatizzanti: da Maurizio Conticelli che ha sancito il suo appoggio alla Stella richiamandone fedelmente il titolo dell'intervento "Orvieto capace di futuro", a Giovanni Tonelli o il manager Gianni Stella.

Sullo scontro Mocio - Stella sguazza, intanto, il Pdl. "Sta andando in scena una farsa i cui principali attori Mocio-Stella non sono altro che le due facce della stessa medaglia - afferma il Pdl in una nota - Sono, infatti, i rappresentanti di un blocco potere che, da quindici anni a oggi, ha dissestato i fondamentali economici e sociali della nostra città. La diatriba cui stiamo assistendo, nostro malgrado, è solo l'ennesimo tentativo della sinistra orvietana di mantenere il controllo sulla città".

Pubblicato il: 15/11/2008

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