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Pendolari in fermento in vista del nuovo orario ferroviario

Intercity soppressi o convogliati sulla lenta, raddoppio dei tempi di percorrenza e rincari. Sono questi gli spettri che si agitano per gli oltre mille pendolari orvietani

ORVIETO - Intercity soppressi o convogliati sulla lenta, raddoppio dei tempi di percorrenza e rincari. Sono questi gli spettri che si agitano per gli oltre mille pendolari orvietani, in fermento in queste ore, in vista del nuovo orario ferroviario, la cui bozza verrà presentata il prossimo 11 novembre. L'orario entrerà in vigore a partire dal 15 dicembre. Di fronte al concretizzarsi di una radicale riorganizzazione dei servizi ferroviari che rischia di compromettere pesantemente il trasporto pendolare sulla tratta Roma-Firenze, i pendolari orvietani - recentemente costruitisi in comitato insieme a quelli della Bassa Tascana - stanno portando avanti una dura battaglia. Fatta di azioni concrete, come l'occupazione dei binari a Roma Termini del 29 ottobre scorso, e di incontri istituzionali. Affinché Comuni, Provincia e Regione si facciano portavoce della loro battaglia.

 

Una delegazione del comitato, giovedì scorso, ha incontrato l'assessore provinciale ai Trasporti, Giampaolo Antoniella e il presidente del Circondario di Orvieto, Roberto Forbicioni chiedendo che anche la Provincia partecipi al prossimo incontro del 18 novembre, a Terni, tra l'assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Mascio e il direttore regionale di Trenitalia, Fabrizio Imperatrice. Per allora sarà nota (lo sarà già da martedì prossimo) la bozza del nuovo orario ferroviario, attesa con grande preoccupazione dal comitato pendolari che proprio ieri sera ha riunito il direttivo per stabilire le azioni da seguire.

 

Quello che chiedono i pendolari è in primo luogo la garanzia sul mantenimento dell'attuale frequenza e degli stessi tempi di percorrenza sia dei treni intercity che dei treni regionali, in particolare nelle fasce orarie di maggiore utilizzo da parte dei pendolari. Si teme invece che, con il nuovo orario, la tratta Chiusi - Roma verrà percorsa con ben due ore e mezzo di viaggio contro l'ora e un quarto attuali.

 

Altri nervosismi riguardano la soppressione a giugno scorso di due coppie di intercity e la possibilità che, già dal prossimo dicembre, in determinate fasce orarie, alcuni treni intercity possano essere convogliati sulla linea lenta, almeno nel tratto compreso fra Firenze e Orte. A questo sono da aggiungere "i frequenti disservizi verificatisi nelle ultime settimane - dicono dal comitato - in particolar modo ai danni di treni in partenza da Roma in orario pomeridiano, che non lasciano ben sperare, nemmeno per il futuro più prossimo.

 

Infine, l'annunciato riordino del sistema tariffario che comporterà disagi e aggravi economici soprattutto per quanti con abbonamento regionale utilizzano occasionalmente i treni intercity o intercity plus e per coloro che con abbonamento intercity utilizzano treni Eurostar". Intanto ieri anche un altro parlamentare umbro, Gianpiero Bocci (Pd) ha presentato un'interrogazione parlamentare sulla questione.

Pubblicato il: 08/11/2008

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