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Profer. Salta la firma del piano industriale

Le speranze erano riposte nell'incontro che si è tenuto giovedì sera tra la cordata di imprenditori locali disposti a subentrare nell'affitto del ramo d'azienda e i vertici della società toscana

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ORVIETO - Ancora un nulla di fatto, a Baschi, per la Profer System: salta la firma del piano industriale e il futuro dello stabilimento, come quello dei 150 operai, resta nella massima incertezza. Le speranze erano riposte nell'incontro che si è tenuto giovedì sera tra la cordata di imprenditori locali disposti a subentrare nell'affitto del ramo d'azienda e i vertici della società toscana.

 

La trattativa, invece, non si è compiuta. Almeno non ancora. E adesso si parla anche di un'alternativa. Che non è quella dell'affitto, ma del fallimento, con la mobilità del personale e il successivo subentro di un altro gruppo interessato, la cui identità resta, però, al momento, top secret. Intanto, dall'incontro di ieri che si è tenuto a Baschi tra Comune, consorzio Crescendo, Gepafin, Sviluppumbria e sindacati è emersa una decisione: quella di chiedere nuovamente al prefetto di convocare l'azienda, visto che i vertici, tuttora, non si rendono disponibili ad incontrare le istituzioni e i sindacati dell'Orvietano.

 

Intanto, istituzioni e sindacati hanno anche deciso di attivare una trattativa con gli istituti bancari, affinché i lavoratori possano ottenere prestiti speciali, in attesa dell'erogazione dell'indennità della cassa integrazione. I primi soldi, infatti, per i tempi tecnici necessari alla procedura, non arriveranno prima del prossimo anno e gli operai dello stabilimento sono senza stipendio dal mese di agosto.

 

La cassa, chiesta il 30 ottobre dall'azienda, decorrerà dal 6 dello stesso mese.

 

Mantiene un cauto ottimismo il sindaco di Baschi, Isauro Grasselli, che confida che la trattativa si chiuda positivamente entro breve, una settimana al massimo. I sindacati, dal canto loro, hanno dimostrato più volte insofferenza verso la "latitanza" dell'azienda e ieri sera hanno incontrato per l'ennesima volta il personale. Dopo la mobilitazione iniziale, nel personale si sta facendo largo un doppio sentimento di rabbia e di desolazione. La Cigl ha attivato un servizio sms che tiene gli operai costantemente aggiornati sugli sviluppi della vertenza.

 

Pubblicato il: 08/11/2008

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