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Conticelli.'Le sentenze si appellano, non si commentano'

Il consigliere d'opposizione di AltraCittà stigmatizza l'amministrazione comunale di Orvieto per le critiche alle motivazioni della sentenza ZTL

foto di copertina

ORVIETO - Le sentenze si appellano, non si commentano, piuttosto il Comune corregga gli errori mettendosi al riparo da nuovi ricorsi. A redarguire l'amministrazione comunale per le prese di posizione assunte all'indomani delle motivazioni della sentenza con cui il giudice di pace ha annullato la prima multa dei varchi elettronici (altre sentenze stanno arrivando in questi giorni) è il consigliere d'opposizione Maurizio Conticelli (AltraCittà). "È singolare - afferma Conticelli già animatore del comitato "Multe? No grazie" - dover constatare come l'amministrazione ed i suoi avvocati, di fronte ad una sentenza del giudice di pace che accoglie il ricorso di un cittadino sulla questione dei varchi elettronici, si lascino andare a commenti e critiche che rischiano di delegittimare lo stesso organo giudicante". "Piuttosto - aggiunge l'esponente di Altracittà - non comprendiamo i ritardi con cui l'amministrazione sta procedendo alla correzione degli errori presenti nelle ordinanze e negli atti ad esse collegate, che potrebbero provocare ulteriori ricorsi, con disagi per i cittadini coinvolti e con possibili danni erariali alla casse comunali".

Non solo, Conticelli chiede anche che vengano al più presto modificati i segnali e gli atti che riportano "via del Popolo" in luogo di "via di Piazza del Popolo", che vengano eliminate le scritte sui segnali che ingenerano confusione, come nel caso delle eccezioni riguardanti le operazioni di scarico e carico e l'accesso agli alberghi.

"Perché - insiste Conticelli - si rilasciano permessi con più "versioni", prevedendo in un caso la opportuna segnalazione circa il divieto di transito nella zona dei varchi elettronici, mentre in altri casi non si forniscono informazioni al cittadino?". L'amministrazione - è l'invito di Conticelli - compia un atto di umiltà e di responsabilità e, prendendo atto delle decisioni del giudice di pace, riveda le proprie posizioni".

Pubblicato il: 06/11/2008

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