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Profer System, saltano i nervi: tensione tra sindacati e azienda

Sembra adesso che l'intenzione dell'azienda sia quella di trattare la vicenda della crisi interamente ad Arezzo

foto di copertina

ORVIETO - Profer System, saltano i nervi: tensione tra sindacati e azienda. Dopo l'ennesimo rinvio dell'incontro per la presentazione del piano industriale, sembra adesso che l'intenzione dell'azienda sia quella di trattare la vicenda della crisi interamente ad Arezzo. I sindacati non ci stanno e spediscono ai vertici della Profer una lettera a firma unitaria, nella quale reclamano il rispetto degli impegni assunti dall'amministratore delegato Alberto Meoni, davanti al prefetto. "Incontri separati: a Terni, ad Arezzo e poi entro il 25 novembre a Roma per la firma della cassa al ministero - scandisce Michele Racanella della Cgil -, le problematiche degli stabilimenti e dei dipendenti sono diverse e separate. E questo era l'impegno assunto dai vertici in prefettura". "Ogni impegno è stato disatteso - tuona Enrico Borri della Cisl - non siamo più disposti ad ulteriori manovre o rinvii".

Eppure, ancora non tira aria di schiarite. In questi giorni, in azienda è slittato anche il previsto consiglio di amministrazione. La crisi della Profer System, ditta di prefabbricati in cemento e acciaio con sede a Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, e stabilimenti produttivi nella stessa provincia di Arezzo e a Baschi, va avanti ormai da un paio di mesi. Da agosto gli operai non percepiscono lo stipendio. Molti di loro, disorientati dall'inaffidabilità dimostrata in questo periodo dai vertici aziendali, hanno già cominciato a guardarsi intorno. La fuga della manodopera e i tempi lunghi della vertenza rappresentano un serio rischio per l'effettiva ripresa dell'attività della Profer System che, nonostante la crisi finanziaria, conta ancora milioni di commesse. Se i tempi non dovessero essere rispettati, però, potrebbe andare tutto in malora.

Pubblicato il: 01/11/2008

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