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Piace a Nevi l'idea coordinamento interprovinciale e interregionale per un progetto unitario di sviluppo dell'altopiano dell'Alfina

Il vice presidente del consiglio regionale ritiene che "occorre liberarsi dei pregiudizi ideologici e capire che la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo delle attività di cava non sono da mettere in contrapposizione"

ORVIETO - Piace al vice presidente del consiglio regionale, Raffaele Nevi (Fi-Pdl) l'impegno assunto, ad Orvieto, dall'assessore regionale all'Ambiente, Lamberto Bottini di promuovere un coordinamento interprovinciale e interregionale per un progetto unitario di sviluppo dell'altopiano dell'Alfina, a fronte dei contrasti esistenti tra cave e agriturismo. Modelli di sviluppo che si stanno sovrapponendo, non sempre pacificamente. "La proposta dell'assessore Bottini di aprire un tavolo con la Regione Lazio per definire una volta per tutte la questione delle cave sull'altopiano dell'Alfina - osserva Nevi - potrebbe essere saggia, ma solo a condizione che questo significhi dare risposte e certezze agli imprenditori e ai cittadini ponendo fine, con una decisione risolutiva, ad una vicenda che non fa onore al nostro territorio".

 

"Per far ciò - insiste il consigliere regionale - occorre liberarsi dei pregiudizi ideologici e capire che la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo delle attività di cava non sono da mettere in contrapposizione, ma vanno tenuti insieme. Noi - avverte ancora Nevi - seguiremo con attenzione questa vicenda e non faremo sconti a nessuno". La questione è quanto mai calda in queste settimane, mentre si discute dell'ampliamento della cava di basalto nel Comune di Castel Viscardo. 

Pubblicato il: 02/11/2008

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