Passato, presente e futuro. La sinistra orvietana sulla scuola
Spunti per una riflessione
Il Passato...
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C'era una volta
il maestro unico e la scuola selettiva.
L'insuccesso scolastico si annunciavagià nella scuola elementare: si poteva fa-cilmente prevedere chi avrebbe continua-to gli studi e avrebbe avuto nella vitasuccesso formativo e professionale.
Era una cerchia ristretta di alunni dotati esolitamente appartenenti a famiglie bene-stanti: gli eletti, i primi della classe.
Per gli altri c'erano le orecchie d'asino, lozero spaccato, il voto in condotta, puni-zioni corporali, umiliazioni e violenze psi-cologiche, le bocciature, un precoce av-viamento al mondo professionale.
Era una cosa "normale"e accettata datutti.
Queste cose ce le possono raccontare lemamme e le nonne.
Chiediamole a loro...
Di loro ci possiamo fidare.
Il Presente...
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vano all'Università e concludono con una lau-rea il ciclo di studi? Eppure, il numero di ra-gazzi è diminuito rispetto al passato.
Allora?
La risposta è molto semplice: la scuola pub-blica italiana è diventata più formativa che se-lettiva. E i risultati si vedono.
Gli studi effettuati a livello internazionale col-locano la scuola primaria italiana al sesto po-sto nel mondo.
La specializzazione degli insegnanti di scuolaelementare nelle diverse aree disciplinari haprodotto un notevole miglioramento della di-dattica e una maggiore professionalità dei do-centi. Oggi gli insegnanti sono formati per in-segnare solo alcune discipline e per questoleinsegnano meglio.
Rispetto al passato, i bambini trascorrono piùtempo a scuola, dove possono frequentarecorsi e attività pomeridiane organizzate daidocenti.
Queste cose ce le possono raccontare i bam-bini.
Chiediamole a loro ...
Di loro ci possiamo fidare.
Il Futuro...
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Con questa riforma lo Stato in realtà cercadi contenere la spesa pubblica sulle spalledei nostri bambini. E del loro futuro.
Qualche domanda ...
Vogliamo una scuola materna che funzionisolo al mattino dalle 8.30 alle 13.00?
Vogliamo una scuola elementare che fun-zioni dalle 8.30 alle 12.30?
Vogliamo una scuola dove un unico mae-stro insegni Italiano, Storia, Geografia, E-ducazione Civica, Matematica, Scienze,Musica, Arte e Immagine, Tecnologia, E-ducazione motoria e, perché no, Inglese a27 (ventisette!) bambini?
Vogliamo una scuola dove gli alunni in dif-ficoltà non possano contare sull'aiuto dinessuno?
Vogliamo una scuola dove nostro figlio siavalutato, giudicato, da un'unica persona esolo da quella?
Vogliamo una scuola senza viaggi di istru-zione?
Vogliamo una scuola senza attività al po-meriggio?
Queste domande facciamole a noi stessi ...
Di noi stessi ci possiamo fidare.
Pubblicato il: 30/10/2008