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Umbria jazz winter. Grandi pianisti, e non solo.

Martial Solal, tra i più apprezzati pianisti prodotti dal jazz europeo, anche se nato ad Algeri, musicista la cui cultura svaria in numerosi campi, non solo musicali, protagonista in diversi contesti: in piano solo, dove emerge la sua conoscenza illimitata del linguaggio del jazz, in duo con Stefano Bollani, ormai riconosciuta star a livello internazionale, accoppiata già proposta ad Orvieto quattro anni fa e con Joe Locke, infine nel DownBeat Blindfold Test dove Ted Panken, tra i più noti critici statunitensi, metterà alla prova la sua cultura musicale in un divertente quiz che ha ottenuto un notevole successo nell'ultima edizione estiva.
Bollani sarà egli stesso in duo con Enrico Rava, in pratica il meglio che offre il jazz italiano e poi interprete di un duetto con il fisarmonicista Antonello Salis.
E poi l'interessante la proposta di Ernesto Jodos, pianista argentino con studi al Berklee College of Music e considerato una delle più originali e creative figure del jazz contemporaneo, che in trio rende omaggio alla musica di Lennie Tristano.
Un atteso ritorno è quello di Gerald Clayton, giovane pianista statunitense messosi in grande evidenza negli ultimi anni, accompagnato al contrabbasso dall'illustre genitore John Clayton.
Sempre tra i pianisti Enrico Pieranunzi, che con il suo linguaggio personale ed ispirato riesce a creare atmosfere di straordinaria intensità ed eleganza.
Renato Sellani, presenza ormai imprescindibile, musicista senza tempo, capace di conservare intatta la sua ispirazione e di diventare, con gli anni, un classico evergreen, in trio con il sassofonista Gianni Basso, altro senatore dal jazz "made in Italy", e Danilo Rea che con Maurizio Martusciello aka Martux-M, dà vita  a contesti e forme d'espressione musicale del tutto nuove. La nobiltà del jazz e della lirica al servizio dall'avanguardia e dell'art-rock più visionari; il tutto correlato dagli interventi visivi di Massimo Achilli.Un tocco femminile con Cristiana Pegoraro, pianista umbra di formazione classica, che rende un tributo alla musica del grande compositore americano George Gershwin.
Non solo pianoforte in primo piano; c'è il ritorno di Joe Locke, vibrafonista ormai nel pieno della maturità, più volte presente sia all'edizione estiva che a quella invernale, con un nuovo progetto in compagnia di musicisti del calibro di Dado Moroni, Bob Cranshaw e Mickey Roker.  Locke sarà anche impegnato in un duo fuori degli schemi con Martial Solal.
Il chitarrista Lionel Loueke, originario del Benin, ha recentemente esordito per la Blue Note con "Karibu", album in cui tutto ruota attorno alle origini africane della musica folk, equilibrate dalla visione cosmopolita di Loueke, che negli ultimi anni ha collaborato con musicisti importanti come Terence Blanchard ed Herbie Hancock, con il quale ha suonato nell'ultima edizione di Umbria Jazz.
Tra gli italiani inoltre da sottolineare il progetto di Roberto Gatto "The Music Next Door", nel quale il batterista romano è accompagnato da una all stars di musicisti: Stefano Bollani, Paolo Fresu, Daniele Tittarelli e Rosario Bonaccorso.
Federico Turreni, sassofonista di Orvieto, dedica assieme al suo gruppo, il Panjeazz Quartet, un concerto a Francesco Satolli, anch'egli sassofonista orvietano tragicamente scomparso all'inizio dell'estate scorsa.

 

Pubblicato il: 01/11/2008

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