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Usura, il vescovo torna a lanciare l'allarme

Lo ha fatto dall'altare sul quale, domenica scorsa, ha celebrato le cresime, nella parrocchia del quartiere di Ciconia

foto di copertina

ORVIETO - Usura, il vescovo torna a lanciare l'allarme. Lo ha fatto dall'altare sul quale, domenica scorsa, ha celebrato le cresime, nella parrocchia del quartiere di Ciconia. Il pastore della diocesi di Orvieto Todi, monsignor Giovanni Scanavino, rivolgendosi ai ragazzi che si apprestavano a ricevere il sacramento, ha parlato della necessità di amare il prossimo, di essere solidali. E a questo proposito ha voluto ricordare ai presenti l'esistenza del fenomeno dell'usura nella realtà orvietana, quale segnale dell'egoismo e dell'individualismo diffuso.

 

Affermazioni preoccupanti che aprono interrogativi su una realtà sfuggente, se non del tutto sconosciuta. Lo scorso anno a far emergere il fenomeno era stato il rapporto Caritas sulle povertà che individuava proprio nell'usura una delle principali concause di indigenza tra i poveri della diocesi di Orvieto e Todi. Percentuali allarmanti che, oggi come allora, non trovano conferme ufficiali in denunce o indagini in corso da parte delle forze dell'ordine.

 

Nel frattempo nel 2007, con i nuovi stanziamenti dell'allora governo Prodi, ha riaperto lo sportello regionale antiusura. Ma, anche in quella sede, della diffusione di un fenomeno dell'usura in chiave orvietana  non si ha percezione sensibile. Quello del vescovo è tuttavia un osservatorio privilegiato dal quale la realtà è fotografata da vicino, con grande immediatezza e verità. Difficile, dunque, non prestare orecchio ad un simile segnale d'allarme.  (S.T.)

Pubblicato il: 28/10/2008

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