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Urbanistica: approvato in ii commissione il ddl della Giunta sulle norme di sostenibilità ambientale degli interventi urbanistici ed edilizi

Il procedimento di certificazione della compatibilità ambientale degli edifici è attivabile dai cittadini su base volontaria ed è obbligatorio per gli interventi pubblici

Con i voti favorevoli dei commissari
della maggioranza, contrari quelli dell'opposizione, la II Commissione consiliare, presieduta da Franco Tomassoni (Pd), ha approvato nella riunione di oggi pomeriggio il disegno di legge della Giunta regionale relativo alle "Norme in materia di sostenibilità ambientale degli interventi urbanistici ed
edilizi".
Relatori in Aula saranno: per la maggioranza Giancarlo Cintioli (Pd), per l'opposizione Armando Fronduti (FI-Pdl).
Per l'assessore regionale all'Ambiente, Lamberto Bottini, presente ai lavori, "l'impegno della Regione verso uno sviluppo compatibile con le esigenze dell'ambiente, si è tradotto in un quadro di riferimento normativo espressamente dedicato all'adozione di criteri innovativi, sia prescrittivi che incentivanti, volti a difendere i principi diun'architettura sostenibile sia alla scala dell'intervento edilizio che a quella della pianificazione urbanistica".
Uno degli elementi caratterizzanti la legge è costituito dall'introduzione di un procedimento di certificazione della compatibilità ambientale degli edifici, attivabile dai cittadini su base volontaria ed obbligatorio per gli interventi pubblici. Il livello di sostenibilità del fabbricato verrà determinato da un procedimento di valutazione a schede, che includerà
anche la certificazione energetica obbligatoria (D.Lgs. 192/2005), in grado di quantificarne le prestazioni rispetto ad alcuni parametri, tra i quali: la qualità dell'ambiente interno ed esterno, il risparmio delle risorse naturali e la riduzione dei carichi esercitati sull'ambiente.  Il certificato verrà esposto sul fabbricato e ne accompagnerà i passaggi di proprietà e sarà un indicatore qualificante nel mercato immobiliare. Per
quanto riguarda gli interventi sottoposti a certificazione, la legge prevede azioni di sostegno e incentivazione messe in atto sia dalla Regione, che dagli Enti locali attraverso l'adozione di strumenti di agevolazione fiscale e finanziaria e l'assunzione di criteri di priorità in sede di finanziamento di programmi e progetti edilizi ed urbanistici.
Bottini ha anche evidenziato come "la legge introduce importanti requisiti obbligatori di sostenibilità nel processo edilizio, rivolti alla salvaguardia della risorsa idrica, alla permeabilità dei suoli, alla tutela delle falde acquifere sotterranee da agenti inquinanti e al miglioramento delle prestazioni energetiche dei fabbricati".
Le nuove costruzioni dovranno avere vasche di accumulo delle acque piovane per il loro riutilizzo in ambiti compatibili. Oltre a ciò dovranno essere dotate di sistemi di captazione dell'energia solare, sia per la produzione di acqua calda che di energia elettrica. Dovranno essere posizionate in
modo da ottimizzare l'esposizione e l'apporto di energia solare. Le aree di pertinenza dovranno garantire elevati standard di permeabilità del suolo e i parcheggi, sia pubblici che privati, dovranno essere dotati di sistemi per evitare la dispersione di oli e altre sostanze inquinanti nel
sottosuolo.
Per la pianificazione urbanistica vengono introdotti importanti criteri di sostenibilità, cioè una maggiore consapevolezza delle caratteristiche e delle criticità del territorio. Per questo, la Regione metterà a disposizione dei Comuni nuovi strumenti cartografici. Nella realizzazione dei piani attuativi dovranno essere applicati, a livello di quartiere, i criteri di recupero delle acque piovane e di permeabilità dei suoli.
Per il presidente della Commissione, Tomassoni "l'obiettivo del nuovo quadro normativo è quello di sollecitare tutti gli operatori del settore a introdurre, nel processo edificatorio, criteri progettuali più rispettosi dell'ambiente e della salute umana, adottando tutti gli accorgimenti possibili per migliorare il comfort abitativo e l'impatto ambientale degli
edifici".
Per Armando Fronduti (FI-Pdl) "nonostante l'accoglimento di otto miei emendamenti, il nostro voto è stato contrario perché non condividiamo l'abolizione dell'articolo 17 del testo originario, cioè - spiega - l'annullamento della premialità del 20 per cento della cubatura rispetto al piano regolatore e che a firmare la certificazione possa essere, anche per i privati, soltanto l'Arpa. Oltre a ciò vanno sottolineati anche gli alti
costi degli interventi obbligatori previsti per tutte le nuove costruzioni e le integrali ristrutturazioni. Pur essendo, quindi, una legge che coniuga l'ecologia con l'economia, non offre reali risorse ai proprietari e alle imprese, tali da far decollare, anche in Umbria, una nuova cultura urbanistica ed edilizia".

Pubblicato il: 28/10/2008

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