Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Tutto il dibattito sui varchi

Mozione sui varchi elettronici, dichiarazione di voto di Franco Raimondo Barbabella: "L'obiettivo è rendere più vivibile il nostro centro storico rendendolo più competitivo con altre realtà, che significa renderlo ancora più appetibile per visite, acquisti. Posso dire che la stragrande maggioranza degli abitanti ed esercenti di attività commerciali ha apprezzato e  apprezza il fatto che ora c'è più ordine, quindi siamo su un percorso giusto. Cerchiamo per favore di non bastonare chi è corretto. Dimostriamo considerazione verso coloro che si sono sforzati di adeguarsi.   Evitiamo  soprattutto le furberie nell'interesse del clima civile che deve esserci in città".
E' la stessa posizione che sintetizza semplicemente un atteggiamento di buonsenso.  Meno macchine nel centro storico, rispetto per le zone a traffico limitato, comprensione per chi può aver sbagliato per scarsa informazione e per oggettive carenze di informazione, ma niente disponibilità per i furbi, quelli che hanno reso necessaria  l'introduzione di controlli elettronici.
Su precedenti articoli che riguardavano i varchi si è aperto un dibattito tra i nostri lettori.
Mi farà molto piacere che ci fosse anche in questa occasione. Ma per renderlo più consapevole ed utile a costruire una città più educata e rispettosa del bene prezioso che abbiamo in comodato,  propongo la lettura completa del dibattito in Consiglio comunale. Per i lettori più pigri ho ripreso il comunicato dell'ufficio stampa del Comune, sempre preciso e obiettivo. Lo rigiro. (Nota di Dante Freddi)

Comunicato dell'ufficio stampa del Comune di Orvieto

ZTL: Indietro non si torna!

Il Consiglio comunale di mercoledì scorso ha discusso del funzionamento del sistema di controllo delle ZTL mediante i varchi elettronici su richiesta dei consiglieri  Maurizio Conticelli "Altra Città", Fabrizio Cortoni e Giancarlo Imbastoni / Gruppo Misto, Luca Giardini, Stefano Olimpieri e Felice Zazzaretta /PdL ai sensi dell'art. 37 del Regolamento, unificandolo con la trattazione della mozione sul miglioramento della segnaletica dei varchi elettronici e sanzioni presentata da Conticelli.

Al termine di un serrato dibattito, il Consiglio comunale ha respinto (8 contrari, 5 favorevoli: Conticelli, Cortoni, Olimpieri, Zazzaretta, Imbastoni) la suddetta mozione che era stata emendata  dal proponente rispetto al testo originale e che  impegnava l'Amministrazione comunale "a procedere con tempestività alla modifica degli atti e dei segnali errati e/o incompleti e a prolungare il periodo di prova per l'entrata in funzione dei varchi elettronici, con effetto retroattivo, sino al completo svolgimento di una nuova e capillare campagna informativa sul loro funzionamento e dopo aver effettuato le citate modifiche".

A conclusione di un dibattito lungo e serrato (di cui si da ampio conto in un successivo comunicato) il sindaco, Stefano Mocio ha concluso: "l'Amministrazione comunale ha dato mandato al comandante della Vigilanza di agire in autotutela quando la legge lo permette, ma non c'è, né ci sarà autotutela per i furbi. L'Amministrazione comunale prenderà atto di quello che dirà il giudice di pace ma non esiterà ad intraprendere tutti i gradi di giudizio per l'affermazione della giustizia. L'Amministrazione rinnova la massima collaborazione con le associazioni dei consumatori per trovare soluzioni plausibili alle questioni portate avanti ma intende garantire tutti i cittadini che ci sono delle regole che vanno osservate. Nessuno deve immaginare che si possa tornare indietro. Al contrario, prima della conclusione di questa consiliatura dovremmo riflettere su una 5^ fase della Mobilità Alternativa per far crescere i percorsi pedonali, per rendere ancora più vivibile la città, per dare garanzie che le piazze più importanti siano veramente più vivibili".

 

Le fasi della discussione in Consiglio sulla segnaletica dei varchi elettronici e sanzioni.

· Il documento dei gruppi di minoranza.

· La replica dell'Assessore ai Trasporti, Marino Capoccia: "l'Amministrazione Comunale non ha intenzione di abbandonare al proprio destino coloro che si trovino in difficoltà a causa delle sanzioni. Ogni situazione meritevole di attenzione sarà accuratamente vagliata e si attiveranno tutti gli strumenti a disposizione. E' in preparazione un provvedimento per consentire la massima rateizzazione dei pagamenti ed è già in funzione un protocollo di archiviazione rapida a favore dei veicoli che fossero stati sanzionati mentre trasportavano un soggetto diversamente abile".

In apertura della trattazione in Consiglio Comunale della questione della segnaletica dei varchi elettronici e sanzioni, il Cons. Maurizio Conticelli ("Altra Città") ha affermato: "dispiace che pur avendo più volte sollecitato l'Amministrazione Comunale, la conferenza dei capigruppo e le commissioni ci si trovi costretti ad appellarci ad un articolo del regolamento che consente in presenza di quattro firmatari di affrontare una discussione così importante. Abbandoniamo qualsiasi tono polemico per un argomento grande dai riflessi pesanti. Diamo atto al Sindaco di aver aperto una fase di dialogo con le associazioni dei consumatori che con noi si sono costituiti in un comitato. Speriamo che i segnali dati si concludano con soluzioni concrete. Nella mozione che abbiamo modificato chiediamo la rettifica degli errori, e la proroga con effetto retroattivo della scadenza della sperimentazione, per via delle forti carenze che sono emerse"; sucessiavmente ha letto la seguente relazione sottoscritta dai gruppi di minoranza corredata da una serie di allegati:  

"L'entrata in funzione dei varchi elettronici per il controllo del transito nelle ZTL del Centro Storico di Orvieto ha provocato notevoli disagi ai cittadini, i quali, evidentemente ignari o non compiutamente informati delle misure adottate dall'Amministrazione Comunale, sono incorsi in un elevatissimo  numero di violazioni, quantificabili in circa n° 3000/mese per il periodo marzo-luglio trascorso.

Si tratta di numeri che evidenziano una carenza del piano di comunicazione che avrebbe dovuto precedere e poi accompagnare l'adozione del sistema di controllo dei varchi. Questo in ottemperanza della richiesta del Ministero dei Trasporti che in sede di rilascio dell'autorizzazione del sistema suddetto prevede un adeguato periodo di prova di durata non inferiore a gg 30 con il presidio costante della Polizia Municipale.

La stessa autorizzazione ministeriale prescriveva lo svolgimento di una verifica dopo il periodo di prova e l'adozione di tutti i provvedimenti correttivi eventualmente necessari.

La inaspettata mole di contravvenzioni elevate alla cittadinanza ci fa invece ritenere che le prescrizioni suddette siano state eluse per la mancanza di un vero e proprio piano di comunicazione, per la presenza assolutamente sporadica dei Vigili Urbani a presidio dei varchi e per l'assenza di azioni di verifica (non abbiamo riscontrato documenti al riguardo da parte dell'Amministrazione Comunale).

Tali argomentazioni sono state in particolar modo evidenziate da un Comitato spontaneo costituitosi lo scorso mese di luglio su iniziativa di ALTRACITTA' e delle principali associazioni di consumatori presenti sul nostro territorio (ADICONSUM, FEDERCONSUMATORI e CITTADINANZATTIVA), che hanno svolto incontri con l'Amministrazione Comunale invitandola a rivedere gli atti prodotti.

Sono state infatti riscontrate ulteriori 'incertezze' che hanno riguardato:

- la competenza delle figure preposte alla emanazione delle varie ordinanze sul traffico;

- gli interrogativi sulle funzioni svolte da alcuni istruttori amministrativi dipendenti del Comune;

- gli errori nella redazione dell'ordinanza ed in particolare nella toponomastica (clamorosa la svista su Via di Piazza del Popolo, scambiata per Via del Popolo);

- le carenze inerenti la segnaletica (scarsa comprensione delle scritte riportate sui segnali, così da non risultare immediatamente comprensibili dagli automobilisti, assenza di segnaletica orizzontale, apposizione dei segnali sui lati errati della carreggiata stradale, ecc.);

- gli interventi tardivi nel miglioramento/potenziamento della segnaletica, che confermano le iniziali carenze della segnaletica;

- i ritardi nella notifica degli accertamenti alle violazioni che hanno favorito fenomeni di reiterazione delle violazioni stesse;

- le contraddizioni con gli atti di programmazione approvati dal Consiglio Comunale (nello studio sulla IV fase della mobilità alternativa non viene riportato il varco di Via di Piazza del Popolo) che pure avrebbero dovuto costituire il quadro di riferimento per gli adempimenti conseguenti di competenza dell'Amministrazione Comunale;

- la confusione nel rilascio dei contrassegni per il transito nella ZTL, al punto che ancor oggi riceviamo lamentele da parte di chi ha commesso ripetute violazioni ritenendo di essere autorizzato a transitare in tutte le ZTL, anche quelle controllate dai varchi, ove invece si può transitare solo con speciali permessi.

Tutto ciò ha ingenerato confusione e, soprattutto, gravi disagi per numerosi cittadini a causa dei pesanti risvolti di carattere economico e sociale che riguardano sia i residenti che molti lavoratori.

Per tali motivi le associazioni dei consumatori sopra menzionate hanno chiesto di adottare atti amministrativi di autotutela da parte di Amministratori e Dirigenti comunali, peraltro in armonia con il carattere sperimentale che l'ordinanza sulla IV fase della mobilità alternativa prevede proprio per il I anno di funzionamento (vedi ordinanza n° 35716 del 10/10/2007, titolo XXI, punto 1 che recita "La attuazione dei provvedimenti previsti nella presente ordinanza hanno valore sperimentale per il periodo di anni uno, decorso il quale l'Amministrazione può attuare atti definitivi, modificativi od integrativi").

Chiediamo pertanto un dibattito in Consiglio Comunale per favorire un ulteriore approfondimento dei vari argomenti sopra elencati, chiedendo sin d'ora che siano invitati anche i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e di altre associazioni interessate".

Le dichiarazioni di Marino Capoccia

Dal canto suo il V. Sindaco e Assessore ai Trasporti, Marino Capoccia ha dichiarato "spiace che i gruppi di minoranza abbiano potuto pensare che l'Amministrazione Comunale avesse avuto problemi ad affrontare il problema. Assolutamente no. Innanzitutto vorrei ricordare la finalità dell'installazione dei varchi elettronici in un centro storico interessato da un progetto di riqualificazione complessiva di arredo e decoro urbano pubblico e privato in cui andranno ad interagire programmi come il PUC2 definitivamente approvato con altrettanti interventi  pubblici e privati, nonché la piena attuazione della 4^ fase della Mobilità Alternativa e gli interventi sulla sicurezza urbana volti a rendere la città più sicura e vivibile. Vi sono innegabilmente ruoli diversi fra i gruppi consiliari e quello, autonomo, delle associazioni dei consumatori. Una cosa è il legittimo ruolo delle associazioni dei consumatori che concertano con le Amministrazioni le azioni nell'interesse dei cittadini, altra cosa è la funzione delle parti politiche. Ritengo, quindi, che un qualche danno sia stato apportato alle associazioni dei consumatori. Entrando nel merito delle osservazioni dei consiglieri di minoranza ecco le deduzioni dell'Amministrazione Comunale:

Circa l'affermazione che i contravventori fossero ignari o non compiutamente informati delle misure adottate dall'amministrazione comunale

Il sistema di controllo degli accessi alla Z.T.L. mediante varchi elettronici non è un provvedimento estemporaneo ma costituisce la quarta fase di un complesso Piano della Mobilità Alternativa che il Comune di Orvieto sta sviluppando, attraverso varie fasi, sin dalla fine degli anni '80, in coordinamento con gli altri strumenti pianificatori del comunali quali il Piano Urbano del Traffico ed il Piano del Trasporto Pubblico Urbano.

In attuazione di detto piano, fin dal 2000 è stata istituito il divieto di transito in Corso Cavour e Via del Duomo.Va sottolineato che con la IV fase del piano di mobilità alternativa è stato semplicemente introdotto il sistema di controllo medianti varchi elettronici, ma la disciplina della circolazione è sostanzialmente quella già prevista nell'Ordinanza n. 10800/2373 del 10 ottobre 1994 e successive modificazioni, con l'unica (marginale) aggiunta del brevissimo tratto Z.T.L. di Via di Piazza del Popolo.

Dunque, i varchi elettronici operano nell'ambito di un sistema di viabilità ben conosciuto e che non costituisce di certo una novità (né tantomeno una "trappola") per i cittadini; anzi, rispetto agli orari precedentemente vigenti, sono state istituite due "finestre" (una dalle ore 06.00 alle ore 10.30 ed una dalle ore 14.00 alle ore 16.30) per consentire l'accesso a tutti i veicoli nel primo tratto di Corso Cavour.

Il numero di sanzioni elevate nei primi mesi di funzionamento dei varchi, più che ad un 'effetto sorpresa' sui cittadini, va piuttosto imputato ad una certa abitudine che alcuni automobilisti avevano preso di passare per Corso Cavour in barba ai divieti, contando sul fatto che (a meno di non imbattersi in un vigile) la multa non sarebbe arrivata.

Circa il piano di comunicazione

Allo scopo di rendere noto alla cittadinanza l'avvio del sistema di controllo degli accessi alla Z.T.L. è stato approntato fin dal novembre 2007 un piano di comunicazione che è agli atti dell'Amministrazione Comunale. Tale piano è strutturato su due tappe, caratterizzate dall'utilizzo di slogan e comunicazioni differenti: una fase di pre-lancio, che è durata dal dicembre 2007 al gennaio 2008, ed una fase di lancio vero e proprio che si è sviluppata nel periodo febbraio-marzo 2008.

La strategia di comunicazione ha previsto l'impiego di una ricca e articolata varietà di strumenti di comunicazione:

- volantini e brochure

- comunicati stampa

- conferenze stampa

- manifesti e locandine

- spot audio e video

- lettere a varie categorie di cittadini (residenti, disabili, associazioni di categoria)

- pubblicazione di articoli e acquisto di spazi a pagamento sui quotidiani e mensili locali

- news e banners su tutti i principali siti web cittadini

- creazione di apposite pagine di approfondimento sul sito web istituzionale del Comune

- attivazione di un numero verde riportato con assoluta evidenza anche sulla segnaletica in corrispondenza dei varchi

A completamento di tutto ciò sono stati programmati anche numerosi incontri cui sono stati invitati tutti i protagonisti della vita attiva cittadina (non ultime quelle stesse associazioni di consumatori che oggi lamentano la scarsa comunicazione) affinché potessero riportare ai propri associati le novità introdotte dalla IV fase della mobilità alternativa.

Circa la presenza del personale di Polizia Municipale ai varchi

Per tutta la durata della fase di sperimentazione, il personale del corpo di Polizia Municipale è stato comandato a svolgere servizio presso i varchi elettronici della Z.T.L., come risulta chiaramente dagli ordini di servizio, che si mettono a disposizione di chi ne ha fatto richiesta.

Il presidio dei varchi elettronici durante il periodo di pre-esercizio è confermato anche nell'Ordinanza n.5682 del 15 febbraio 2008.

Del resto, il Ministero dei trasporti nel provvedimento di autorizzazione del 5 febbraio 2008 (prot. n. 10618/Div. 8°) si limita semplicemente a prescrivere che il periodo di pre-esercizio sia realizzato "sotto il controllo della polizia municipale" prescrivendo nel contempo di presidiare i varchi elettronici; ma in nessuna parte si dice che tale controllo debba concretizzarsi nel piantonare 24 ore su 24 i varchi stessi.

Appare addirittura lapalissiano considerare che il Ministero, ben consapevole dei molteplici e fondamentali sevizi svolti dalla Polizia Municipale, mai e poi mai avrebbe imposto di distogliere il personale della Polizia Municipale da compiti assolutamente prioritari (quali la sorveglianza delle scuole, la sicurezza stradale, la polizia giudiziaria, ecc.) per 'inchiodare' i vigili a presidio di una strada in cui esiste già la segnaletica necessaria.

Circa l'assenza di azioni di verifica

Contrariamente a quanto sostenuto dai consiglieri richiedenti, il Ministero non ha mai imposto l'adozione di un provvedimento formale di verifica.

A conferma di ciò si cita testualmente quanto previsto nella già menzionata autorizzazione ministeriale del 5 febbraio 2008: 'Al termine della fase di pre-esercizio, il Comune di Orvieto, valutati gli esiti della stessa ed adottati gli eventuali conseguenti provvedimenti, potrà procedere direttamente alla fase di esercizio ordinario'; tale disposizione è stata pienamente ottemperata dall'Amministrazione Comunale che, al termine della fase di pre-esercizio, non ritenendo opportuno adottare provvedimenti di modifica, è passata direttamente alla fase di esercizio ordinario.

Circa la competenza delle figure preposte alla emanazione delle varie ordinanze sul traffico

L'art. 7, comma 9, del D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 (nuovo codice della strada) è la norma di legge che disciplina la materia dell'istituzione di Zone a Traffico Limitato, individuando espressamente la competenza all'adozione degli atti.

Detta norma prevede , testualmente, che: 'I comuni, con deliberazione della giunta, provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato' rimandando alla competenza degli organi tecnici l'adozione degli atti esecutivi conseguenti. Questa interpretazione è confermata anche da un autorevole parere dell'Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura di Cagliari prot. n. 4863 del 20 gennaio 2006).

Tale riparto di competenze è stato pienamente rispettato dal Comune di Orvieto, che ha istituito la z.t.l. con le delibere di Giunta Comunale n. 26 del 6 marzo 2008 e n. 112 del 28 agosto 2008 che demandano al Dirigente del settore Vigilanza l'espletamento dei meri atti gestionali.

Circa le funzioni svolte da alcuni istruttori amministrativi dipendenti del Comune di Orvieto

Si fa evidentemente riferimento alle funzioni svolte da un istruttore amministrativo che da molti anni svolge le funzioni di addetto all'ufficio contravvenzioni e, nell'espletamento di tali mansioni, ricopre funzione di responsabile del procedimento amministrativo riguardante l'elaborazione, la stampa, la notifica dei verbali nonché l'incasso delle relative sanzioni. Si ritiene che tale argomento abbia (eventualmente) rilevanza puramente sindacale e non investa di certo il funzionamento (e tantomeno la validità) del sistema di controllo Z.T.L. Il sottoscritto rimane comunque a disposizione per riferire dettagliatamente in merito.

Circa gli errori nella toponomastica

E' pur vero che in alcuni atti è stato indicato 'Via del Popolo' laddove, più propriamente, sarebbe stato opportuno scrivere 'Via di Piazza del Popolo', tuttavia (se di errore si può parlare) si tratta di un mero errore di battitura, che (secondo la giurisprudenza costante della magistratura amministrativa) non fa certo venire meno la validità dell'atto nel suo complesso. Né può essere messa in discussione la valenza della Z.T.L. in quanto essa entra in vigore con l'apposizione degli appositi segnali, che sono correttamente posizionati all'ingresso di Via di Piazza del Popolo.

Potremmo aggiungere che negli atti in questione si parla della 'zona compresa tra Piazza del Popolo, intersezione Via del Popolo - Via Vitozzi', e poiché la segnaletica istituisce la Z.T.L. in un tratto perfettamente compreso all'interno di detta zona, non vi è alcuna contraddizione tra atti amministrativi e segnaletica.

Circa le carenze inerenti la segnaletica

La segnaletica esistente all'ingresso dei varchi può apparire complessa, ma è il codice della strada ad imporre tale complessità. L'intero sistema della segnaletica, completo delle tavole descrittive del progetto di segnalazione varchi Z.T.L., è stato approvato dal Ministero dei Trasporti con il citato provvedimento del 5 febbraio 2008.

Non si comprende, pertanto, quali siano le reali carenze lamentate dai consiglieri richiedenti che, evidentemente, vantano in materia una competenza tecnica superiore a quella del Ministero dei Trasporti; a questo proposito ci si limita a fare notare che nella loro relazione i consiglieri di minoranza (prendendo un colossale granchio su una locuzione "di stile" utilizzata dal ministero) puntano l'indice su "l'assenza di segnaletica orizzontale" laddove anche un quattordicenne conducente di ciclomotore sa che non esiste nessuna segnaletica orizzontale per segnalare un divieto di transito.

Circa i cosiddetti 'interventi tardivi' nel miglioramento/potenziamento della segnaletica

Non si può che ribadire quanto espresso nel punto precedente circa la piena legittimità e sufficienza della segnaletica apposta inizialmente. Ci si limita ad aggiungere che gli impianti luminosi introdotti questa estate, che utilizzano l'universale linguaggio dei colori (luce rossa = non passare; luce verde = via libera), sono stati installati principalmente a beneficio dei numerosissimi turisti stranieri in difficoltà con la lingua italiana. Naturalmente, il fatto che di tale supplemento di segnaletica abbiano beneficiato anche gli automobilisti italiani più 'distratti' era un 'effetto secondario' previsto e gradito dall'Amministrazione Comunale.

Circa i ritardi nella notifica degli accertamenti della violazioni

Ai sensi dell'art. 201 del Codice della Strada, l'organo accertatore ha un termine massimo di 150 giorni per notificare i verbali di violazione al Codice della Strada. Tale scadenza è stata ed è tutt'ora rispettata, per cui nessun ritardo è imputabile all'Amministrazione Comunale.

Si fa presente, comunque, che l'introduzione dei varchi elettronici comporta l'introduzione di un processo di 'lavorazione' dei verbali particolarmente lungo e complesso che, nella sua fase di prima attuazione, comporta una 'partenza' inevitabilmente lenta; tuttavia si spera di migliorare la tempistica al termine di questo primo periodo di sperimentazione.

Circa le pretese contraddizioni con gli atti approvati dal Consiglio Comunale

Non si rileva alcuna contraddizione con il progetto per la realizzazione della IV fase della mobilità alternativa approvato dal Consiglio comunale con la delibera n. 92 del 28 luglio 2006.

Tale atto, infatti, a pag. 64 prevede, testualmente 'Il controllo telematico degli accessi sarà riferito all'area  compresa tra Corso Cavour, Piazza della Repubblica, Piazza Duomo e Piazza del Popolo. E' stata prevista l'installazione di almeno quattro varchi elettronici' lasciando con ciò facoltà alla Giunta Comunale - cui spetta la competenza per l'adozione degli atti in materia, come già chiarito -di installare ulteriori varchi elettronici nell'area in questione.

Circa la confusione nel rilascio dei contrassegni Z.T.L.

In ogni contrassegno sono chiaramente indicati le stanze e soprattutto i settori attraverso i quali è possibile transitare. Al momento del rilascio agli interessati viene sempre fornita ogni informazione in proposito. Per maggiore chiarezza, al permesso è allegato un foglio di istruzioni nel quale sono specificati con chiarezza e dettaglio i transiti autorizzati e quelli non autorizzati. In caso di dubbi che potrebbero successivamente insorgere, in corrispondenza di ogni varco è segnalato il numero verde; è sufficiente accostare su un lato della strada e chiamare per avere ogni delucidazione.

Circa l'adozione di atti amministrativi di autotutela

L'adozione di atti di autotutela non è un provvedimento che l'Amministrazione Comunale può adottare a suo piacimento: i casi in cui è possibile adottare un provvedimento in autotutela sono ristrettissimi e tutti tassativamente elencati dalla legge (artt. 21-octies e 21-nonies L. 7 agosto 1990 n 241), vale a dire esclusivamente qualora emergessero profili di violazione di legge, eccesso di potere o incompetenza. L'Amministrazione Comunale ha chiesto più volte di indicare casi chiari e indiscutibili di violazione di legge, eccesso di potere o incompetenza, si deve constatare che fin'ora nessun riscontro oggettivo ed incontrovertibile è stato fornito.

Ciò non significa che l'Amministrazione Comunale abbia intenzione di abbandonare al proprio destino coloro che si trovino in difficoltà a causa delle sanzioni: ogni situazione meritevole di attenzione sarà accuratamente vagliata e si attiveranno tutti gli strumenti a disposizione. Ad esempio, è in preparazione un provvedimento per consentire la massima rateizzazione dei pagamenti ed è già in funzione un protocollo di archiviazione rapida a favore dei veicoli che fossero stati sanzionati mentre trasportavano un soggetto diversamente abile".

Il dibattito del Consiglio Comunale sulla segnaletica dei varchi elettronici e sanzioni.

 

Di seguito si riportano ampi stralci del dibattito in Consiglio a proposito di segnaletica dei varchi elettronici e relative sanzioni:  

Cons. Massimo Morcella (PD): "le ZTL non sono una invenzione di oggi, né di Orvieto. Non condivido il modo in cui è stata gestita questa vicenda a livello di coinvolgimento politico di schieramenti. Tacendo i rischi sul ricorso giudiziario si rischia di aggiungere al danno anche la beffa per i cittadini interessati dalle sanzioni. L'Amministrazione valuterà caso per caso, ma chiedere di cancellare quanto è accaduto in questo periodo è fuori da ogni logica. Siamo ancora tutti in tempo per ripensare la questione e assumere atteggiamenti più responsabili nei confronti di persone che oggi si trovano in condizioni di difficoltà".

Cons. Fausto Vergari (PD): "è necessario preservare i centri storici dalla presenza delle auto, ad Orvieto peraltro si potrebbe fare molto di più agendo sul carico/scarico merci con un progetto mirato. Preservare i centri storici dalle auto con la sola presenza di vigili è però impossibile. Il problema dei varchi elettronici è che sono elettronici, mancano cioè dell'aspetto umano, tuttavia questi strumenti hanno un'alta funzione formativa. Nessuno è masochista e commette infrazioni per il gusto di farlo, ma lo fa per distrazione, penso che questo sia un punto debole che si dovrebbe poter superare. Del resto i segnalatori luminosi che oggi abbiamo installato non ci sono ovunque. Quale passo in avanti si potrebbe fare? Potrebbero essere una soluzione le segnalazioni via SMS nell'arco di 24 ore? Non so, cominciamo però a pensare alla multa anche come momento educativo. 70 Euro è una cifra adeguata per una infrazione di questo tipo, seppure imposta dal Codice della Strada? Riflettiamoci. Il Comune non ha fatto nulla di eccezionale, anzi ha fatto qualcosa in più mettendo i segnalatori luminosi; non resta che verificare se nelle vie legali si possono aiutare i cittadini".

Cons Felice Zazzaretta (PdL): "noi non viviamo questa circostanza delle sanzioni con grande euforia anche se è vero che dobbiamo formarci sulla questione. All'Assessore chiedo cosa centra il PUC2 con i varchi e i semafori. Non dimentichiamoci che l'assunzione dei varchi è stata decisa dall'Amministrazione Comunale in un momento particolare a seguito delle preoccupazioni di bilancio: i 600 mila euro dei varchi potevano essere risparmiati o almeno si poteva stare più vicini ai cittadini. Non parliamo di SMS e chiediamoci invece quanti realmente ne sarebbero soddisfatti. Sarebbe stato meglio investire in educazione stradale. Vorrei anche ricordare la questione della obbligatorietà del bollo; inoltre, guarda caso, la questione del caos del carico/scarico merci viene sempre rinviata. E' vero 70 euro non sono pochi quindi a livello pratico e umano occorre fare attenzione: di qui la necessità di allungare la sperimentazione del sistema. In definitiva credo che per  questa operazione abbiamo speso solo tanti soldi".

Cons. Franco Raimondo Barbabella SDI): "trovo legittimo che le minoranze facciano opposizione e quindi non mi scandalizzo che la facciano in modo anche molto duro. Non dico questo per voglio restare asetticamente fuori: a livello di gruppo politico dico che in questo caso c'era da tempo il problema di regolamentare l'accesso e il traffico nel centro storico. L'introduzione di un sistema di controllo elettronico è stata fatta in un contesto che è stato opportunamente ricordato e in una strategia di maggiore vivibilità del centro storico che a mio giudizio deve essere accelerata, curando più velocemente le questioni che attengono l'arredo e il decoro urbano. Il nostro gruppo e io in particolare, non ero favorevole all'introduzione di varchi elettronici con telecamere ma con delle barriere fisiche fisse, mobili. E' prevalsa un'altra impostazione anche per ragioni di controllo per la sicurezza, a questo punto si deve andare oltre e il discorso passa sulla gestione. La risposta molto documentata fornita dall'Assessore Capoccia dimostra che non c'è stata una gestione superficiale, do atto al Comandante precedente e a quello attuale di aver gestito e di gestire la materia nel segno della estrema professionalità. Non scendo sul piano del comportamento dei cittadini: la segnaletica era assolutamente chiara anche prima che fossero introdotti i semafori. Se c'è bisogno di studiare bene i vari casi l'Amministrazione deve farlo perché è giusto rapportarsi in modo adeguato anche verso il cittadino distratto, ma l'Amministrazione Comunale non incorra in omissioni per il fatto che si vuole accedere a delle posizioni che qualcuno sostiene. Stiamo dentro la normativa con serietà  e buon senso accettando tutti i miglioramenti che possono giungere. Questo provvedimento deve essere migliorato ma non scardinato".

Cons. Giancsrlo Imbastoni (Gruppo Misto): "l'Assessore Capoccia tende a delegittimare una istanza legittima e corretta come una sorta di commistione fra destra-sinistra. Ma in questo caso cosa significa identificarsi nell'essere di sinistra, forse prendere le distanze da 4.000 cittadini fotografati? In questa situazione l'Amministrazione Comunale non dovrebbe far altro che chiedere scusa ai cittadini. l'Assessore ha fatto un discorso da dirigente accantonando tutto l'aspetto politico della questione. Una forza di governo non può permettersi questi toni. Evidentemente il progetto non funziona! Se le multe continuano ad arrivare significa che qualcosa non va. Per me la ZTL ha senso se ci sono le infrastrutture di interscambio come il parcheggio di via Roma, dunque, non era il momento di attivarla. Anche nell'interesse dell'amministrazione era meglio mettere un vigile su ogni varco nella fase di sperimentazione. Non tocco minimamente la questione degli uffici ma dico solo che una operazione così delicata è stata fatta nell'interregno tra il pensionamento di un dirigente e l'ingresso del nuovo dirigente".

Cons. Stefano Olimpieri (PdL): "ho firmato la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale perché mi riconosce nel fatto che si tratta di un problema che interessa tutta la città chiamata a pagare il prezzo di questa scelta politica. Oltre un anno fa è stata fatta la scelta politica di installare dei varchi elettronici: ma il nostro centro storico ha realmente bisogno di varchi o non piuttosto di parcheggi? Si vanno a danneggiare i lavoratori e i redditi dei meno abbienti. 10.000 multe hanno sicuramente interessato qualche turista straniero ma principalmente i cittadini orvietani. Con le tasse dei nostri concittadini abbiamo installato 5 varchi elettronici per 600.000 euro, l'altro dato sono le multe che hanno determinato 400.000 euro che hanno permesso l'assestamento di bilancio. Per un 'do ut des' politico il Comune è entrato nel Centro Multimediale di Terni che è sotto la lente della Corte dei Conti per un danno erariale. Siamo in presenza di elementi di depotenziamento della città: almeno potevamo gestirli direttamente noi gli introiti, non il CMM! C'è gente che ha preso decine di multe con la stessa auto e la stessa persona nella certezza che avere il tagliando di residente poteva assicurargli l'accesso alla ZTL. Ora l'Amministrazione Comunale ha l'obbligo di trovare soluzioni tese ad alleviare i problemi di questi cittadini. Il Sindaco che ha voluto fortemente i varchi elettronici deve dare le risposte e trovare le soluzioni".

Cons. Secondo Federici (PD): "dagli interventi che mi hanno preceduto mi sarei atteso un discorso sì a carattere sociale ma completo e non parziale. E' giusto intervenire a difesa di chi ha sbagliato ma nessuno si è espresso sul fatto che quanti hanno sbagliato ricadono in termini di disagio sui residenti nelle zone ZTL. Ho avuto modo di parlare con molti cittadini ed ho raccolto due tipi di preoccupazioni: 1) si tratta di somme significative da coprire, che potrebbero essere problematiche anche in relazione ai tempi critici che stiamo attraversando; 2) molti cittadini si preoccupano del fatto che possano trovarsi di fronte al rifiuto di cambiare le proprie abitudini da parte dei trasgressori. Io non voglio crederlo, penso piuttosto che si riferissero a quei casi recidivi e continuati. In definitiva auspico che l'Amministrazione Comunale faccia tutto il possibile per andare incontro ai cittadini secondo le volontà espresse dall'Assessore. A mio parere la fase di partecipazione, informazione e di sperimentazione è stata sufficiente ma in questo momento mi tocca molto l'aspetto sociale. Prego tutti i cittadini di prestare la massima attenzione su questo problema". 

Cons. Massimo Gambetta (PD): "l'Assessore Capoccia ha fornito una risposta articolata e puntuale. Si è creata una situazione incomprensibile per i cittadini: da un lato sembra che ci siano i  buoni e comprensivi e dall'altra parte i cattivi e insensibili. Questa è una impostazione sbagliata. In occasione dell'approvazione della 4^ fase della Mobilità Alternativa dicemmo che l'obiettivo era la vivibilità del centro storico e l'eliminazione di gran parte del traffico privato. Dicemmo molte altre cose. Oggi però si sono fatti dei discorsi contraddittori. I varchi non nascono a caso sono stati installati laddove già esistevano i divieti di transito che, forse, tutti abbiamo evitato per decenni. Addirittura sembra anche l'introduzione dei segnali luminosi ancora non escluda il passaggio degli automobilisti. L'informazione e il coinvolgimento ci sono stati in abbondanza. Io mi batto per un centro storico che con il tempo diventi a misura d'uomo, e se ancora è così, è perché ci sono i furbi della situazione. Riflettiamo su quei Comuni che hanno scelto gli autovelox per stabilizzare i bilanci. L'Amministrazione e la maggioranza del Comune di Orvieto non lo hanno fatto. Oggi non vogliono abbandonare nessuno, ma non possiamo passare una spugna su un provvedimento che abbiamo voluto dopo anni di confronto. E' una questione di mentalità soggettiva, di volontà di cambiare le proprie abitudini, di mettersi in discussione, di collaborare per il bene comune e nell'interesse di tutti e della salute di tutti". 

Cons. Fabrizio Cortoni (Gruppo Misto): "ho trovato poco eleganti la maggior parte degli interventi della maggioranza ma soprattutto quello dell'Assessore che ha avuto l'impudenza di tacciare il ruolo della minoranza che ha lo scopo di dare voce alle esigenze dei cittadini. E' il segno della debolezza dell'Amministrazione su questa vicenda. La sua relazione è stata l'elencazione di una pletora di atti che non cambiano la gravità di quanto è accaduto. Non abbiamo mai detto che non vogliamo la città più vivibile. Non nego i problemi di vivibilità del centro storico ma il fatto che da questa operazione non ci siano stati ritorni positivi. E questo significa che l'Amministrazione ha sbagliato qualcosa. La sperimentazione non è solo per l'Amministrazione Comunale ovvero per la verifica della capacità sanzionatoria dei varchi, ma anche per l'adattamento dei cittadini al nuovo sistema. In altre situazioni l'Amministrazione ha fatto ricorso per alcuni giorni alla Protezione Civile, perché non è stato fatto anche questa volta? A noi non è arrivata nessuna lettera di comunicazioni. Chiediamo che venga aumentato il periodo di sperimentazione della segnaletica. Se c'è stato un errore di comunicazione allora si deve rimediare: non è un fatto di destra e di sinistra. Su questo punto dovevamo sentire le associazioni con un dibattito aperto. Oggi abbiamo la necessità di correggere il tiro con l'estensione del periodo di prova. Non equivarrebbe alla cancellazione ma significherebbe riconoscere la mancata efficacia ed insufficienza della comunicazione che è stata fatta. Analizzare i casi singolarmente è un fatto mostruoso, non è in linea con i criteri di trasparenza".  

 

Conticelli per replica: "con il Sindaco abbiamo sviluppato un dialogo insieme con le associazioni dei consumatori che è stato molto costruttivo e di profilo contenuto. Le associazioni hanno avuto un approccio positivo non mettendo mai in discussione il provvedimento dei varchi che non hanno mai contestato, men che meno il sottoscritto che, in passato, ha lamentato numerosi problemi di vivibilità del centro storico. Ciò che abbiamo contestato è l'insufficienza di comunicazione e di informazione. Significa che non è stato attivato un piano adeguato per informare i cittadini.  L'Amministrazione tenta di mandare un messaggio di sicurezza, l'Assessore dice che le minoranze avrebbero tentato di strumentalizzare le associazioni, ma non mi tange questo suo tentativo. Stasera sarebbe stato importante che l'Assemblea ascoltasse la voce delle associazioni. L'Amministrazione ha tentato di infondere fiducia ma ha sbagliato tutto. Lo dimostrano le evidenti anomalie negli atti, i varchi che non sono stati presidiati dalla vigilanza. Alcuni varchi sono stati attivati a ridosso del periodo di prova. 15.000 multe a una media di 3.000 al mese sono più di un milione di euro. Non dispiace che il Comune incassi soldi per i divieti sui varchi d'accesso, ma il sistema che è stato impostato è sbagliato. Ad oggi molti ancora pensano che il contrassegno corrisponde all'ingresso al varco. Ma perché tanta fretta quando un dirigente andava via? Tutta la materia non è stata gestita in modo brillante. Quando a giugno abbiamo presentato la mozione pensavamo di poter stoppare la questione. Voglio ricordare che quando sugli atti ci sono errori c'è omissione di atti d'ufficio e su questi sarò implacabile".

 

Sindaco; Stefano Mocio per replica: "ho molto apprezzato l'intervento del Cons. Barbabella. Mentre parlava ho ricordato alcuni carteggi riguardanti il Progetto Orvieto e ho pensato alla difficoltà di quei Sindaci ma anche all'accettazione allora da parte dei cittadini di provvedimenti quali la chiusura di Via Duomo e di Corso Cavour, in un periodo in cui il livello culturale delle persone era sicuramente più basso di quello che c'è oggi. E allora, non si può svilire in un dibattito quello che è stato il Progetto Orvieto, i blocchi di provvedimenti dalla 1^ alla 4^ fase del progetto di Mobilità Alternativa. Se non ci fosse stato tutto questo con i volumi di traffico di questi ultimi anni, oggi sicuramente non sarebbe nemmeno possibile uscire da casa. La Funicolare, gli ascensori, i parcheggi, i minibus, la prima vera rete del TPL, la circolazione a stanze e così via.

Nel 2006 questo Consiglio Comunale ha approvato il progetto per la 4^ fase della Mobilità Aalternativa scaturito da un ampio confronto (seminari, focus group, ecc.) con tutti i soggetti coinvolti, il quadro è stato completato dalle continue segnalazioni dei cittadini che stasera non ha avuto dignità di rappresentanza da parte di nessuno e che in questi ultimi mesi sembrano essere scomparsi. Sono la stragrande maggioranza dei cittadini che lamentano l'accesso e la sosta illegale, la velocità eccessiva. Dico questo perché oggi la domanda più frequente manifestata dai cittadini nei Consigli di Zona è la vivibilità e la sicurezza stradale. Il 60% delle domande riguardano materie di mobilità. Dobbiamo fare attenzione, dunque, a non restare attardati sulla qualità della discussione. I disagi sono della maggioranza silenziosa di cittadini che chiede attenzione e rispetto delle regole. Durante la battaglia mediatica su questo argomento dei varchi, che io non censuro né entro nelle polemiche, molti cittadini si sono avvicinati al Sindaco dicendo per dirla una battuta: dove si prendevano i moduli per fare il 'Comitato dei corretti'.

Queste persone dicevano delle sacrosante verità. Dobbiamo fare anche in questo senso dei passi in avanti. Non dobbiamo aver paura di farne. La gente vuole sicurezza stradale. Le regole che oggi vengono invocate dalla destra, in realtà nascondono ancora tanti interessi diffusi di chi vorrebbe l'auto sotto casa o magari davanti ai negozi per accrescere i guadagni. Invocare i Vigili Urbani non basta, perché occorre essere realisti rispetto alla dotazione organica. Del resto, i Vigili devono fare prevenzione, controllare gli incidenti stradali, fare assistenza alle scuole ed altri compiti di istituto. Tutto è perfettibile, ma non ci dobbiamo prendere in giro dicendo che i cittadini sono ignari! Il fatto che il 99% non prende le contravvenzioni, forse sta a significare che dopotutto la nostra comunità non è poi così ignara. Questo non significa che chi ha preso le contravvenzioni verrà abbandonato, lo dimostrano le posizioni già espresse durante gli incontri con le associazioni dei consumatori e riaffermate in questa sede.

E' nostro compito far crescere il senso civico insegnando il rispetto delle regole della comunità a cui nessuno deve sottrarsi. Rinnovo la massima collaborazione con le associazioni dei consumatori per trovare soluzioni plausibili alle questioni portate avanti, ma dando la garanzia a tutti i cittadini che le regole ci sono. Nessuno immagini che si possa tornare indietro. Prima della conclusione di questa consiliatura dobbiamo riflettere su una 5^ fase della Mobilità Alternativa per far crescere i percorsi pedonali, per rendere ancora più vivibile la città, per dare garanzie che le piazze più importanti siano più vivibili, perché di devono avere delle agorà dove potersi confrontare tranquillamente senza il rischiosi finire sotto un'auto. I cecchini sono coloro che non danno la possibilità di vivere la cultura e il territorio.

Se ci sono stati problemi sui permessi degli handicap o sugli artigiani, in base del Testo Unico il Comandante dei Vigili ha il mandato di agire in autotutela ogni qualvolta c'è diritto e la legge lo permette e di controllare l'utilizzo dei tesserini degli  handicappati perché non ci siano usi ignobili del contrassegno. Ed è quello che stiamo facendo. Ribadisco però che non c'è, né ci sarà autotutela per i furbi. L'Amministrazione Comunale prenderà atto di quello che dirà il Giudice di Pace  ma è chiaro che non ci saranno tentennamenti ad intraprendere tutti i gradi di giudizio per l'affermazione della giustizia e delle regole della convivenza civile. Invito tutte le associazioni a spiegare bene ai cittadini interessati tutti i vari passaggi, che cosa significa fare ricorso attraverso ogni grado di giudizio affinché non si trovino in situazioni ancora più insostenibili sul piano economico.

Comprendo la discussione anche aspra su questi temi, tuttavia: noi non abbiamo voluto mai fare cassa su questi temi, siamo l'unico Comune del territorio che non ha un autovelox ed io come Sindaco mi sono sempre rifiutato di adottarli. Sarebbe stata una scelta esclusivamente di cassa . Non ci servono  i soldi delle multe. Al contrario auspichiamo che diminuiscano. Quanto ai semafori che non sono obbligatori, posso dire non tutti i comuni di adottano. Inoltre, bisogna fare attenzione nei paragoni con le altre città perché ciascuna è diversa dall'altra. Abbiamo fatto la pubblicità e una campagna di informazione a tappeto. Noi non vogliamo il traffico selvaggio. Le questioni sulla mobilità sono complicate e non ci sono soluzioni univoche sulle varie tematiche. C'è ancora molto da fare: oggi dobbiamo andare al raddoppio del parcheggio Funicolare, far sì che i parcheggi nella Piave siano rispondenti ai flussi indotti dalle funzioni di quel sito una volta rifunzionalizzato, ed inoltre, stiamo nella fase di connettere tutte le piste ciclopedonali del nostra città.

Ritengo che, già in fase di presentazione del progetto delal ZTL e del sistema di controllo elettronico degli accessi, sia stato fatto molto terrorismo psicologico minacciando che nel centro storico non si sarebbe più entrati. Dire che non ci siamo interessati del carico/scarico merci è falso poiché abbiamo acquisito le esperienze di altre città più avanzate in materia, le soluzioni però ad non sono ancora possibili perché la 5^ fase della Mobilità Alternativa deve farsi strada.

Ogni posizione è legittima: le associazioni dei consumatori continueranno ad avere il nostro supporto, così come sono legittime le battaglie politiche fatte in buonafede, ma è inaccettabile quella strumentalizzazione che non sarà premiata dagli stessi nostri concittadini che vogliono regole e possibilità di vivere la nostra città; questi nostri stessi concittadini che stanno arrivando al punto di chiedere l'introduzione degli autovelox.  Spero dunque che continui a maturare in ciascuno di noi la consapevolezza di una crescita culturale sulle varie tematiche della vivibilità della città e della qualità della vita di tutti.  Io spero che questo consiglio comunale voglia guardare avanti".

 

Dichiarazioni di voto. Barbabella: "non potremo votare la mozione così come è stata presentata. Apprezzo il richiamo del Sindaco alle origini di questo percorso e il fatto che ha dato atto a chi con coraggio volle indicare la strada, penso a Italo Torroni e Eraldo Cortoni che intrapresero una strada seguita negli anni successivi. Anche questa odierna è una fase di passaggio, non un punto di arrivo. L'obiettivo è rendere più vivibile il nostro centro storico rendendolo più competitivo con altre realtà, che significa renderlo ancora più appetibile per visite, acquisti. Posso dire che la stragrande maggioranza degli abitanti ed esercenti di attività commerciali ha apprezzato e  apprezza il fatto che ora c'è più ordine, quindi siamo su un percorso giusto. Cerchiamo per favore di non bastonare chi è corretto. Dimostriamo considerazione verso coloro che si sono sforzati di adeguarsi.  Evitiamo soprattutto le furberie nell'interesse del clima civile che deve esserci in città".

Olimpieri: "sull'entità economica dell'operazione dei varchi ho mi sono già espresso. Il Sindaco ha detto una cosa grave lasciando intendere che la minoranza difenderebbe i disonesti, mentre la maggioranza gli onesti. Questo è inaccettabile. Io rispondo che chi prende la multa non è un disonesto e che la discussione di oggi non è tra chi è più o meno furbo. Perché in dieci anni in cui è stato Assessore al traffico, il Sindaco non ha fatto rispettare le regole? L'Amministrazione ha comunicato male il provvedimento di installazione dei varchi elettronici. In tre mesi si è ingenerata nei cittadini orvietani troppa confusione e questi sono i risultati".

Cortoni: "né il Sindaco né Barbabella sono riusciti a resistere alla tentazione di attribuirci cose non dette. Nessuno di noi ha scritto e detto che si deve tornare indietro nell'apertura al traffico nel centro storico. Noi siamo per mettere ordine nella città ma non possiamo  trascurare il fatto che sono state elevate 3.000 multe al mese. Spero che l'aspetto economico non sia negli obiettivi dell'Amministrazione Comunale. Il fatto che ci possa essere qualche furbo non esime il Sindaco da ignorare il fatto che i cittadini sono stati male informati.  Dobbiamo tenere conto prima di tutte le valutazioni espresse dal Sindaco, che le famiglie non possono sostenere somme così importanti specie in una situazione attuale che è difficilissima".

Gambetta: "un dibattito utile da cui sono giunte anche proposte e la confermata apertura dell'Amministrazione Comunale. Il centro storico è un ambiente che deve liberarsi da un certo uso e abuso del mezzo privato. Ricordiamoci sempre che questo provvedimento non è stato calato dall'alto e che c'è stata la dovuta informazione. Votiamo contro la mozione".

Conticelli: "la relazione del Sindaco è stata prolissa e scarsa di contenuti. La 4^ fase della Mobilità Alternativa  approvata del 2006 vide la nostra astensione perché i provvedimenti erano delicati, del resto siamo noi a rivendicare certe sollecitazioni compiute nel tempo e coerentemente nella ricerca della qualità urbana e della vivibilità del centro storico. Oggi è inutile attaccarsi a questi argomenti tentando di sviare la discussione: in realtà l'Amministrazione ha attivato e gestito male il sistema dei varchi. Non possiamo accertare le false aperture giunte dal Sindaco e dai membri della Giunta e della maggioranza quando si arriva a minacciare i cittadini  allorché si dice di intende intraprendere fino all'ultimo grado di giudizio. E' stata fatta la sperimentazione sulla pelle dei cittadini che oggi invito a resistere e difendere la propria battaglia. L'Amministrazione Comunale ha deciso di non decidere rimandando per protervia al Giudice di Pace. Noi votiamo la mozione e saremo ancora dalla parte dei cittadini e delle associazioni se vorranno intraprendere altre azioni. L'iniziativa non sarà solo di tipo politico ma ci sono errori profondi sui quali qualcuno dovrà pagare".

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 24/10/2008

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