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Concorso per l'elezione di Miss e Mister Ginnasio durante l'assemblea. Diversi genitori non ci stanno

L'assemblea di istituto che si è tenuta martedì mattina al liceo Classico di Orvieto. Punte di insofferenza e irritazione per quella che viene considerata una vera e propria degenerazione di una conquista di democrazia

ORVIETO - Una festa di "iniziazione" con tanto di concorso per l'elezione di Miss e Mister Ginnasio. Sono diversi i genitori, ad Orvieto, ad aver storto il naso di fronte all'assemblea di istituto che si è tenuta martedì mattina al liceo Classico di Orvieto. Il rito (o forse sarebbe meglio dire il malcostume) sembra essere di moda, per la verità, anche in altri istituti scolastici orvietani. Un modo - in alcuni casi, non del tutto scevro da atteggiamenti a metà tra il nonnismo e il bullismo - per dare il "benvenuto" alle nuove classi.

Nessuno scandalo allora? Non proprio. Tra i genitori ci sono, infatti, punte di insofferenza e irritazione per quella che viene considerata una vera e propria degenerazione di una conquista di democrazia.

Basta prendere il dizionario. L'assemblea d'istituto è una riunione di tutti gli alunni di una scuola secondaria di secondo grado e dei loro rappresentanti d'istituto: uno spazio di gestione autonoma, è vero. Le regole, però, ci sono. Le assemblee, infatti, possono essere utilizzate unicamente per approfondire problemi della scuola e della società; oppure per trattare singoli temi scelti dagli studenti d'intesa con l'istituto, con la possibilità di coinvolgere nella discussione anche esperti esterni.

Il tutto si svolge, sempre e comunque, sotto la responsabilità diretta e la supervisione del preside o di un suo rappresentante.

Insomma, concorsi di bellezza? No, grazie. Non a scuola, non in assemblea d'istituto.

E questo non per eccesso di rigidità e nemmeno perché in tutta Italia, proprio in questi giorni, gli studenti manifestano con cortei di piazza e nelle scuole o perchè oggi si parla piuttosto di tagli, di riforma Gelmini; ma semplicemente perché la scuola, secondo molti - ancora - dovrebbe trasmettere, o almeno vigilare, su altri valori.

Pubblicato il: 23/10/2008

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