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Cava del Botto. La Sece ricorre al Consiglio di Stato

Il Tar i primi di settembre aveva dato ragione ad un privato cittadino contro l'ampliamento della cava del Botto

ORVIETO - La Sece ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che i primi di settembre ha dato ragione ad un privato cittadino contro l'ampliamento della cava del Botto. "Il cittadino ricorrente oltre che tutelare indirettamente il proprio diritto alla salute ed i propri diritti economici, intende direttamente difendere in questa sede anche il proprio interesse legittimo al rispetto dei valori paesaggistici ed ambientali della zona".

 

Con queste motivazioni il tribunale amministrativo dell'Umbria aveva accolto il ricorso presentato contro il progetto del Comune di Orvieto per l'ampliamento della cava in località "La Spicca" (Botto di Canale). Adesso se ne riparlerà davanti al consiglio di Stato. Il ricorso non intendeva metteva in discussione gli atti che nel 2003 consentirono la riattivazione della cava dismessa, bensì il solo ampliamento autorizzato negli anni successive.

Pubblicato il: 22/10/2008

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