Cessione Cro, i sindacati sono prudenti
Il giudizio di Cgil è vincolato dunque al piano industriale e al rispetto di alcune garanzie di base, tra cuii il recupero di un rapporto forte con il territorio di riferimento e con le imprese
ORVIETO - Cessione Cro, i sindacati sono prudenti. Ad intervenire - dopo l'uscita allo scoperto della Popolare di Bari e le voci circa l'interesse anche di Tercas, Cr Ravenna, Banca Sella e Popolare dell'Etruria - sono Fabi e Fisac Cigil.
"Il nostro parere rispetto a questo possibile acquirente è del tutto neutrale come lo sarebbe stato per qualsiasi altro istituto di credito - afferma Massimo Giulietti, segretario regionale della Fisac Cigil - Quello che ci interessa sono gli atti concreti che la nuova proprietà intenderà mettere in campo".
Il giudizio di Cgil è vincolato dunque al piano industriale e al rispetto di alcune garanzie di base: "salvaguardia dei livelli occupazionali con recupero e valorizzazione delle professionalità; recupero di un rapporto forte con il territorio di riferimento e con le imprese; garanzia di una solidità patrimoniale e finanziaria del nuovo acquirente che sia prospettica di crescita e stabilità" evitando "ulteriori cessioni in un futuro immediato; e infine, sinergie con la capogruppo che valorizzino la realtà locale e l'autonomia".
Altrettanta prudenza arriva da Fabi che esprime "apprezzamento per l'interlocutore ipotizzato, ma giudica assolutamente "affrettato e prematuro avallare o dare giudizi sull'operazione in base a voci diffuse ma non certo definitive".
Pubblicato il: 14/10/2008