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Primarie sempre più vicine. In fase di approvazione lo statuto del PD umbro

La prossima settimana l'approvazione. Le regole per scegliere la classe dirigente nel PD umbro. Rinnovamento, competenza, rappresentatività, valori etici

Finalmente siamo alla conclusione del lunghissimo iter che deve portare all'approvazione dello statuto del PD dell'Umbria.
La bozza definitiva è già stata discussa nei giorni scorsi anche a livello provinciale e le regole che sostanziano il partito sono fissate.

 

Questa è quella fondante, quella che riflette più chiaramente la cultura di chi aderisce:
"Il PD- è scritto nello statuto- finalizza le forme della propria organizzazione e della propria iniziativa politica alla promozione della più ampia partecipazione delle cittadine/i  ad ogni ambito della vita democratica ed associativa, quale condizione fondamentale per concorrere alla crescita della società umbra, come collettività aperta, consapevole, responsabile.

Da questo principio deriva direttamente il successivo:

 "Il PD promuove la trasparenza e il ricambio nelle cariche politiche e istituzionali. Le candidature e gli incarichi sono regolati dal codice etico e dalle norme statutarie che, ad  ogni livello di partito e per ogni ambito istituzionale, assicurano la contendibilità degli incarichi e fissano limiti al cumulo e alla reiterazione dei mandati. Devono attenersi al medesimo codice etico gli eletti nelle istituzioni iscritti al PD, in occasione delle nomine che ad essi competono, ispirandosi ai criteri del merito e della competenza".

Conseguenza ineludibile, date le premesse, l'affermazione delle primarie:

"Il PD dell'Umbria assume il metodo delle primarie per la scelta dei candidati a cariche istituzionali elettive come elemento fondamentale per la qualificazione della propria rappresentanza e della propria proposta politica e per una dinamica integrazione tra democrazia interna alle istanze del partito e partecipazione diretta dei cittadini elettori.

La candidatura a Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente della Regione può essere avanzata con il sostegno del dieci per cento dei componenti dell'Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero con un numero di sottoscrizioni pari almeno al tre per cento degli iscritti nello stesso ambito territoriale.(in questa fase il riferimento saranno quanti  hanno votato gli organi del partito, nel febbraio scorso  n.d.r.)

Qualora il Sindaco, il Presidente di Provincia o della Regione uscenti, al termine del primo mandato, avanzino nuovamente la loro candidatura, supportandola anche con una rendicontazione sull'attività svolta e sui risultati conseguiti, possono essere presentate eventuali candidature alternative se ricevono il sostegno del trenta per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero di un numero di sottoscrizioni pari almeno al quindici per cento degli iscritti nello stesso ambito territoriale.

Dove è presente una coalizione si effettueranno le primarie di coalizione secondo il seguente regolamento. L'articolo 4 potrebbe essere quello calzante per una selezione virtuosa e coerente ai principi dello statuto. Almeno là dove dovessero esserci coalizioni.
Ad Orvieto e nell'Orvietano potrebbero riaprirsi tutte le situazioni dei sindaci, se facesse parte dell'accordo di coalizione ascoltare i cittadini prima di scegliere i candidati. E questo al di là del primo o secondo mandato, in nome della novità assoluta che è il nuovo partito.

Articolo  19 (Primarie e accordi di coalizione)

1.      Il Partito Democratico privilegerà il metodo delle primarie anche nel contesto di accordi pre-elettorali di coalizione con altre forze politiche in ambito regionale e locale. Tuttavia riconosce che le concrete modalità di selezione dei candidati comuni alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente della Regione dipenderanno dalle diverse situazioni locali e dagli effettivi contenuti dell'accordo stipulato con gli altri partiti della coalizione.

2.      Ove nell'accordo pre-elettorale di coalizione sia stato concordato che il candidato sia espressione del PD, il PD procede alle primarie secondo quanto previsto dal precedente articolo.

3.      Ove nell'accordo di coalizione sia stato concordato che il candidato sia espressione di un altro partito, l'accordo definirà anche le modalità di designazione del candidato.

4.      Nei casi in cui nell'ambito dell'accordo di coalizione tutti i partiti concordino sull'opportunità di concretizzare la scelta del candidato con il metodo delle primarie, i candidati comuni alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia, Presidente della Regione vengono selezionati mediante elezioni primarie aperte a tutte le cittadine e i cittadini italiani che alla data delle elezioni abbiano compiuto sedici anni, nonché con i medesimi requisiti di età, le cittadine e i cittadini di altri Paesi in possesso del permesso di soggiorno, i quali al momento del voto dichiarino di essere elettori della coalizione che ha indetto le primarie e devolvano il contributo previsto dal Regolamento.

5.      Il Regolamento per lo svolgimento delle primarie di coalizione, da concordare tra tutti i sottoscrittori dell'accordo, dovrà stabilire le modalità per la presentazione delle candidature e per la convocazione della consultazione, disciplinare la competizione per la fase che va dalla presentazione delle candidature alle elezioni e dovrà fissare modalità rigorose di registrazione dei votanti e di svolgimento delle operazioni di voto.

6.      Nel caso di primarie di coalizione, di cui al precedente comma 4, il Partito Democratico sceglie il proprio candidato alle primarie attraverso una consultazione alla quale sono chiamati a partecipare tutti gli iscritti nell'ambito territoriale corrispondente.

Ora vedremo. E' tempo di scelte e in ogni comunità locale si "gioca" una partita diversa. Ma i principi degli uomini ci sono: merito, competenza, rappresentatività, valori etici. Caratteristiche che sono  garanzia anche per i programmi, vengano prima, o nel frattempo.

 

 

Pubblicato il: 13/10/2008

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